“Ho inviato centinaia di mail, per proporre il mio curriculum. Riscontri praticamente zero, a parte qualche risposta in automatico”. Raffaele Semonella, 28 anni, laurea conseguita nel maggio scorso, è uno dei tanti che si confrontano, all’uscita dell’università, con una realtà molto difficile. “Tra i miei colleghi – racconta – siamo tutti allo stesso punto. C’è chi ha intrapreso la strada del dottorato, con poche speranze ed ancor meno soldi, e chi sta affrontando un Master”. In attesa di superare l’esame di iscrizione all’albo, Semonella coordina uno dei progetti proposti dall’associazione R10 e finanziati nell’ambito dei fondi destinati alle attività culturali. “Cronache territoriali del paesaggio” si chiama il suo ed ha fruito di un contributo di 2800 euro. “Si tratta – racconta – di una serie di incontri durante i quali forniamo agli studenti le tecniche di base della comunicazione audiovisiva, per esempio insegniamo loro come si utilizza una telecamera o un programma di montaggio. Poi, i partecipanti, come singoli oppure in gruppo, sceglieranno un aspetto particolare del paesaggio da raccontare, attraverso le immagini”. Architettura ed immagini sono al centro anche di un altro progetto promosso dall’associazione R10 e coordinato da Giusi Castaldo, anch’ella laureatasi da poco (a luglio) ed alle prese con le difficoltà del post lauream, che definisce “una lunga attesa”. Sottolinea: “Su 100 curricula inviati, avrò ricevuto sì e no un paio di risposte. Entrambe negative. Avrei dovuto partecipare ad un corso di alta formazione in Design, ma è stato annullato perché è venuto meno il finanziamento da parte della Regione”. Si dedica, intanto, ai progetti di R10. Il titolo dell’iniziativa, finanziata per 1900 euro: “L’architettura non è mai stata così semplice”. In sintesi, riferisce, “si abbina a ciascun tema architettonico un film. Ci avvaliamo anche del contributo di Alessandro Falco, un regista che cura i montaggi video”. Sottolinea: “Il progetto nasce dall’esigenza di rendere raggiungibile l’architettura nel modo più veloce e diretto, appunto attraverso il cinema. Basti pensare che dietro ad ogni piccola scena cinematografica esiste uno studio attento e minuzioso dello spazio e del suo effetto. Basti pensare, ancora, che dietro le quinte ci siamo anche noi architetti”. Disegno del vero e dell’architettura è il terzo progetto promosso dall’associazione R10. E’ stato finanziato per 1900 euro. Inizia il 27 novembre e prosegue fino al 13 dicembre, ogni martedì e giovedì. Delegato all’iniziativa è Germano Sessa. “Disegnare – sottolineano i promotori dell’iniziativa – è una esigenza naturale ed un istinto che l’essere umano possiede fin dalla più tenera età. Ciononostante, con il crescere, è frequente che si perda tale abilità. L’allontanamento dalla pratica del disegno ci priva di una importante modalità di espressione e di comprensione della realtà”. Obiettivo degli appuntamenti è dunque aiutare i partecipanti a riscoprire il disegno dal vero, “stimolando l’osservazione della realtà circostante, per riflettere su di essa, lasciarsene ispirare ed influenzare in un circolo virtuoso di stimoli continui tra l’uomo e l’ambiente”. Dalla matita all’obiettivo, il quarto progetto di R10, finanziato per 2800 euro, verte sulla fotografia. Delegato è Gennaro Costanzo. E’ iniziato il 22 novembre. “Guardare la città attraverso l’obiettivo – sottolinea – può essere molto utile. Definire lo spazio del racconto ci consente di ritagliare cartoline di mondo che altrimenti sarebbero invisibili. La macchina fotografica è stata, nel corso del Novecento, un punto di vista privilegiato da cui molti maestri della fotografia hanno saputo e potuto raccontare il mondo e la città”.
Fabrizio Geremicca
Fabrizio Geremicca