Cristina e Martina rappresenteranno gli studenti in Senato Accademico

Circa 500 gli studenti che si sono recati alle urne il 5 e il 6 dicembre per eleggere le proprie rappresentanze in seno agli Organi collegiali dell’Ateneo (Senato Accademico, Consiglio di Amministrazione, Consiglio Didattico, Nucleo di Valutazione, Comitato per lo Sport Universitario, Consiglio degli Studenti, Consigli dei Dipartimenti e Consigli dei Corsi di Studi), nominate ufficialmente lo scorso 8 gennaio. Unica lista in lizza alle votazioni è stata presentata dai candidati del Sindacato universitario Link Orientale. Succedono in Senato Accademico a Gabriele Turco e Luisa Iossa le studentesse Martina Brusco e Cristina Trey che diventeranno presto un punto di riferimento per segnalazioni, proposte e richieste da portare all’attenzione degli altri componenti nell’Organo legislativo per eccellenza. “Concepisco la rappresentanza come uno strumento collettivo al servizio degli studenti, finalizzato al miglioramento delle nostre condizioni materiali quotidiane”, racconta Cristina, 21 anni, iscritta al terzo anno di Scienze Politiche e Relazioni Internazionali. Pochi giorni prima di ogni adunanza (la prima di quest’anno si terrà a fine mese) saranno comunicate alle studentesse via mail le questioni da discutere. “Adesso, in quanto rappresentanti, avremo la possibilità noi stesse di proporre gli argomenti all’ordine del giorno: è uno strumento a cui ricorreremo senz’altro”, nell’ottica di coinvolgere la platea rappresentata e “renderla pienamente consapevole di ciò che accade in Consiglio, dando notizia dei temi trattati ed elaborando strumenti che permettano a ciascuno di esprimersi”. Al fine di stimolare la partecipazione attiva – ribadisce anche Martina, 22 anni – “faremo in modo che queste riunioni possano essere fonte di informazione e dibattito per tutta la popolazione studentesca”. Obiettivo che caratterizzerà i prossimi due anni di mandato è un’incisiva domanda di miglioramento emersa durante il periodo pre-elezioni e che in seguito ha dato vita al programma elettorale, “elaborato raccogliendo le proposte e le idee degli studenti attraverso dei banchetti organizzati presso le varie sedi”. Un traguardo in questa direzione migliorativa è stato già raggiunto l’anno scorso “con l’entrata in vigore dello Statuto dei Diritti e dei Doveri delle Studentesse e degli Studenti. Molto resta ancora da fare, in primis garantire che ogni comma di questa Carta sia rispettato”, aggiunge Cristina.
Risolvere le criticità 
strutturali 
e organizzative
Emergono in primo piano nel racconto degli studenti le ristrettezze economiche, che “mettono fattivamente in discussione il diritto allo studio”, afferma Cristina. “Si pensi al ritardo cronico con cui le borse di studio vengono erogate, alla difficoltà di assegnazione di alloggi, il loro numero irrisorio rispetto alla domanda, o alla loro lontananza dalle sedi universitarie”. Un altro tema caldo è il sovraffollamento delle aule, “che abbiamo denunciato più volte, ciascuno nei propri Organi di rappresentanza, con raccolte firme e col supporto dei docenti costretti a gestire classi di 300 alunni”. Problematiche che scaldano gli animi sono anche relative all’organizzazione degli appelli, “trattata finora con troppa superficialità”, o ad attività di laboratorio e tirocinio, “spesso non bastevoli per un effettivo sviluppo di conoscenze pratiche e organizzate in modo poco funzionale rispetto ai percorsi di studio”, interviene Martina. Rispetto ai tirocini, “una situazione particolarmente grave è vissuta dagli studenti di Archeologia, costretti a pagare gli spostamenti per raggiungere i siti e le attrezzature per realizzare gli scavi senza che questi siano rimborsati”. In più, “gli scavi, così come i tirocini in generale, coincidono quasi sempre con la sessione d’esami”. Una questione a lungo fonte di lamentele è stata sicuramente quella della mancata funzionalità del sito on line, “risolta recentemente attraverso la pubblicazione del nuovo portale di Ateneo, realizzato in seguito ad anni di pressioni da parte della rappresentanza di Link Orientale”. Problemi di matrice più ampia riguardano, invece, il sistema di diritto allo studio che al momento “non garantisce in maniera efficiente ed universale l’accesso all’istruzione universitaria e ai relativi servizi quali trasporti, mensa, residenzialità. Sono ancora tanti, troppi, gli studenti napoletani che ne restano esclusi. Sia dentro che fuori gli Organi cerchiamo quanto più possibile di premere affinché il sistema di tassazione sia meno penalizzante possibile e che, insieme ai criteri di assegnazione delle borse di studio, si basi soprattutto su requisiti di reddito anziché di merito”. Il Programma elettorale si prefigge in via generale il potenziamento della didattica, delle attività di tutoraggio, maggiori tutele per gli studenti lavoratori, implementazione di misure di tutela per i soggetti sensibili (studenti affetti da disturbi dell’apprendimento, ad esempio), la vivibilità dei luoghi, passando per la maggiore organizzazione di laboratori, seminari, tirocini, esami e corsi.
Sabrina Sabatino
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