Elezioni studenti, en-plein per la lista Parthenope Unita

È asso piglia tutto per Parthenope Unita alle elezioni studentesche del 12 e 13 aprile. L’en plein è in Senato Accademico, Consiglio di Amministrazione, Nucleo di Valutazione, Comitato per lo Sport e Consiglio degli Studenti. Si accaparra la grande maggioranza dei seggi anche nei Consigli di Dipartimento e di Corso di Studio. Si attendono ora le proclamazioni ufficiali che confermeranno l’entrata in carico dei nuovi rappresentanti prevista, come da bando, dal 1° novembre o con decorrenza immediata laddove risultino rappresentanze studentesche vacanti.
9.800 gli aventi diritto al voto, circa 2.750 gli studenti andati, virtualmente, alle urne. “Siamo molto orgogliosi del risultato ottenuto. In questo momento i numeri ci legittimano e ciò significa che gli studenti hanno apprezzato il lavoro svolto finora”, dice Manuel Melandri, Presidente dell’associazione Parthenope Unita e unico candidato, vincente, sul seggio del Dipartimento di Ingegneria al Consiglio degli Studenti. In particolare “l’indice principale della nostra forza elettorale si è attestato sugli organi di governance. Abbiamo chiuso con 2438 voti in CdA, per cui eravamo gli unici a concorrere, e 2101 in Senato Accademico”. Sono tante “le sfide che ci attendono e che il nostro programma elettorale evidenzia – prosegue – In particolare, vogliamo accompagnare gli studenti nel graduale ritorno alla normalità o, per meglio dire, alla presenza. I nostri colleghi ci chiedono di essere parte integrante di questo processo, il che vuol dire anche vigilare sugli aspetti più importanti quali didattica, esami, tirocini e tutto quanto connesso”.
Senato Accademico
Vincono in Senato Accademico Domenico Visone e Vittorio Terreo e, per la categoria dottorandi, Ludovica Evangelista. Domenico, studente di Amministrazione, Finanza e Consulenza Aziendale, è stato appoggiato da tutti i Dipartimenti della Scuola di Economia e Giurisprudenza: “Mi considero un figlio di tutti i Dipartimenti che rappresento e delle proposte che da loro arriveranno”. Il suo programma elettorale prende le mosse proprio da questa affermazione: “Stiamo vivendo un periodo atipico. In questo momento non avrebbe senso proporre, ad esempio, l’apertura di una nuova biblioteca, visto che non possiamo raggiungere le nostre sedi. Dobbiamo piuttosto impegnarci nel tutelare il diritto allo studio, cercando di mantenere il giusto equilibrio tra dad e didattica in presenza”. Forzare un pieno ritorno in sede “potrebbe essere svantaggioso e penalizzante per alcuni studenti, soprattutto quando si parla di esami. Non dimentichiamo che la rete e le tecnologie ci hanno consentito di continuare la nostra formazione ed evitare danni irreversibili”. Quanto all’esempio della biblioteca “non era casuale. Era una proposta che avevo lanciato in precedenza e che aveva trovato un grande consenso tra i professori”. A Monte di Dio “abbiamo il bar, la mensa, le aule studio, ma ci manca una vera biblioteca. Oltre ad essere uno spazio di aggregazione, darebbe la giusta collocazione ad una serie di bellissimi manuali, che fanno capo ai primi Codici marittimi, e a cui al momento non possiamo accedere”. Fa capo alla Scuola Interdipartimentale delle Scienze, dell’Ingegneria e della Salute Vittorio, studente Magistrale di Ingegneria Gestionale. All’ordine del giorno, nella sua agenda dei work in progress, “c’è lo sblocco di alcuni progetti approvati prima della pandemia. Mi riferisco in particolare ai corsi SAP e CISCO, due programmi molto impiegati in ambito ingegneristico e non solo. Si tratta di corsi di formazione, gratuiti per gli studenti, impartiti da professionisti esterni all’università”. Altro punto che gli sta a cuore “è l’implementazione dell’offerta formativa. Non mi riferisco ai Corsi di studio bensì ad attività pratiche e tecniche che implementino quelle skills tipicamente richieste dal mondo del lavoro. Di Dipartimento in Dipartimento, chiederemo agli studenti a cosa, in particolare, sono interessati e quali integrazioni ai programmi teorici desiderino”. Resta alta “l’attenzione alle tasse. Vedremo se ci sarà la possibilità di garantire agevolazioni anche a chi ha un Isee superiore ai 20mila euro, soglia sotto la quale parte la no tax area”. Altra proposta in atto “è un parcheggio convenzionato, per auto, moto e bici, al Centro Direzionale. Ma questo dipenderà anche dalla disponibilità del Comune di Napoli”.
