Corpo docente giovane e motivato, apertura al territorio: i tratti caratterizzanti di Scienze Politiche

Una settantina le aspiranti matricole presenti a Scienze Politiche il 12 settembre per il test di autovalutazione nazionale, non obbligatorio né selettivo ma utile per testare la preparazione individuale ed affrontare al meglio l’indirizzo scelto. “Quella del test è una scelta che facciamo da due anni per collocare la Facoltà nella rete nazionale. Infatti, il test è unico in tutta Italia, si svolge lo stesso giorno alla stessa ora, permette di sostenerlo qui per poi, eventualmente, iscriversi anche in altre sedi, ovviamente dove non vige il numero chiuso”, spiega il prof. Armando Vittoria, delegato all’orientamento. Spiega perché conviene sostenerlo, dal momento che è facoltativo. “Serve innanzitutto a testare le proprie motivazioni. Se hai un talento, ti viene riconosciuto. Visto che non adottiamo il numero chiuso, abbiamo bisogno di dare ai ragazzi una motivazione ulteriore e più forte, per testare il loro interesse reale verso la Facoltà ed in particolare verso i due Corsi di Laurea Triennali in Scienze Politiche e Scienze dell’Amministrazione e dell’Organizzazione”. Per chi non fosse riuscito a superare il test: “Organizziamo dei precorsi. Partono immediatamente dopo la prova e terminano all’inizio dei corsi, verso i primi di ottobre. Servono a colmare le lacune nelle materie più rappresentative dell’indirizzo, ad esempio Storia, Economia e Diritto. È uno strumento totalmente gratuito che funziona bene, come abbiamo potuto osservare l’anno scorso. In ogni caso, consiglio di iscriversi ugualmente, valutando le proprie capacità d’impegno nel superare le difficoltà iniziali”. Dall’anno scorso si è registrato un incremento del numero di iscrizioni. “Più di 800 studenti si sono immatricolati nell’anno 2011-2012. La qualità degli iscritti è migliorata negli anni, intesa come rapporto tra aspettativa-motivazione e offerta formativa”. Il professore consiglia di seguire i corsi. “La nostra Facoltà ha come punto di forza un corpo docente giovane e motivato e un’apertura al territorio nell’ambito civile e sociale. Le relazioni con altri, intesi anche come studenti e docenti, sono la base dei nostri corsi. Vivere la Facoltà è il modo migliore per affrontarla, soprattutto seguendo le iniziative, spesso organizzate nel settore no-profit”. Per quel che riguarda gli sbocchi occupazionali aggiunge: “la nostra Facoltà ha un’identità a metà tra il profilo che riguarda la giurisprudenza e l’economia, per cui offre un ampio ventaglio di opportunità ai laureati. Si va dalla carriera diplomatica al giornalismo per il Corso di Laurea in Scienze Politiche, per Scienze dell’Amministrazione le opportunità sono maggiori nel settore pubblico. Voglio ricordare che offriamo uno dei Corsi Magistrali più importanti del Mezzogiorno, come Scienze della Pubblica Amministrazione, dove contiamo moltissimi iscritti l’anno”.
Il sogno? 
