Design per la cosmetica: un corso per la progettazione di prodotti skincare

Un corso affascinante quello di Design per la cosmetica (8 crediti formativi a a scelta), titolare la prof.ssa Rosanna Veneziano, diretto agli studenti della Magistrale in Design per l’innovazione (Dipartimento di Architettura). “Il tema della progettazione cosmetica è molto specifico, proprio per questo occorre che gli studenti vi si approccino con una formazione consolidata che includa diverse competenze. Durante il corso ci interessiamo della progettazione di prodotti skincare, linea viso e corpo”, spiega la docente. Il settore cosmetico è in continuo fermento, non è mai in crisi, dunque “per inserirne l’innovazione, che è trasversale e non riferita a un singolo aspetto, bisogna considerare la sua dinamicità e il dato di fatto che sempre più consumatori cercano prodotti nuovi e interessanti”. Oggi le tendenze del mercato “sono tantissime. Tra queste ci sono quelle più stabili legate alla sostenibilità ambientale, quindi alla tracciabilità degli ingredienti e alla localizzazione della produzione. Tutte le aziende creano un ventaglio che offre una visione internazionale. La qualità del prodotto come processo sostenibile è uno dei trend che si è consolidato negli ultimi anni”. Le lezioni si svolgeranno nel secondo quadrimestre e includeranno una parte di teoria e una di pratica: “Durante la parte teorica si cercherà di individuare i principali andamenti del mercato e si analizzeranno le strategie di quelli che vengono considerati i casi eccellenti nazionali e internazionali. Dopodiché la parte più laboratoriale sarà dedicata alla definizione del concept, dunque si svilupperanno dei progetti e prototipi di studio”. La prof.ssa Veneziano ritiene che la condivisione delle idee e il confronto siano fondamentali durante le lezioni, infatti “i diversi progetti dei ragazzi, che lavoreranno in gruppo, saranno condivisi con il docente e discussi. Durante le lezioni, guiderò gli studenti verso gli elementi da osservare e da discutere per ottenere una visione soprattutto critica delle varie strategie esistenti”. L’esame consisterà nella presentazione dell’idea progettuale in formato digitale. I prototipi realizzati dagli studenti potranno poi essere perfezionati durante il lavoro di tesi attraverso la “realizzazione della formulazione cosmetica dove si cercherà di presentare un prodotto non solo formale ma anche di cimentarsi in una sperimentazione chimica. Dunque, attraverso l’esperienza del tirocinio, presso centri di ricerca e Dipartimenti specifici, i ragazzi avranno modo di assorbire le competenze legate alla formulazione del progetto”, spiega la docente. I prototipi cosmetici rappresentano una carta in più per riuscire ad entrare nel mondo professionale: “Sono certamente un punto di partenza importante, ma occorrono di un lavoro ulteriore in cui devono essere verificate varie fasi per diventare prodotti vendibili. Tuttavia, grazie alle competenze acquisite durante il percorso universitario, tanti ragazzi hanno trovato una collocazione”. Anche per questo il corso viene scelto da diversi studenti e desta molta curiosità. Dall’anno scorso è stato concentrato in un numero limitato di ore per giorni consecutivi così da “lavorare con gli studenti in modo più ravvicinato, per abituarli a simulare un’idea in modo rapido e svilupparla dall’inizio alla fine”.
Francesca Corato
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