Didattica del diritto per chi aspira all’insegnamento

Il solo titolo di laurea non basta per accedere al concorso che apre le porte all’insegnamento nelle scuole secondarie. Occorre aver conseguito almeno 24 crediti formativi, una parte da acquisire “nell’area antro-psichico pedagogico e metodologica. L’altra nelle tecnologie didattiche relative alla disciplina della classe di concorso cui si vuole accedere. Per i laureati in Giurisprudenza quella a cui fare riferimento è la A46”, spiega la prof.ssa Valeria Marzocco, docente di Filosofia del diritto, settore disciplinare individuato dal Ministero come deputato ad impartire i contenuti. Si colloca in questo contesto l’attivazione del corso Didattica del Diritto che si occuperà   “dell’analisi dei metodi d’insegnamento e delle teorie pedagogiche applicabili al diritto e alle scienze giuridiche. Inoltre, dell’analisi e confronto fra metodologie e studio degli strumenti offerti dalle nuove tecnologie per innovare l’insegnamento delle discipline giuridiche”. Con la riforma dell’ordinamento didattico del prossimo settembre: “La disciplina rientrerà nell’offerta formativa. È un servizio che il Dipartimento offre ai suoi iscritti”. Da un punto di vista teorico la chiave del corso “sarà il rapporto fra democrazia ed educazione – ricordando Dewey massimo esperto e promotore della didattica laboratoriale”. Dal punto di vista pratico: “Lavorerò sull’acquisizione della consapevolezza del ruolo del diritto come disciplina nelle scuole. Percorsi di cittadinanza e Costituzione sono dappertutto, non più solo negli istituti tecnici, e c’è sempre una maggiore richiesta di laureati nel settore”. Naturalmente l’esame di Didattica del Diritto non concede l’accesso immediato al concorso pubblico. “La disciplina attribuisce solo una parte dei 24 crediti indispensabili per poter insegnare.  L’altra parte – quella relativa all’ambito antro, psico pedagogico – va richiesta e deve essere integrata per poter in futuro partecipare ai diversi concorsi”. Le lezioni si terranno il lunedì e il martedì (a partire dal 9 marzo), all’ottavo piano di Porta di Massa, ex Dipartimento di Filosofia. “Il tema di base sarà il modo in cui l’insegnamento delle discipline giuridiche contribuisce alla formazione di strumenti di cittadinanza”. Vi saranno, “accanto ai moduli teorici, aspetti laboratoriali, come la simulazione di unità didattiche su temi che sceglieremo insieme ai corsisti”.
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