Economia, una Facoltà giovane e di elevata professionalità

Lezioni brevi, pratiche ed interattive. I docenti delegati all’orientamento della Facoltà di Economia, hanno presentato in un modo molto accattivante i Corsi di Laurea attivi presso la sede di Capua, agli studenti delle scuole superiori accorsi nel complesso dell’ex Caserma Fieramosca, il 20 aprile, per la giornata di orientamento ‘ApriLeFacoltà’.
Una lezione di Marketing e comunicazione del prof. Enrico Bonetti, docente di Marketing, ha introdotto il Corso triennale in Economia aziendale.  Bonetti, con l’uso di slide ed esempi pratici, ha fatto in modo che il grado di interesse della platea restasse a livelli medio-alti per tutta la durata del suo intervento. “Come distinguiamo una buona pubblicità da una cattiva? Secondo voi, a cosa serve una campagna pubblicitaria?”. Gli esempi della campagna di comunicazione adottata dalla ‘Perugina’ (con l’uso del tubo ideato al posto dell’usuale scatola per cioccolatini) e della catena di ipermercati ‘Lidl’ hanno fatto risvegliare la curiosità anche in quella parte, seppur minima, di coloro che partecipano a queste giornate di orientamento trascinati dalle attività della classe. Il prof. Mario Valenzano, docente di Diritto tributario, nell’introdurre il Corso di laurea triennale in Economia e legislazione d’impresa ha spiegato il significato della professione di commercialista sottolineandone le peculiarità. Spesso gli studenti, condizionati da passaparola non veritieri, non comprendono in pieno il ruolo di un libero professionista quale il commercialista che presta servizi alle aziende dall’esterno. “Il Corso di Laurea in Economia e legislazione d’impresa avvia alla libera professione di commercialista, consulente d’azienda, etc. Queste sono figure che curano essenzialmente la politica fiscale dell’impresa – dice Valenzano – Secondo voi, perché le aziende italiane si trasferiscono in Polonia?…”. Si fa cenno anche alle difficoltà a ritagliarsi uno spazio nella professione che assicuri di poter vivere di questo lavoro. Ma –conclude il professore- “non lasciatevi spaventare dal mercato del lavoro. Bisogna, innanzitutto, essere bravi nella specializzazione che scegliete”. 
La prof.ssa Mussolino conclude questa carrellata sui Corsi di laurea soffermandosi su Economia e commercio, sempre con lo sguardo rivolto verso l’attualità. “Si parla di aumento del prezzo del petrolio – dice la professoressa – ma quali sono le conseguenze sulle famiglie, sulle imprese e sui singoli?”. E ancora “Cos’è cambiato dopo l’entrata nell’euro?”. Un accenno anche al corso di laurea triennale in Scienze del turismo, interfacoltà con Lettere, per il quale si registrano un aumento di iscritti ogni anno. “In Italia – dice il prof. Valenzano – abbiamo molti più musei e opere d’arte che in tanti altri Paesi d’Europa, ma non c’è un ciclo economico che parta da questa risorsa…”.
Una carrellata utile a spiegare alle future matricole cosa vuol dire studiare ad Economia. “Bisogna che i ragazzi abbiano chiari gli sbocchi occupazionali – ci dice il prof. Bonetti – Con la riforma, sono obbligati ad anticipare le loro scelte in quanto, dopo i primi tre anni, devono già indirizzarsi verso un percorso di studi più specialistico. Devono, quindi, poter usufruire di informazioni selezionate, per avere le idee chiare”. Ma perché dovrebbero scegliere di studiare Economia alla Sun? “Prima di tutto, perchè la Sun è un ateneo giovane, con docenti altrettanto giovani con i quali, anche grazie al numero ridimensionato di iscritti, si riesce ad avere un rapporto diretto. Tutti noi abbiamo un indirizzo e-mail che controlliamo quotidianamente (io, personalmente, rispondo anche alle richieste o domande più banali), e poi è una Facoltà con elevate professionalità. Vorrei sottolineare, in ultimo, che la Sun è al sesto posto in una classifica a livello nazionale che prende in analisi il numero dei laureati occupati. Voglio dire: se i laureati della Sun trovano presto lavoro, ci sarà pure un buon motivo! Io stesso porto avanti una serie di collegamenti con le aziende e, periodicamente, se mi chiedono qualche bravo laureato, sono pronto a proporlo…”. Ma qual è il primo passo del tanto osannato passaggio tra scuola e università? “Il primo passo è un cambiamento del metodo di studi. Se vogliono trovarsi bene, devono smettere di imparare a memoria perché lo studio universitario è fatto di comprensione e analisi. Anche il Diritto, una materia che tutti sono convinti vada studiata a memoria, va invece interpretata!”. 
A questo punto, vediamo cosa pensano i diplomandi dell’incontro. “E’ stata una iniziativa positiva – dicono Francesco Barbato e Davide Ballaccio, al quinto anno del liceo scientifico ‘Miranda’ di Frattamaggiore – ci è piaciuta molto la lezione di Marketing, perché abbiamo capito che si studiano argomenti legati alla realtà”. D’accordo i suoi compagni. “Mi sembra che questa sia una facoltà molto indirizzata al mondo del lavoro – dicono soddisfatti Giuseppe e Katia, sempre del ‘Miranda’ – ci hanno forniti le informazioni che ci aspettavamo e sono stati molto più dettagliati di altre Facoltà, come Ingegneria”. Maria e Stefano si aspettavano: “una visita guidata alla struttura – ci dicono – magari nelle aule o in qualche laboratorio di informatica”.  In linea di massima sono tutti contenti delle ore trascorse in giro tra le mura accademiche, compresa la prof.ssa Maria Buonomo che li ha accompagnati. “Quando i ragazzi entrano nelle Facoltà, si sentono più sicuri – spiega la docente–Hanno bisogno di vedere per comprendere come sarà la vita da studenti universitari”.
Maddalena Esposito
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