Una borsa di studio in memoria di Antonella, studentessa che non ha potuto coronare il suo sogno di andare in Erasmus

La mobilità internazionale tra le università per un migliore apprendimento. E’ l’obiettivo centrale del Processo di Bologna, di cui si è discusso lo scorso 22 maggio in occasione del seminario ‘Azioni centralizzate: Progetti per la qualità dei corsi congiunti e della mobilità internazionale’, nell’ambito della campagna di informazione del 2011-2013, tenutosi presso l’Aula delle Conferenze della Facoltà di Medicina. Bandi e finanziamenti per l’Erasmus, Erasmus Mundus, azioni di internazionalizzazione, mobilità per docenti e studenti da e per l’estero sono stati gli argomenti trattati dagli autorevoli relatori della giornata, tra cui Ann Katherine Isaac, docente presso l’Università di Pisa, e Daniele Livon, direttore generale per l’Università, lo Studente e il Diritto allo Studio del Ministero. “Stiamo lavorando per rafforzare la cooperazione intergovernativa nella definizione delle politiche e per promuovere quelle iniziative che, a livello nazionale, rafforzano l’integrazione nello spazio europeo”, ha detto Livon. La promozione della mobilità richiede un approccio sistemico che include, oltre all’attenzione alla qualità della mobilità, anche “la definizione di obiettivi condivisi, il miglioramento delle informazioni disponibili sui Corsi di Studio dei diversi Paesi, l’attenzione per un bilanciamento nei flussi di mobilità in Europa e con il resto del mondo”. Data l’importanza della mobilità degli studenti, “elemento chiave per la qualità della formazione e l’occupabilità”, occorre che il finanziamento delle borse di studio sia affrontato in modo sempre più determinato. Un altro nodo centrale è il riconoscimento dei titoli e dei periodi di studio svolti all’estero, “che migliora la mobilità professionale dei laureati e rappresenta una misura accurata del grado di convergenza e di fiducia raggiunto”. Sempre in tema di esperienze Erasmus, si è tenuto l’incontro ‘Studiare in Europa’, il 23 maggio presso la Facoltà di Giurisprudenza, in ricordo di Antonella Lomonte, scomparsa lo scorso gennaio, a soli ventidue anni, a causa di una malattia incurabile. Studentessa esemplare, nonostante il suo stato di salute, Antonella era iscritta al quarto anno, vincitrice della borsa di studio Erasmus 2010/11, non ha potuto realizzare questo progetto di studio. “Era una ragazza determinata oltre ogni limite, estremamente vitale – ha ricordato la prof.ssa Lucia Monaco, delegata Erasmus della Facoltà – Tranne alcuni amici intimi, nessuno di noi era a conoscenza della sua malattia. Personalmente, l’ho saputo solo quando ho ricevuto, dal padre, un certificato medico che giustificava l’assenza di Antonella ai colloqui orali di selezione per l’assegnazione della borsa di studio Erasmus. A settembre dello scorso anno, sarebbe dovuta partire per la Spagna, ma ha avuto una severa recidiva e ha presentato l’istanza di spostare il viaggio al secondo semestre. Purtroppo non ce l’ha fatta”. Antonella ha sostenuto esami fino ad un mese prima della sua morte. “Aveva una carica fortissima, una grande passione per lo studio e la vita in generale. E’ un modello esemplare per i giovani del nostro Ateneo, che hanno la possibilità di conseguire i propri obiettivi”, ed è per questo motivo che la Facoltà, in collaborazione con l’Adisu (Azienda per il Diritto allo Studio Universitario), ha istituito, per il prossimo anno, una borsa di studio in memoria della ragazza.
Intanto, nonostante le difficoltà economiche che stanno attraversando la maggior parte degli Atenei pubblici, alla Sun la mobilità di studenti e docenti continua ad aumentare. “Il Rettore prof. Francesco Rossi è sempre stato sensibile alla dimensione trans-nazionale della formazione, e devo dire che sta crescendo sia il numero degli studenti in ingresso (la maggior parte proviene dalla Spagna, ma anche dalla Germania) che la mobilità del corpo docente”, conclude la Monaco. 
Maddalena Esposito
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