Diventare 
ambasciatore
I commenti dei ragazzi che hanno scelto di sostenere il test. Sono stati spinti dalla curiosità e non sono molto emozionati, dal momento che la prova non è obbligatoria. Le domande vertono su storia, cultura generale, lingue e logica, in prevalenza. Non tutti però sanno che è facoltativo. “Pensavo fosse obbligatorio, altrimenti ora non sarei qui”, osserva Emanuele Marino. “Io sono sicuro di superarlo. Trovo che materie come economia e statistica siano avvincenti, perciò mi iscriverò in questa Facoltà. Il mio sogno è quello di diventare giornalista sportivo”, afferma Raffaele Di Franco. Entrambi i ragazzi sceglieranno d’iscriversi a Scienze Politiche, indipendentemente dall’esito del test. C’è chi invece è orientato verso Scienze dell’Amministrazione e dell’Organizzazione, come Ilaria Fiore e Carmela Saviero, che confida: “la mia famiglia ha un’impresa e vorrei occuparmi della sua amministrazione, perciò sono qui. Ho scelto di fare il test per provare il mio livello di preparazione. La materia che più mi fa paura è l’inglese, non l’ho studiato molto bene a scuola”. Diverse sono le motivazioni che hanno spinto i ragazzi a sostenere il test, non tutte rivolte a valutare l’idoneità al Corso di Laurea. “Io sono venuta per rendermi conto dell’ambiente, visto che sono indecisa tra Lettere e Scienze Poitiche. Forse sceglierò questa Facoltà perché ha materie come diritto e sociologia, che a me interessano molto e mi occorrono per superare il concorso per lavorare in banca”, spiega Teresa Angelino. “Io, invece, sono venuto per avere un confronto con gli altri e misurare le mie capacità. Vorrei lavorare come ambasciatore e uscire dai confini italiani. So che ci sono due lingue obbligatorie nel Corso di Laurea in Scienze Politiche e non mi spaventano, gli esami di economia e statistica invece mi creano un po’ di ansia in più. Ho scelto comunque di iscrivermi, consigliato dalla mia professoressa di Lettere”, ammette Giuseppe D’Aniello. I futuri iscritti hanno tutti in comune la voglia di viaggiare. Quasi nessuno ha in programma di restare in Italia. “Le Relazioni Internazionali, indirizzo della Magistrale, ti inducono a spostarti, se vuoi fare il funzionario dello Stato Italiano all’estero, come me”, sottolinea Gianluigi Petrillo. C’è anche chi si aspetta un ambiente del tutto nuovo, rispetto alle esperienze passate, come Roberto Abate. “Provengo da un anno ad Ingegneria. La mia scelta è singolare, perché di sicuro avrei avuto più sbocchi occupazionali ad Ingegneria, ma l’ambiente è totalmente diverso. Durante l’intervallo tra un’ora e l’altra provavo a parlare di calcio o di uscite serali, ma il dialogo era difficile. Tutti erano concentrati a parlare delle materie del corso o degli esami. Ad Ingegneria si è colleghi, qui spero di farmi degli amici”.
L’ambiente
 è accogliente
Le future matricole hanno tante aspettative e sogni differenti, mentre i veterani della Facoltà danno consigli utili per affrontarla nel migliore dei modi. “Il mio consiglio è simile a quello del prof. Vittoria. Seguite i corsi, perché l’ambiente è accogliente e i docenti sono disponibili”, suggerisce Cristina D’Amora, al secondo anno della Magistrale in Relazioni Internazionali ed Analisi dello Scenario. Dario Tatangelo, al secondo anno di Scienze Politiche, spiega i motivi per cui è utile iscriversi, facendo interessanti esempi. “Questo Corso di Laurea non ti condanna ad un solo settore, ma ti apre diversi orizzonti. La statistica, ad esempio, ti aiuta a comprendere molte cose. Inizi a comprendere i grafici del PIL che trovi sui quotidiani e non è cosa da poco, perché ti permette di avere un approccio critico”. Grazie ai suoi studi, Dario è in grado di comprendere le sostanziali differenze tra i TG. “Al TG5, ogni volta che comunicano i dati relativi ad un sondaggio, non rivelano le fonti, che sono indispensabili per capire che metodo è stato utilizzato. Il TG3 è più coerente, segnala sempre che si tratta di indagini Istat”. Un altro esempio riguarda l’esame di Sociologia. “È stato per me molto stimolante studiare l’islamofobia al giorno d’oggi, e quanto è cambiata dal famoso 11 settembre”. Il consiglio di Dario è quello di non perdere tempo. “Devi essere davvero convinto del tuo percorso di studi, altrimenti scaldi la sedia e paghi le tasse, che oltretutto sono aumentate. Sarebbe utile, per rendersi conto di ciò che vai a fare, venire a seguire qualche corso, prima di iscriverti”. Stesso consiglio lo dà Luigi Griffo, collega di Dario, che incita inoltre a scegliere con la propria testa. “Non fate come me, che ho 26 anni e per quattro anni ho studiato Giurisprudenza. Papà e mamma sono entrambi avvocati e mi sono fatto convincere da loro, perciò ho sottratto tempo prezioso alla mia vera aspirazione. Vorrei entrare in politica e fare qualcosa per il mio Comune: San Cipriano d’Aversa”. Tra gli utili consigli degli studenti “esperti”, c’è soprattutto quello di rivolgersi all’Ufficio Orientamento, interno alla Facoltà, per avere le idee più chiare.
Allegra Taglialatela
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