Dalla Francia a Napoli con la passione per il berbero

Non fermarsi alle sole lezioni: è il consiglio di Anouk, francese, laureata triennale presso la Facoltà di Studi Arabo Islamici in berbero. “Io credo che l’università ti offra le basi, ma sta poi allo studente svolgere un lavoro di approfondimento, se realmente interessato”.  “Mi ha spinto ad iscrivermi a questo Corso di Laurea – spiega Anouk che è in Italia da alcuni anni – la curiosità di conoscere lingue e culture completamente diverse dalla mia. Sono francese, quindi ho un rapporto particolarmente stretto con il berbero perché nel mio paese ci sono molti magrebini. Sono sempre stata attratta da questa lingua”.
Anouk ha deciso di proseguire, dopo la triennale, con la specialistica, sempre all’Orientale. Dice: “voglio continuare a studiare il berbero fin quando non mi riterrò pienamente soddisfatta della mia preparazione”. Ma anche se la Facoltà offre un’ottima didattica, non sempre basta per conoscere a pieno la lingua: “il mio obiettivo è viaggiare perché solo praticandola puoi realmente conoscere una lingua. I corsi servono, poi bisogna andare oltre e sperimentare”. Studi Arabo Islamici per Anouk offre una possibilità unica: “quella di avere un rapporto personale con i docenti. Non siamo in molti. Alla Specialistica seguiamo Berbero in quattro, questo consente di svolgere quasi delle lezioni individuali. C’è molta disponibilità da parte di tutti i docenti, poi sta allo studente riuscire a prendere tutto quello che gli viene offerto. Lo studio universitario credo che ti dia le basi, i mezzi, per poi poterti aprire su realtà completamente nuove e approfondire gli aspetti che più ti interessano”.
Dopo la sua esperienza in altre università, spiega la studentessa, “mi rendo conto che i problemi organizzativi che ha l’Orientale sono comuni a tante altre sedi. Chi si iscrive per la prima volta può restare disorientato ma per me non era una situazione nuova”.
Esperienza positiva per una studentessa francese che dopo gli anni trascorsi in Italia pensa, però, di cercare lavoro fuori dal nostro paese. “Spero di restare nell’ambito dell’insegnamento – specifica Anouk – Ancora non so se andrò ad insegnare francese in Marocco o berbero in Francia. In Italia non c’è molta possibilità d’insegnare questa lingua e, anche se l’università provvede a mettere in contatto i suoi studenti col mondo del lavoro tramite incontri o seminari, per soddisfare le mie esigenze dovrò ancora spostarmi”.
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