Le matricole al secondo semestre

“Fortunatamente sono riuscito a dare tutti e quattro gli esami del primo semestre. Ho tre sorelle maggiori, tutte iscritte all’università, che mi hanno consigliato di studiare sin dall’inizio senza perdere nessuna lezione. Le ho ascoltate ed è andata bene”, dice Giuseppe, primo anno di Ingegneria Gestionale. “L’impatto con l’università è stato veramente duro. I primi tempi ho faticato parecchio ma sono riuscito a recuperare e mi ritengo fortunato perché sono riuscito a dare due esami su quattro”, racconta Giovanni, primo anno di Ingegneria Meccanica. “Il primo semestre è andato abbastanza bene, ma la differenza con le superiori è tantissima. A scuola c’è tempo per svagarsi, qui devi solo studiare”. I tempi sono strettissimi e seguire le lezioni è indispensabile. “Se fai attenzione in aula, a casa ti bastano due o tre ore per ripetere, ma non devi perdere niente di quello che dice il professore. Non è nemmeno indispensabile prendere appunti, conta di più ascoltare”, sostiene Dino, matricola di Ingegneria Aerospaziale. “Una cosa detta in aula equivale a dodici pagine del libro, perciò se non segui non ce la fai a stare dietro” aggiunge Antonio che studia Ingegneria Meccanica. “Provengo dal Liceo Scientifico e credevo che sarebbe stato più semplice. Invece la matematica è diversa e soprattutto è diverso il metodo. Qui la teoria ha molta importanza, a scuola invece conta di più la pratica” dice Donatella primo anno ad Ingegneria Chimica. Molti studenti hanno dovuto operare una scelta tra le discipline, per riuscire a sostenere almeno alcuni tra gli esami previsti. La materia più sacrificata è Fisica, in tanti hanno preferito accantonarla momentaneamente per dedicarsi alle altre discipline affrontate nel corso del semestre. “Ci sono dei problemi da svolgere ed è più difficile da affrontare rispetto ad altri esami. All’inizio non si sa come organizzarsi ed è complicato sostenere quattro esami in due mesi. Spero ci sia modo di recuperare” prosegue ancora Donatella. “Vengo dal Liceo Classico ma rispetto ad altri non ho avuto particolari problemi. Certo le materie sono impegnative e per questo non sono riuscita a stare al passo con tutto, anche io mi sono lasciata alle spalle l’esame di Fisica e nel prossimo semestre dovrò riuscire a studiarla insieme alle altre materie” interviene Veronica. Un gruppo di studenti iscritti al primo anno di Ingegneria Chimica racconta le proprie impressioni di questi primi mesi all’università. “Il tempo per studiare è pochissimo, seguiamo tutti i giorni, a volte anche otto ore di lezione, perciò ci riduciamo a studiare nei ritagli di tempo e quando non c’è lezione” dice Anna. “Il professore di Fisica è soporifero e da troppe cose per scontate. Se rendesse gli argomenti un po’ più interessanti, saremmo maggiormente invogliati a studiare. Invece a casa dobbiamo praticamente ricominciare tutto da capo” sostiene Rossella Ciccarelli. “Gli orari sono pesanti. Anche quando c’è lezione solo il pomeriggio, dobbiamo essere qui fin dalla mattina per studiare o seguire delle lezioni di recupero stabilite dai professori che non riescono a svolgere tutto il programma nell’orario stabilito” afferma Silvia Troisi. “Il tempo a disposizione per studiare rispetto a quello delle lezioni è inversamente proporzionale. Corrono troppo e poi le materie sono tante e impegnative. Par fare bene, c’è bisogno di tempo per approfondire perciò si è costretti ad una selezione dei corsi da seguire” aggiunge Claudio Cammarota. “Se stai qui fino alle sei e mezza e abiti lontano è quasi impossibile riuscire a stare al passo con le lezioni”, afferma Giuseppe Pontormo. “Per fortuna le materie di questo semestre sono più interessanti e pratiche. Adesso studieremo Chimica, Informatica che sono sicuramente più coinvolgenti” conclude Roberta Lucchetti.
Simona Pasquale
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