‘Best programme 2015 – Business Exchange and Student Training’, il progetto di start up in Silicon Valley sostenuto dal Governo Usa, è stato presentato al pubblico napoletano il 27 gennaio, presso l’aula Scipione Bobbio della Scuola Politecnica della Federico II. L’incontro, dal titolo ‘Best – La tua Start up Hight-Tech imparando a Silicon Valley’, coordinato da Giorgio Mulè, direttore di panorama, ha visto riunirsi in una tavola rotonda importanti esponenti del mondo accademico, delle imprese e della diplomazia Usa, per ‘fare sistema’ intorno a quella che è una grande opportunità offerta dal Governo americano ai giovani laureati italiani, sotto i 35 anni.
Best, infatti, è un programma che prevede la possibilità per i giovani laureati triennali o magistrali di vincere una borsa di studio di 35 mila euro per frequentare corsi intensivi in Entrepreneurship e Management presso la Santa Clara University e partecipare ad uno stage in una azienda della silicon Valley.
“Gli Stati Uniti e l’Italia sono strettamente collegati e hanno molto da offrire ai loro giovani. In questo contesto gli scambi sono essenziali, ci permettono di creare la giusta comprensione reciproca – commenta così la console statunitense a Napoli, Colombia A. Barrosse – Lo scopo di Best è di aiutare i giovani a sviluppare le capacità per diventare imprenditori di successo, inserendoli nella realtà della silicon valley. Il programma è nato grazie all’Ambasciata Usa ma ha ottenuto importante sostegno nel settore privato, fondamentale per la sua continuità e la sua riuscita”.
Best vede, infatti, la collaborazione di importanti istituzioni che coordinano gli investimenti nella ricerca come iMast e invitalia. “La missione del programma è quella di stimolare la concorrenza economica e la cultura imprenditoriale Higthtech in italia, trasferendo da noi le migliori pratiche culturali e di business statunitensi”, spiega Ferdinando Napolitano, responsabile ceo italian Business and investment.
con quattro borse di studio annuali, della durata complessiva di sei mesi, Best è pensato per offrire i giusti strumenti ai giovani con idee brillanti per realizzare i loro progetti qui in Italia.
“L’attività dell’Università oggi – ricorda infatti il Rettore Gaetano Manfredi – non è solo fare ricerca e didattica, ma dare ai nostri giovani l’opportunità di lavorare ad alto livello. E questo vuol dire oggi anche saper essere imprenditori di se stessi.
l’università è il più grande incubatore di idee al mondo: il problema è trasformare queste idee in realtà, e per far questo occorrono nuove competenze. Best rappresenta un pezzo di un modello di ateneo che stiamo cercando di mettere in piedi, fatto di scouting, di start up, di partnership. La collaborazione Best è il nostro fiore all’occhiello. Ci dà non solo l’opportunità di confrontarci con il modello della Silicon Valley, ma spinge i due lati dell’Oceano a mettersi in contatto tra loro per trasferire competenze. Io mi auguro che molti dei nostri giovani laureati (sono circa 10 mila ogni anno) possano crescere basandosi su valori fondamentali come la competitività e il merito”.
come sottolinea il rettore, la peculiarità di un’opportunità come questa offerta dal Governo Usa sta nello scambio equilibrato di competenze che partono per la california per poi tornare e concretizzarsi in italia. “È sicuramente uno strumento interessante – sottolinea anche il prof. Piero Salatino, Presidente della Scuola Politecnica – L’immagine che io ho della Federico II è proprio quella di una grande quercia con le radici a Napoli e i rami nel mondo. Dobbiamo coltivare sempre più l’internazionalizzazione, partendo dalle nostre aule. L’impegno è, quindi, anche quello di rivedere i nostri processi formativi per instillare nei giovani la logica imprenditoriale”. “Oggi in medicina – aggiunge il prof. Luigi Califano, presidente della scuola di Medicina – noi stiamo vivendo il futuro, per ciò che riguarda la diagnosi, la terapia e la tecnologia delle sale operatorie. Questa tecnologia può diventare realtà anche grazie a programmi come Best che permettono di sviluppare in concreto idee utili per gli uomini”. Così anche il prof. Franco Salvatore, direttore del Ceinge, ricordando le start up e i brevetti partiti dal suo istituto, l’ultimo il vaccino per l’ebola, ricorda come questi siano ancora pochi; benvenuti i programmi come Best che: “aumentano la concretezza di molte start up, per creare veramente impresa e diminuire la pericolosità del futuro, perché accompagna i giovani anche nel post della creazione imprenditoriale attirando investitori”.
Non sono poche infatti le start up che dopo una spinta iniziale cessano entro il primo anno, come evidenzia in una slide la prof.ssa Gabriella Fabbrocini, docente della Federico II, membro Consiglio Superiore di Sanità e promotrice dell’incontro: “Se non ci sono progetti forti tutto fallisce. La Campania, con le sue 180 start up nel 2014 e Napoli con 80, registra un trend positivo rispetto anche a regioni del nord Italia, soprattutto in termine di cessazioni. Con Best, in cinque anni sono stati trasferiti ben 30 milioni di euro da investitori internazionali in 37 nuove Start up”.
Attualmente sono due le giovani laureate italiane in california, Teresa Carosone e Maria Grazia Esposito. il bando 2015 si chiuderà il 27 marzo.
Tutte le informazioni su bestprogramm.it.
Valentina Orellana