D’Angelo: “candidato per passione”

Prof. Luigi D’Angelo, 53 anni, napoletano, Otorinolaringoiatra ed Audiologo, professore ordinario presso Medicina della Seconda Università, ha svolto stage negli Stati Uniti, dirigente sindacale del CIPUR, Coordinamento Intersedi dei Professori Universitari, Presidente del Rotary Club Napoli Ovest nell’anno del centenario. I motivi della candidatura: “ho ricevuto un invito pressante dal partito, Forza Italia, in quanto era noto il mio impegno in campo medico, sociale, professionale. – Ha svolto tra l’altro, per alcuni anni, la consulenza di otorinolaringoiatria per il Calcio Napoli, sin dall’epoca del primo scudetto, con interventi, tra gli altri, a famosi calciatori come Boghosian, Savoldi, Troise, Savino, Altomare, n.d.r. -. E perché intendevano allargare le candidature al mondo delle professioni e dell’Università”. Il suo nome fra i fiori all’occhiello della Casa delle Libertà in questa competizione elettorale. Non disconosce anche una certa “passione politico-culturale”: “faccio anche parte, quale Membro del Consiglio Direttivo, della sezione napoletana della Fondazione Liberal, in buona compagnia, con il prof. Mario Mustilli, ProRettore della Seconda Università e Vice Presidente della sezione napoletana” che fa capo a livello nazionale al Sen. Ferdinando Adornato. Punti programmatici: “gli stessi del programma del candidato a sindaco, senatore Malvano”.  “Cercherò, se eletto, di interessarmi del rapporto fra amministrazione comunale ed università. Che è fattore di crescita per la città, come al progetto di utilizzo dell’ospedale Bianchi come sede definitiva della sede napoletana della Facoltà di Medicina della Seconda Università, anche per decongestionare l’Università Federico II che da 25 anni ospita cliniche e strutture didattiche della SUN”. “E per una soluzione dei problemi annosi dell’ospedale Gesù e Maria”. Molto quotato anche in sala operatoria. Qualche anno fa da Enzo Giordano, proprietario del cavallo pluricampione Varenne, gli regalò un puledro:  “per avermi salvato la vita”. “Mi ha ridato la speranza, a me che ero malato di tumore”. 
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