La musica entra nelle aule universitarie e, per un giorno, la Seconda Università diventa trampolino di lancio per i ragazzi che, da sempre, coltivano la passione per la musica. L’ultima tappa di University Music Festival, la prima competizione tra musicisti emergenti del mondo universitario (studenti, docenti e personale non docente proveniente da qualsiasi sede universitaria italiana), si è tenuta al Polo Scientifico di via Vivaldi, a Caserta, lo scorso 13 novembre. “Quando ci è stata offerta la possibilità di ospitare University Music Festival, abbiamo subito accettato – ha detto il Rettore prof. Francesco Rossi alla conferenza stampa, in apertura della manifestazione che ha visto, come ospiti d’eccezione, i Ghost, gruppo rivelazione, già vincitore del disco d’oro con il singolo “Farfallina” – E questa di via Vivaldi è la sede più adatta dell’Ateneo ad ospitare un’iniziativa del genere, perchè i giovani vi trascorrono l’intera giornata. Sono molto contento e credo che bisogna creare sempre più momenti di aggregazione”. Al termine, un invito agli studenti: “partecipate di più a tutte le iniziative, io vi darò tutto il supporto di cui avete bisogno!”. Presente all’incontro il prof. Raffaele Martone, Pro-Rettore agli Affari interni e Monitoraggio del programma, che si è occupato dell’iniziativa.
Spazio alla musica con Alex ed Enrico Magistri, in arte Ghost, accompagnati da Saverio Pietropaolo alla chitarra e Luca Faveli alla batteria. I Ghost sono due fratelli romani, legati dalla passione per la musica, che si esibiscono ormai da dodici anni nei locali e nelle piazze di tutta Italia. Dodici anni: una lunga gavetta. “La musica è la nostra grande passione, che abbiamo sempre coltivato con sacrificio – dice Alex, leader e cantante del gruppo – abbiamo fatto una dura ma sacrosanta gavetta, e solo oggi cominciamo a raccogliere qualche frutto”. Tanti anni di prove, senza mai scoraggiarsi. “Prima di tutto, occorre tanta costanza. Fondamentalmente, non ci siamo mai arresi grazie anche ai nostri fan (per primi, i nostri genitori) che ci hanno sempre supportato”. C’è un consiglio che vi sentite di dare ai ragazzi che, come voi, fanno parte di un gruppo musicale ma che non riescono ad emergere? “Abbiamo suonato varie volte nel napoletano e nel casertano e ci siamo resi conto che c’è una buona cultura musicale e un bel fermento… – risponde Enrico – Il consiglio che, personalmente, mi sento di rivolgere ai gruppi è quello di non affrettare i tempi a tutti i costi. In altre parole, ragazzi non accettate compromessi! A titolo d’esempio: anche noi, diversi anni fa, avevamo trovato un manager che ci assicurava il successo e subito, se solo… cambiavamo stile, look e magari anche canzoni. A queste condizioni, abbiamo preferito lasciar perdere e tardare un po’ i tempi. In seconda ipotesi, siate intraprendenti, anche questo è molto importante, e non perdetevi d’animo”. Università e musica: secondo voi, è un legame che ha bisogno di essere rafforzato? “Sì – secondo Alex – Fino a qualche anno fa, il mondo accademico era piuttosto chiuso. Con la nascita di nuovi corsi di laurea, non quelli di taglio tradizionale, c’è un’apertura a nuovi linguaggi”. Secondo Enrico, “la musica è una forma di cultura, oltre che una forma d’arte, che comunica a tutti, riesce ad abbattere le barriere, comprese quelle tra docenti e allievi”. Il primo cd, Ghost, frutto di dodici anni di lavoro, è in vendita al prezzo di 10,90 euro. “Abbiamo dovuto combattere con l’etichetta discografica per arrivare a questo prezzo di vendita che ci sembra giusto. Acquistare musica a 25 euro è impossibile…”.
