Si sono insediati il 24 gennaio i neo-eletti membri del CUN (Consiglio Universitario Nazionale). Folta la delegazione campana che esprime i professori Ettore Novellino, Vincenzo Morra, Francesco Amoretti (associato a Salerno), Alfonso Montella, e, in rappresentanza del personale, Antonio Marsilia. Due campani anche nel gruppo degli otto studenti nominati dal CNSU (Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari) che sono Rosario Visone (Università Parthenope) e Gennaro Ceparano dell’Università del Sannio. Completa la pattuglia, il dott.Claudio Borrelli, designato dal Convegno Permanente dei Dirigenti Amministrativi delle Università (CODAU), Direttore Amministrativo de L’Orientale.
Soddisfatto il prof. Ettore Novellino, ordinario di Chimica farmaceutica e tossicologica, Preside per due mandati a Farmacia del Federico II, “il 95% dei voti dei chimici d’Italia si sono diretti sul mio nome”. Parla di risultato positivo “per l’intero Dipartimento –Scienze della Terra del Federico II, ndr- perché insieme all’altro mio collega candidato abbiamo raggiunto oltre il 50% delle preferenze”, l’altro eletto in quota ordinari, il prof. Vincenzo Morra. Ottimo risultato anche per il giovane ricercatore di Ingegneria Alfonso Montella, docente di Complementi di Costruzioni e di Strade: “è stata una soddisfazione personale ma anche d’Ateneo, perché si era creata una certa competizione fra noi ed un gruppo del Nord per un nome designato dalla Conferenza dei Presidi d’Ingegneria. Inoltre, gli altri membri dell’Area 8 sono di Architettura, quindi serviva pure un ingegnere”. Un vero plebiscito -5.575 voti- (ha staccato di circa 3.500 preferenze il secondo eletto) per Antonio Marsilia, rappresentante per il personale tecnico-amministrativo, una esperienza ventennale nel sindacato –prima a Napoli, poi a livello nazionale, oggi è Segretario Generale della Cisl Università-. “Abbiamo messo insieme una squadra di circa dodici candidati composta da docenti, ricercatori ed altri colleghi – commenta- Grazie a questo gruppo compatto siamo riusciti ad ottenere ottimi risultati”.
Le prerogative dell’organo collegiale. “ll Cun ha un ruolo molto importante anche perché sono cambiati prerogative e compiti. Si pone non solo come organo consultivo ma anche propositivo”, spiega il prof. Novellino. Il ruolo del Cun può essere decisivo per Montella “se diventa un organo che riesce a svolgere una funzione attiva. Inoltre, sono convinto sia importante aprire un dialogo con gli altri collegi universitari. Un segnale positivo in tal senso sembra essere giunto dalla Conferenza dei Presidi d’Ingegneria, che, insediatasi il 17 gennaio, ci ha invitati ad assistere alla seduta”. “Se ci sarà un buon assetto, allora si potrà lavorare bene. Come si dice? Le linee le fanno gli uomini. Sicuramente io sento una forte responsabilità, ma so che il mio è soprattutto un ruolo politico”, dice Marsilia.
