ECONOMIA
Clelia Mazzoni
Clelia Mazzoni
Un primus inter pares: per la prof.ssa Clelia Mazzoni, il nuovo Rettore, nella sua funzione guida, dovrà lavorare a stretto contatto con tutti gli organi collegiali. “Viviamo una realtà molto complessa rispetto al passato – dice la docente – con 19 Dipartimenti da gestire, non è facile ascoltare le esigenze di tutti. Per questo mi auguro che il nuovo Rettore sia attento nell’ascolto e che collabori, non solo con noi professori, ma con tutti gli organi atti ad espletare le funzioni didattiche ed amministrative”. Inoltre: “Mi piacerebbe che si enfatizzasse maggiormente la funzione sociale che ha l’Ateneo sul territorio. La nostra Università si estende su due parti territoriali molto diverse fra loro, l’area del napoletano e quella del casertano, quest’ultima sicuramente più difficile da gestire. Lavorare però su campi così diversi dovrebbe essere stimolante”. In quest’ottica: “Occorre incrementare un dialogo fra Università e ambiente circostante al fine di delineare e sottolineare l’influenza ed il ruolo che ha la nostra Istituzione sullo sviluppo dell’intero territorio”. Il Dipartimento ha espresso parere favorevole per la candidatura del prof. Mario Mustilli, ProRettore con delega all’Economia. “Nell’ultimo Consiglio di Dipartimento, l’Assemblea mi ha invitato a chiedere al prof. Mustilli di dare visione del suo programma, al fine di sostenere una sua probabile candidatura”. Detto-fatto: “Il nostro Dipartimento, alle prossime elezioni, sosterrà il prof. Mustilli in toto. Riteniamo che sia una persona capace, che sappia cosa occorre fare nel nostro Ateneo, data la sua grande esperienza pregressa”. Anche perché: “Per continuare l’opera del Rettore Rossi, bisogna conoscere pienamente il processo di modernizzazione da lui avviato. Il prof. Rossi ha messo in moto la Riforma Gelmini, il futuro Rettore dovrà razionalizzare l’offerta didattica del nostro Ateneo in una visione più generalista, che lavori su piani diversi”. Non sarà facile portare a termine il lavoro, per questo tipo di cose: “occorre una ‘praticità’ acquisita sul campo, che solo chi è dentro ad alcuni meccanismi può comprendere”. In primis: “Credo che 19 Dipartimenti siano probabilmente troppi e dispersivi. Alcune realtà sono veramente piccole e potrebbero essere accorpate. Delineare maggiormente l’offerta didattica dovrà essere una delle priorità del nuovo mandato”.