Corsi di tutorato a Giurisprudenza, seguirli può fare la differenza

Con gli esami ormai alle porte, sono molti gli studenti di Giurisprudenza che corrono ai ripari frequentando i corsi di tutorato messi a disposizione dalla Facoltà. Si tratta di lezioni a cadenza settimanale, fondamentali per colmare lacune e approfondire argomenti particolarmente complessi o, semplicemente, per avere maggior sicurezza in sede d’esame. Il corso di tutorato di Diritto processuale avanzato, tenuto dal dott. Pasquale Raucci, è uno dei più affollati e lodati dagli studenti. “La cattedra è ottima, credo di essere molto obiettiva nell’affermare che si tratti di una delle migliori”, ammette Rossella, ultimo anno, che nel suo percorso triennale, pur dovendo sostenere l’esame con un’altra commissione, aveva deciso di frequentare questo stesso tutorato per gli “approfondimenti in aula, un confronto costante e interazione a 360 gradi. Credo sia un ottimo mezzo anche per acquisire maggiore padronanza di sé e della disciplina”. Parere condiviso da Francesca, ultimo anno, che come la sua collega aveva frequentato questo corso al triennio ed ha quindi deciso di affidarvisi anche per il biennio: “ho la possibilità di approfondire una disciplina complessa e, seppure non ci sia nessun argomento che mi spaventi in particolare, posso aver maggiore certezza sugli argomenti più chiesti in sede d’esame”. “Partendo dal presupposto che se studi superi comunque l’esame, frequentare questo corso serve per poter affrontare tutto con maggiore tranquillità”, confida Carmela, ultimo anno del vecchio ordinamento, che già una volta non ha superato la prova. “In parte ho deciso di frequentare per riprendere gli argomenti che mi hanno creato più difficoltà, primo tra tutti i poteri del giudice”. Cattedra diversa, ma pareri altrettanto entusiasti per il corso di tutorato di Economia Politica. Conta una trentina di frequentanti, numero sensibilmente diminuito con l’avvicinarsi delle sessioni d’esame. Tutor è il dott. Domenico Suppa, che spiega le due finalità del corso: “da una parte mira a supplire ai ricevimenti e a fornire delucidazioni sugli argomenti delle lezioni, dall’altra ne approfondisce alcuni di micro e macro. Gli studenti non hanno dimostrato finora particolari dubbi su determinati argomenti, stiamo seguendo una tabella che ricalca gli argomenti istituzionali”. Dalla sua esperienza, il dott. Suppa parla anche di una diversa preparazione e sicurezza in sede d’esame tra quanti frequentano queste lezioni o comunque vanno a ricevimento per delucidazioni e quanti si limitano a seguire il corso istituzionale. Nessun problema neppure per gli orari, in quanto “i corsi sono fissati solitamente nel primo pomeriggio anche per evitare accavallamenti, così che gli studenti non si trovino a dover operare delle scelte”. I diretti interessati sembrano dargli ragione su tutto. Maria Rosaria, studentessa fuoricorso, nutrendo qualche dubbio sul “prezzo di concorrenza perfetta”, è stata invitata dal docente a seguire il corso, scelta di cui si dice comunque contenta. “In una Facoltà come Giurisprudenza, sostenere un esame di Economia può rivelarsi difficile, è una materia complessa fatta di grafici e formule, molto diversa dagli esami che sosteniamo di solito, più mnemonici e discorsivi”, afferma Maria, studentessa fuoricorso. A complicare le cose, un libro di testo che dà per scontati troppi argomenti, i quali necessitano invece di spiegazioni più approfondite. Corrado, iscritto al quinto anno, condivide pienamente le ragioni espresse dalla sua collega: “al corso non sono stati trattati tutti gli argomenti e non si possono studiare solo rapportandosi al libro, ma necessitano di una spiegazione. Questo corso secondo me è fondamentale per prendere dimestichezza con la disciplina e all’esame aver seguito può fare la differenza”. Un ok anche per gli orari, molto comodi e che permettono di riempire “buchi” nella giornata.
An.Ve.
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