La gara vera e propria con le esibizioni live dei gruppi emergenti che avevano inviato loro brani via internet, sono rinviate alla prossima primavera, data da definire, per offrire la possibilità a tutti coloro che vogliono mettersi alla prova, di farsi conoscere o semplicemente di esibirsi, di poter partecipare, senza alcuna fretta. Dunque ragazzi, continuate ad iscrivervi creando un vostro spazio personale su www.myspace.com, in modo da caricare il brano con il quale si è intenzionati a competere e collegatevi al sito ufficiale di UMF (www.universitymusicfestival.com) per tutte le altre informazioni. Potreste essere i protagonisti del vostro video musicale, in onda a rotazione su Match Music.
Maddalena Esposito
Spazio alla musica con Alex ed Enrico Magistri, in arte Ghost, accompagnati da Saverio Pietropaolo alla chitarra e Luca Faveli alla batteria. I Ghost sono due fratelli romani, legati dalla passione per la musica, che si esibiscono ormai da dodici anni nei locali e nelle piazze di tutta Italia. Dodici anni: una lunga gavetta. “La musica è la nostra grande passione, che abbiamo sempre coltivato con sacrificio – dice Alex, leader e cantante del gruppo – abbiamo fatto una dura ma sacrosanta gavetta, e solo oggi cominciamo a raccogliere qualche frutto”. Tanti anni di prove, senza mai scoraggiarsi. “Prima di tutto, occorre tanta costanza. Fondamentalmente, non ci siamo mai arresi grazie anche ai nostri fan (per primi, i nostri genitori) che ci hanno sempre supportato”. C’è un consiglio che vi sentite di dare ai ragazzi che, come voi, fanno parte di un gruppo musicale ma che non riescono ad emergere? “Abbiamo suonato varie volte nel napoletano e nel casertano e ci siamo resi conto che c’è una buona cultura musicale e un bel fermento… – risponde Enrico – Il consiglio che, personalmente, mi sento di rivolgere ai gruppi è quello di non affrettare i tempi a tutti i costi. In altre parole, ragazzi non accettate compromessi! A titolo d’esempio: anche noi, diversi anni fa, avevamo trovato un manager che ci assicurava il successo e subito, se solo… cambiavamo stile, look e magari anche canzoni. A queste condizioni, abbiamo preferito lasciar perdere e tardare un po’ i tempi. In seconda ipotesi, siate intraprendenti, anche questo è molto importante, e non perdetevi d’animo”. Università e musica: secondo voi, è un legame che ha bisogno di essere rafforzato? “Sì – secondo Alex – Fino a qualche anno fa, il mondo accademico era piuttosto chiuso. Con la nascita di nuovi corsi di laurea, non quelli di taglio tradizionale, c’è un’apertura a nuovi linguaggi”. Secondo Enrico, “la musica è una forma di cultura, oltre che una forma d’arte, che comunica a tutti, riesce ad abbattere le barriere, comprese quelle tra docenti e allievi”. Il primo cd, Ghost, frutto di dodici anni di lavoro, è in vendita al prezzo di 10,90 euro. “Abbiamo dovuto combattere con l’etichetta discografica per arrivare a questo prezzo di vendita che ci sembra giusto. Acquistare musica a 25 euro è impossibile…”.
La gara vera e propria con le esibizioni live dei gruppi emergenti che avevano inviato loro brani via internet, sono rinviate alla prossima primavera, data da definire, per offrire la possibilità a tutti coloro che vogliono mettersi alla prova, di farsi conoscere o semplicemente di esibirsi, di poter partecipare, senza alcuna fretta. Dunque ragazzi, continuate ad iscrivervi creando un vostro spazio personale su www.myspace.com, in modo da caricare il brano con il quale si è intenzionati a competere e collegatevi al sito ufficiale di UMF (www.universitymusicfestival.com) per tutte le altre informazioni. Potreste essere i protagonisti del vostro video musicale, in onda a rotazione su Match Music.
Maddalena Esposito