Ettore Novellino (con 319 voti), nell’area delle Scienze Chimiche e Vincenzo Morra (115 voti) nell’area di Scienze della Terra i due eletti in quota ordinari; Francesco Amoretti, 141 voti (docente a Salerno) per gli associati; Alfonso Montella (Ingegneria), 201 voti, per i ricercatori e Antonio Marsilia (CISL) con 5575 per il personale tecnico amministrativo. Sono i nomi degli eletti delle università campane al Consiglio Universitario Nazionale nella consultazione di fine dicembre.
Nell’organo, anche otto consiglieri di estrazione studentesca nominati dal CNSU (Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari). Due gli studenti campani: Rosario Visone, 28enne iscritto al terzo anno della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Parthenope, e Gennaro Ceparano dell’Università del Sannio.
Visone, parallelamente alla nomina presso il più importante organismo di rappresentanza dell’intero sistema universitario, ha abbandonato la carica di vicepresidente del CNSU (Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari), immediatamente assunta da Angelini dell’UdU. Riferisce: “in questo modo ho bilanciato una scelta personale con un’intesa politica volta a lasciare spazio ad un’altra associazione”. Con l’associazione studentesca Facciamo Università Visone ha salito tutti i gradini della politica universitaria, dalla rappresentanza in Consiglio di Facoltà, a quella in Consiglio degli Studenti e poi nel CdiA di Ateneo. E ancora: CdA Adisu e CNSU. Fino ad arrivare al prestigioso CUN. “Sono orgoglioso della strada percorsa –afferma- e al contempo consapevole dell’impegno che richiede far parte di un organismo come il CUN, che si riunisce quattro volte al mese e che svolge un ruolo importante nelle decisioni ministeriali sull’università”. Il CUN -composto da 42 membri, tra rappresentanti dei docenti, dei ricercatori, dei direttori amministrativi e del personale tecnico-amministrativo e da tre rettori nominati dalla Crui- formula pareri e proposte al Ministro dell’Università in ordine agli obiettivi della programmazione didattica, alla ripartizione del Fondo Ordinario di Finanziamento, ai Regolamenti didattici e su ogni altra materia per cui il Ministro lo ritenga utile. E’ una bella responsabilità. Quanto viene pagato uno studente per farsene carico? “C’è una credenza errata in proposito – risponde Visone- Come membro del CUN non percepisco uno stipendio ma un gettone di presenza per ciascuna riunione del Consiglio cui prendo parte. L’importo dovrebbe aggirarsi sui 150 euro. Molto probabilmente, a causa della legge Bersani che riduce gli emolumenti, si tratterà di una cifra un po’ inferiore. Certo, sono soldi e nessuno li rifiuterebbe, però se si considera che i consiglieri devono spostarsi necessariamente a Roma per partecipare ai lavori, ci si rende conto che si tratta essenzialmente di un rimborso spese”.
Nell’organo, anche otto consiglieri di estrazione studentesca nominati dal CNSU (Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari). Due gli studenti campani: Rosario Visone, 28enne iscritto al terzo anno della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Parthenope, e Gennaro Ceparano dell’Università del Sannio.
Visone, parallelamente alla nomina presso il più importante organismo di rappresentanza dell’intero sistema universitario, ha abbandonato la carica di vicepresidente del CNSU (Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari), immediatamente assunta da Angelini dell’UdU. Riferisce: “in questo modo ho bilanciato una scelta personale con un’intesa politica volta a lasciare spazio ad un’altra associazione”. Con l’associazione studentesca Facciamo Università Visone ha salito tutti i gradini della politica universitaria, dalla rappresentanza in Consiglio di Facoltà, a quella in Consiglio degli Studenti e poi nel CdiA di Ateneo. E ancora: CdA Adisu e CNSU. Fino ad arrivare al prestigioso CUN. “Sono orgoglioso della strada percorsa –afferma- e al contempo consapevole dell’impegno che richiede far parte di un organismo come il CUN, che si riunisce quattro volte al mese e che svolge un ruolo importante nelle decisioni ministeriali sull’università”. Il CUN -composto da 42 membri, tra rappresentanti dei docenti, dei ricercatori, dei direttori amministrativi e del personale tecnico-amministrativo e da tre rettori nominati dalla Crui- formula pareri e proposte al Ministro dell’Università in ordine agli obiettivi della programmazione didattica, alla ripartizione del Fondo Ordinario di Finanziamento, ai Regolamenti didattici e su ogni altra materia per cui il Ministro lo ritenga utile. E’ una bella responsabilità. Quanto viene pagato uno studente per farsene carico? “C’è una credenza errata in proposito – risponde Visone- Come membro del CUN non percepisco uno stipendio ma un gettone di presenza per ciascuna riunione del Consiglio cui prendo parte. L’importo dovrebbe aggirarsi sui 150 euro. Molto probabilmente, a causa della legge Bersani che riduce gli emolumenti, si tratterà di una cifra un po’ inferiore. Certo, sono soldi e nessuno li rifiuterebbe, però se si considera che i consiglieri devono spostarsi necessariamente a Roma per partecipare ai lavori, ci si rende conto che si tratta essenzialmente di un rimborso spese”.