Seguire strategie comuni, ognuno nel suo ambito, per sanare la difficile situazione vissuta dal sistema universitario: sembra essere l’imperativo per i neo-eletti. “Il mio obiettivo è portare avanti l’autonomia dell’università- sottolinea Montella- e poi, in particolare, come rappresentante dei ricercatori ho intenzione di battermi per il riconoscimento della terza fascia docente”. Riconoscimenti dei diritti e riconoscimento del lavoro che realmente si svolge, ma anche stipendi calibrati in base non solo all’anzianità ma anche ai meriti: “non va pensato come una penalità per chi lavora meno, ma uno stimolo a lavorare di più. Purtroppo, la realtà è che oggi la Federico II con il Fondo di Finanziamento Ordinario non riesce a coprire neanche tutti gli stipendi”. Finanziamenti alla ricerca di base, una delle priorità per il prof. Morra: “il Cun può porre in evidenza la questione del risanamento di un settore come quello della ricerca di base che ha subito tagli del 40%”. “Ho intenzione di interessarmi- spiega Novellino- ai criteri di distribuzione dei fondi per consentire alle università di avere i giusti finanziamenti”. Un primo passo, evitare il proliferare di corsi di laurea e avere il coraggio di chiudere quelli con pochi iscritti: “quest’anno c’è stato un calo di circa il 5% degli iscritti, mentre continuano ad arrivare richieste di attivazione di nuovi corsi di laurea. Le Facoltà e i Corsi di laurea devono rimanere gli stessi, occorre potenziare quelli già esistenti perché funzionino meglio”. Montella, a tal proposito, ricorda come ad Ingegneria “si è fatta la scelta decisa di sopprimere il corso in Ingegneria civile per lo sviluppo sostenibile perché non c’è stata risposta da parte degli studenti”. E sono proprio gli studenti il pilastro portante dell’intero sistema universitario, tesi chiaramente evidenziata dalle parole di Gennaro Ceparano, studente all’Università del Sannio, del direttivo di Confederazione. “La centralità dello studente sarà la linea sulla quale ci batteremo. Fra i nostri obiettivi c’è quello di migliorare il rapporto studenti-docenti e di snellire le procedure d’esame per rendere la vita universitaria più semplice per i ragazzi”. Anticipa: “è in preparazione, con l’aiuto del sottosegretario Nando Dalla Chiesa, anche la Carta degli Studenti nella quale verranno messe insieme tutte le nostre posizioni riguardo i diritti degli studenti”.
Anche per Marsilia non sembrano esserci dubbi su come agire: “non è mia intenzione occuparmi dei concorsi, di assunzioni, o di questioni simili- confessa il sindacalista- piuttosto cercare di intervenire su problematiche di carattere generale che investono tutte le università”. Lavorare, dunque, sui grandi temi del mondo universitario, che stanno attraversando il dibattito politico nazionale: in particolare la nuova riforma, che presto porterà un ennesimo cambiamento all’interno dell’organizzazione universitaria, e la scottante questione dei fondi. “Esistono, in particolare, due grandi commissioni, sulla riforma e sui finanziamenti, nelle quali intendo impegnarmi- conferma Marsilia- visti anche i continui tagli che interessano l’università e che la stanno portando sulla soglia della povertà”.
Il primo atto ufficiale che dovrà compiere il Cun, dopo l’insediamento, è l’elezione del Presidente: fra i papabili (appoggiato anche dalla Cisl) Andrea Lenzi, della Facoltà di Medicina e Chirurgia de La Sapienza di Roma. Il nuovo eletto succederà nella prestigiosa carica al prof. Luigi Labruna, già Preside della Facoltà di Giurisprudenza federiciana.
Valentina Orellana
Soddisfatto il prof. Ettore Novellino, ordinario di Chimica farmaceutica e tossicologica, Preside per due mandati a Farmacia del Federico II, “il 95% dei voti dei chimici d’Italia si sono diretti sul mio nome”. Parla di risultato positivo “per l’intero Dipartimento –Scienze della Terra del Federico II, ndr- perché insieme all’altro mio collega candidato abbiamo raggiunto oltre il 50% delle preferenze”, l’altro eletto in quota ordinari, il prof. Vincenzo Morra. Ottimo risultato anche per il giovane ricercatore di Ingegneria Alfonso Montella, docente di Complementi di Costruzioni e di Strade: “è stata una soddisfazione personale ma anche d’Ateneo, perché si era creata una certa competizione fra noi ed un gruppo del Nord per un nome designato dalla Conferenza dei Presidi d’Ingegneria. Inoltre, gli altri membri dell’Area 8 sono di Architettura, quindi serviva pure un ingegnere”. Un vero plebiscito -5.575 voti- (ha staccato di circa 3.500 preferenze il secondo eletto) per Antonio Marsilia, rappresentante per il personale tecnico-amministrativo, una esperienza ventennale nel sindacato –prima a Napoli, poi a livello nazionale, oggi è Segretario Generale della Cisl Università-. “Abbiamo messo insieme una squadra di circa dodici candidati composta da docenti, ricercatori ed altri colleghi – commenta- Grazie a questo gruppo compatto siamo riusciti ad ottenere ottimi risultati”.
