Ancora incerta la data delle elezioni per il rinnovo del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari (Cnsu) che sembrava essere ormai stata definita per il 16 e 17 maggio. La proposta di uno slittamento della consultazione al 2008 è, intanto, prevista nel maxi emendamento milleproroghe ancora in discussione in parlamento. Gli uffici elettorali degli atenei italiani sono, dunque, ancora in attesa che questo emendamento venga approvato per stabilire con certezza la data delle prossime elezioni. “Se l’emendamento non verrà approvato, saranno confermate le date del 16 e 17 maggio e nelle stesse giornate si terranno anche le elezioni per il Consiglio degli Studenti d’Ateneo. Se, invece, verrà approvato e le elezioni nazionali slitteranno al 2008 ci muoveremo per indire subito le elezioni della Federico II”, dichiara il dott.Mario De Cato, responsabile dell’Ufficio elettorale.
Anche se ancora ‘in forse’, l’emendamento al decreto milleproroghe ha alzato già un polverone tra gli studenti e sono discordanti le informazioni e le opinioni tra i vari schieramenti. A porsi con decisione contro il rinvio al 2008 sono gli studenti dell’Udu che in un comunicato stampa affermano: “Il massimo organo di rappresentanza degli studenti universitari presso il Ministero è stato eletto nel 2004 e sarebbe dovuto restare in carica 2 anni. Se ne vuole prolungare invece il mandato fino alla primavera del 2008. Già il Ministro Moratti lo aveva prolungato, motivando la scelta con la necessità di riformare l’organo e trovare nuovi strumenti per la rappresentanza degli studenti a livello nazionale. Motivazioni rimaste solo nel campo delle intenzioni”. Sembra invece un’ottima opportunità per Confederazione che punta a modificare proprio le modalità di voto e la distribuzione dei seggi fra nord e sud. “C’è necessità di una revisione del sistema elettorale – spiega Rosario Pugliese, senatore accademico alla Federico II- perchè ci sono forti scompensi tra meridione e settentrione. Infatti ai 14 seggi del nord Italia corrispondono solo 7 seggi per il centro e 7 per il sud e le isole, a questa sproporzione va aggiunto il fatto che la popolazione universitaria è più numerosa e più attiva al sud. Chiediamo una distinzione su base regionale per garantire una migliore distribuzione dei voti”. Ad aprile è previsto a Roma anche un Consiglio Nazionale dei rappresentanti degli studenti dal quale dovrebbero uscire in maniera programmatica queste proposte di modifica. “Il rinvio delle elezioni al 2008- conferma Gennaro Ceparano di Confederazione, membro del Cnsu – può essere un’opportunità per mettere in atto queste modifiche, di cui abbiamo anche discusso con il Ministro, ed arrivare alle prossime elezioni con un organo più rappresentativo”. Ma la replica arriva proprio dal responsabile nazionale comunicazione dell’Udu, Valerio Angelini: “ci risulta incomprensibile come si possa arrivare a raddoppiare la durata in carica di un organo che deve rappresentare gli studenti universitari, categoria per sua stessa natura molto mutevole, che necessita quindi di una rappresentanza periodicamente rinnovata”.
Anche se ancora ‘in forse’, l’emendamento al decreto milleproroghe ha alzato già un polverone tra gli studenti e sono discordanti le informazioni e le opinioni tra i vari schieramenti. A porsi con decisione contro il rinvio al 2008 sono gli studenti dell’Udu che in un comunicato stampa affermano: “Il massimo organo di rappresentanza degli studenti universitari presso il Ministero è stato eletto nel 2004 e sarebbe dovuto restare in carica 2 anni. Se ne vuole prolungare invece il mandato fino alla primavera del 2008. Già il Ministro Moratti lo aveva prolungato, motivando la scelta con la necessità di riformare l’organo e trovare nuovi strumenti per la rappresentanza degli studenti a livello nazionale. Motivazioni rimaste solo nel campo delle intenzioni”. Sembra invece un’ottima opportunità per Confederazione che punta a modificare proprio le modalità di voto e la distribuzione dei seggi fra nord e sud. “C’è necessità di una revisione del sistema elettorale – spiega Rosario Pugliese, senatore accademico alla Federico II- perchè ci sono forti scompensi tra meridione e settentrione. Infatti ai 14 seggi del nord Italia corrispondono solo 7 seggi per il centro e 7 per il sud e le isole, a questa sproporzione va aggiunto il fatto che la popolazione universitaria è più numerosa e più attiva al sud. Chiediamo una distinzione su base regionale per garantire una migliore distribuzione dei voti”. Ad aprile è previsto a Roma anche un Consiglio Nazionale dei rappresentanti degli studenti dal quale dovrebbero uscire in maniera programmatica queste proposte di modifica. “Il rinvio delle elezioni al 2008- conferma Gennaro Ceparano di Confederazione, membro del Cnsu – può essere un’opportunità per mettere in atto queste modifiche, di cui abbiamo anche discusso con il Ministro, ed arrivare alle prossime elezioni con un organo più rappresentativo”. Ma la replica arriva proprio dal responsabile nazionale comunicazione dell’Udu, Valerio Angelini: “ci risulta incomprensibile come si possa arrivare a raddoppiare la durata in carica di un organo che deve rappresentare gli studenti universitari, categoria per sua stessa natura molto mutevole, che necessita quindi di una rappresentanza periodicamente rinnovata”.