Tre borse di studio offerte su un piatto d’argento e una scelta da fare. Quella di Dario Asprone, studente del primo anno del Corso di Laurea in Informatica, è stata un’occasione che non capita tutti i giorni, frutto dell’impegno nello studio, della predisposizione verso alcune materie e anche di un pizzico di fortuna. “L’anno scorso – racconta il ragazzo che ha studiato al liceo scientifico Renato Caccioppoli – nella nostra scuola avevamo ottenuto dei risultati positivi, a livello nazionale, alle Olimpiadi di Matematica e di Informatica. Nello specifico, io ho vinto la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Informatica, un altro ragazzo, invece, aveva conquistato quella d’argento alle Olimpiadi di Matematica”. Appreso per caso che il Rettore della Federico II “aveva in mente di istituire una nuova tipologia di borsa di studio per studenti che si fossero distinti non solo per meriti interni alla scuola (rendimento), ma anche esterni, sono stati proposti i nostri nomi come beneficiari. Il mio collega non ha accettato, preferendo andare all’estero, io, invece, ho scelto tra l’Università di Salerno, la Federico II e la Svizzera. La borsa di studio della Federico II prevede un’esenzione, almeno per quest’anno, dalle tasse universitarie. Ho escluso la borsa di studio in Svizzera per la lontananza, quella di Salerno per una questione economica. Salerno, infatti, nonostante venga considerata una delle migliori università d’Italia per quanto riguarda l’informatica, prevedeva la gratuità dell’alloggio, ma non l’esenzione dalle tasse. Alla Federico II, invece, non dovendo pagare le tasse e stando a casa mia, sono notevolmente agevolato. Ho, comunque, preferito la Federico II dopo un’attenta documentazione sulle sue potenzialità e dopo aver verificato che, per quanto riguarda il Corso di Laurea in Informatica, risultava comunque una buona scelta”.
Ora, Dario si ritrova catapultato nel mondo universitario e, come tutti gli altri studenti, affronta nuove difficoltà: “Non ho ancora sostenuto gli esami del II semestre, quindi la mia visione è molto limitata. Il Corso di Laurea mi piace molto e, senza dubbio, è ben strutturato. È un carico di studi molto pesante ed è strana la distribuzione degli esami. Abbiamo, infatti, due esami al primo semestre e ben sei al secondo. Quelli del secondo, inoltre, sono anche molto più pesanti. Gli argomenti, comunque, sono interessanti”. Poi, qualche consiglio per riuscire al meglio in questo nuovo viaggio: “A parte qualche difficoltà, sta andando piuttosto bene. Il trucco principale per riuscire è farsi piacere quel che si fa. Studio quello che adoro e non avverto, dunque, alcun peso. Quando torno a casa, magari ripeto la lezione che ho seguito quel giorno perché mi interessa sapere. Conta, ovviamente, anche avere una certa predisposizione. Se dovessi iscrivermi a Lettere, probabilmente non mi troverei così bene. Infine, è fondamentale seguire le lezioni assiduamente, ascoltare quello che viene detto in aula e, solo successivamente, approfondire a casa. Secondo me, si apprende molto di più con il dialogo, piuttosto che studiare esclusivamente dai libri. Avere il ricordo, nel momento in cui si legge il libro, della voce di una persona e delle sue movenze durante le spiegazioni aiuta a memorizzare gli argomenti”.
Cosa vuole per il futuro è abbastanza chiaro: “Voglio sicuramente terminare la Triennale e, possibilmente, anche la Magistrale. Successivamente, però, non so se continuare gli studi, magari con un Master. Se lo farò, sarà sicuramente all’estero. Il mio obiettivo sarebbe quello di trovare impiego in una grande azienda. Più precisamente, mi piacerebbe ricoprire il ruolo di software engineer o software developer”.
Fabiana Carcatella
Ora, Dario si ritrova catapultato nel mondo universitario e, come tutti gli altri studenti, affronta nuove difficoltà: “Non ho ancora sostenuto gli esami del II semestre, quindi la mia visione è molto limitata. Il Corso di Laurea mi piace molto e, senza dubbio, è ben strutturato. È un carico di studi molto pesante ed è strana la distribuzione degli esami. Abbiamo, infatti, due esami al primo semestre e ben sei al secondo. Quelli del secondo, inoltre, sono anche molto più pesanti. Gli argomenti, comunque, sono interessanti”. Poi, qualche consiglio per riuscire al meglio in questo nuovo viaggio: “A parte qualche difficoltà, sta andando piuttosto bene. Il trucco principale per riuscire è farsi piacere quel che si fa. Studio quello che adoro e non avverto, dunque, alcun peso. Quando torno a casa, magari ripeto la lezione che ho seguito quel giorno perché mi interessa sapere. Conta, ovviamente, anche avere una certa predisposizione. Se dovessi iscrivermi a Lettere, probabilmente non mi troverei così bene. Infine, è fondamentale seguire le lezioni assiduamente, ascoltare quello che viene detto in aula e, solo successivamente, approfondire a casa. Secondo me, si apprende molto di più con il dialogo, piuttosto che studiare esclusivamente dai libri. Avere il ricordo, nel momento in cui si legge il libro, della voce di una persona e delle sue movenze durante le spiegazioni aiuta a memorizzare gli argomenti”.
Cosa vuole per il futuro è abbastanza chiaro: “Voglio sicuramente terminare la Triennale e, possibilmente, anche la Magistrale. Successivamente, però, non so se continuare gli studi, magari con un Master. Se lo farò, sarà sicuramente all’estero. Il mio obiettivo sarebbe quello di trovare impiego in una grande azienda. Più precisamente, mi piacerebbe ricoprire il ruolo di software engineer o software developer”.
Fabiana Carcatella