Economia. Lezioni all’aperto per condividere sogni e desideri

Pensare, creare, lavorare sul mondo delle idee: tre azioni nient’affatto semplici che sono state alla base di una lezione tenuta all’aria aperta dalla professoressa Valentina Della Corte martedì 15 ottobre. Sul prato del campus di Monte Sant’Angelo, di fronte all’Edificio 3, gli studenti iscritti alla Magistrale in Economia Aziendale e Management, percorso Turism Management, hanno lasciato l’aula per svolgere una particolare quanto stimolantissima lezione di Management Strategico e Marketing nel Settore Turistico… sull’erba. “Sempre più spesso noto che i ragazzi di oggi hanno smesso di sognare, non hanno più ideali, sono passivi e sfiduciati. La lezione all’aria aperta era un esercizio per stimolare la loro creatività. Ho proposto agli studenti due attività: la prima consisteva nel prendere un foglio bianco, pensare a cosa avrebbero voluto fare da grandi e scrivere”, spiega la prof.ssa Della Corte. Il gruppo, composto anche da studenti Erasmus provenienti da Spagna, Francia e Lituania, ha risposto positivamente allo stimolo fornito dalla docente condividendo liberamente sogni e desideri. “Ognuno ha dato una risposta molto significativa. I miei studenti desiderano valorizzare il nostro territorio, rimanere a lavorare in Campania, qualcuno ha aggiunto con un incarico gratificante, dedicarsi al cinema e alla regia, girare film e documentari legati ai viaggi. C’è chi vorrebbe lavorare sulle navi da crociera, una studentessa Erasmus ha espresso il desiderio di fare attività culturale nel sociale”, commenta la docente. Il secondo esercizio consisteva nell’osservare un foglio con un punto disegnato e collegarlo ad un’idea. “La maggior parte degli studenti si è identificata in quel punto. Questo è un ottimo risultato perché vuol dire che hanno capito di poter essere artefici del proprio destino. Metaforicamente possono riempire e colorare quel foglio bianco come vogliono”. La lezione sul prato è servita anche a cementare il rapporto tra compagni di corso e a farli sentire parte di un gruppo. “Il mio obiettivo era capire quale fosse il loro livello di creatività e come possono essere ulteriormente stimolati senza perdere di vista la realizzabilità delle cose. La risposta degli studenti è stata estremamente positiva, li ho visti felici!”, conclude la professoressa.
Carol Simeoli 
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