Eletta la Giunta, il Dipartimento fa ripartire le attività culturali

Martedì 19 febbraio è stata eletta la Giunta del Dipartimento di Giurisprudenza coordinata dal Direttore Lucio De Giovanni, presentata, poi, ufficialmente, lunedì 25 febbraio, in Consiglio. La Giunta è composta da 4 professori ordinari, 4 docenti associati e 4 ricercatori. I nomi: per gli ordinari i professori Vincenzo Cocozza (11 voti), Settimio Di Salvo (10 voti), Sergio Moccia (9 voti), Francesco Santoni (9 voti); per gli associati i professori Salvatore Boccagna (6 voti), Fulvio Maria Palombino (5 voti), Cristina Vano (4 voti), Giovanna De Minico (4 voti); per i ricercatori i dottori Roberta Alfano, Silvia Tuccillo, Carlo Nitsch, Anna Scotti. “Con l’elezione e la composizione della Giunta – spiega il prof. De Giovanni – il Consiglio di Dipartimento è stato completato. Dal punto di vista didattico-amministrativo dobbiamo ancora eleggere la Commissione Didattica. Quest’ultima ha funzioni di estrema importanza, non possiamo procrastinare oltre le elezioni dei suoi componenti. Nel mese di marzo stabiliremo una scadenza, entro la quale intervenire”. Un periodo denso di lavoro, infatti il Consiglio di Dipartimento ha ormai cadenza quasi settimanale. “Nella prossima seduta vorrei centrare l’attenzione sulle iniziative culturali. Vorrei ripartire da lì, ascoltando le proposte dei miei colleghi. I progetti hanno subìto un rallentamento in questo periodo di transizione, è giusto si riparta”. In previsione nuovi incontri dell’iniziativa “Conversando con…”, l’appuntamento che ormai da qualche anno fa incontrare gli studenti di Giurisprudenza con noti scrittori. “È in programma un calendario, a cadenza mensile, con nuovi incontri, nuovi temi e nuovi scrittori. In questo modo, possiamo offrire ai ragazzi un panorama diverso del mondo giuridico”. Atteso lunedì 25 marzo (ora e aula da stabilirsi) Nino Daniele, autore, con Antonio di Florio e Tano Grasso, del libro ‘La camorra e l’antiracket’. “Gli studenti potranno così analizzare il mondo dell’illegalità, attraverso gli occhi e le parole di un non giurista, sperimentando le diverse sfaccettature del diritto”, conclude il prof. De Giovanni.
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