Le prerogative dell’organo collegiale. “ll Cun ha un ruolo molto importante anche perché sono cambiati prerogative e compiti. Si pone non solo come organo consultivo ma anche propositivo”, spiega il prof. Novellino. Il ruolo del Cun può essere decisivo per Montella “se diventa un organo che riesce a svolgere una funzione attiva. Inoltre, sono convinto sia importante aprire un dialogo con gli altri collegi universitari. Un segnale positivo in tal senso sembra essere giunto dalla Conferenza dei Presidi d’Ingegneria, che, insediatasi il 17 gennaio, ci ha invitati ad assistere alla seduta”. “Se ci sarà un buon assetto, allora si potrà lavorare bene. Come si dice? Le linee le fanno gli uomini. Sicuramente io sento una forte responsabilità, ma so che il mio è soprattutto un ruolo politico”, dice Marsilia.
Seguire strategie comuni, ognuno nel suo ambito, per sanare la difficile situazione vissuta dal sistema universitario: sembra essere l’imperativo per i neo-eletti. “Il mio obiettivo è portare avanti l’autonomia dell’università- sottolinea Montella- e poi, in particolare, come rappresentante dei ricercatori ho intenzione di battermi per il riconoscimento della terza fascia docente”. Riconoscimenti dei diritti e riconoscimento del lavoro che realmente si svolge, ma anche stipendi calibrati in base non solo all’anzianità ma anche ai meriti: “non va pensato come una penalità per chi lavora meno, ma uno stimolo a lavorare di più. Purtroppo, la realtà è che oggi la Federico II con il Fondo di Finanziamento Ordinario non riesce a coprire neanche tutti gli stipendi”. Finanziamenti alla ricerca di base, una delle priorità per il prof. Morra: “il Cun può porre in evidenza la questione del risanamento di un settore come quello della ricerca di base che ha subito tagli del 40%”. “Ho intenzione di interessarmi- spiega Novellino- ai criteri di distribuzione dei fondi per consentire alle università di avere i giusti finanziamenti”. Un primo passo, evitare il proliferare di corsi di laurea e avere il coraggio di chiudere quelli con pochi iscritti: “quest’anno c’è stato un calo di circa il 5% degli iscritti, mentre continuano ad arrivare richieste di attivazione di nuovi corsi di laurea. Le Facoltà e i Corsi di laurea devono rimanere gli stessi, occorre potenziare quelli già esistenti perché funzionino meglio”. Montella, a tal proposito, ricorda come ad Ingegneria “si è fatta la scelta decisa di sopprimere il corso in Ingegneria civile per lo sviluppo sostenibile perché non c’è stata risposta da parte degli studenti”. E sono proprio gli studenti il pilastro portante dell’intero sistema universitario, tesi chiaramente evidenziata dalle parole di Gennaro Ceparano, studente all’Università del Sannio, del direttivo di Confederazione. “La centralità dello studente sarà la linea sulla quale ci batteremo. Fra i nostri obiettivi c’è quello di migliorare il rapporto studenti-docenti e di snellire le procedure d’esame per rendere la vita universitaria più semplice per i ragazzi”. Anticipa: “è in preparazione, con l’aiuto del sottosegretario Nando Dalla Chiesa, anche la Carta degli Studenti nella quale verranno messe insieme tutte le nostre posizioni riguardo i diritti degli studenti”.
Anche per Marsilia non sembrano esserci dubbi su come agire: “non è mia intenzione occuparmi dei concorsi, di assunzioni, o di questioni simili- confessa il sindacalista- piuttosto cercare di intervenire su problematiche di carattere generale che investono tutte le università”. Lavorare, dunque, sui grandi temi del mondo universitario, che stanno attraversando il dibattito politico nazionale: in particolare la nuova riforma, che presto porterà un ennesimo cambiamento all’interno dell’organizzazione universitaria, e la scottante questione dei fondi. “Esistono, in particolare, due grandi commissioni, sulla riforma e sui finanziamenti, nelle quali intendo impegnarmi- conferma Marsilia- visti anche i continui tagli che interessano l’università e che la stanno portando sulla soglia della povertà”.
Il primo atto ufficiale che dovrà compiere il Cun, dopo l’insediamento, è l’elezione del Presidente: fra i papabili (appoggiato anche dalla Cisl) Andrea Lenzi, della Facoltà di Medicina e Chirurgia de La Sapienza di Roma. Il nuovo eletto succederà nella prestigiosa carica al prof. Luigi Labruna, già Preside della Facoltà di Giurisprudenza federiciana.
Valentina Orellana