Consiglio di Amministrazione
Conquistano il seggio in Consiglio di Amministrazione, candidati unici, Thomas Fusco e Giuseppe Franco. Eletto anche al Comitato per lo Sport Universitario e al Consiglio del Dipartimento di Scienze Motorie e del Benessere, Thomas si dice particolarmente soddisfatto: “È la prima volta che Scienze Motorie arriva in CdA, oltretutto con un numero di voti record per un candidato in tale organo. Il mio è stato anche il Dipartimento con il numero di studenti votanti più alto”. L’attenzione di Thomas si concentra sul post-pandemia: “Chiederemo che la modalità blended resti, almeno in determinati contesti. Naturalmente non vogliamo diventare un Ateneo telematico, ma dobbiamo adattarci ai tempi e progredire. Abbiamo tanti studenti lavoratori o fuori sede che ne beneficerebbero. E non è solo questione di avere la lezione registrata, la pandemia e le tecnologie ci hanno mostrato come sia possibile un’interazione anche a distanza”. La Parthenope del futuro: “la vedo con un’offerta formativa più ampia, con più convenzioni con enti esterni. Nelle statistiche in cui sono valutati i vari Atenei siamo ancora troppo bassi, e il gap con il nord e il resto dell’Europa è evidente. Sarebbe opportuno, inoltre, un potenziamento dell’Erasmus perché dalla Parthenope partono pochi studenti. Tornando al Dipartimento di Scienze Motorie e del Benessere, ad esempio, posso dire che abbiamo un numero di mete tra cui scegliere davvero ristretto”. “Queste elezioni sono state caratterizzate da una notevole affluenza, superiore a quelle che si sono svolte in presenza – fa notare Giuseppe – La modalità telematica ha portato al voto persone che, normalmente, non sarebbero venute in presenza. Resta, però, preferibile l’emozione e il contatto umano che si hanno all’interno di un seggio fisico”. Parthenope Unita “è praticamente in ogni organo. Come associazione intendiamo continuare un discorso che avevamo già intrapreso in precedenza, portando a termine gli obiettivi non ancora chiusi”. In questi giorni “abbiamo ottenuto un ulteriore appello a maggio per studenti in debito di un esame che intendano laurearsi a giugno. Per il momento, questa opportunità varrà solo per l’anno in corso. Vedremo se sarà possibile mantenerla anche per gli anni futuri. Chiederemo, poi, che vengano rivisti i criteri di valutazione nelle selezioni per il part-time, in modo da avere una ripartizione di collaboratori più equa tra i Dipartimenti”. E ancora: “vorremmo introdurre borse di studio incentrate sul merito e non necessariamente legate all’Isee. Pensiamo ad uno spostamento di risorse da attività che, in questo momento, non potrebbero comunque essere realizzate”.
Altri organi
La possibilità di mantenere in vigore la modalità blended anche nel post Covid è sostenuta dai vari rappresentanti, tra cui Enrico Mappa, studente al terzo anno di Economia Aziendale, eletto tra i rappresentanti del Consiglio del Dipartimento di Studi Aziendali e Quantitativi. “Sarà un modo per implementare la partecipazione attiva dei ragazzi e un’opportunità in più per gli studenti con disabilità. La digitalizzazione sta interessando profondamente gli enti pubblici e sarà uno dei temi all’ordine del giorno nel post-Covid”. Bisogna incentivare la frequentazione attiva e partecipativa “degli studenti all’università. È auspicabile, quindi, un incremento di tutti quei progetti e quelle attività che creano coesione e che favoriscono una sinergia tra teoria e pratica. Posso fare l’esempio del Contamination Lab incentrato sull’integrazione tra studenti con background diversi e sull’interazione con le imprese”. Il team di Enrico ha ottenuto un importante riconoscimento: “Il nostro progetto è stato premiato con la prima posizione che abbiamo condiviso, a parità di merito, con altri tre team. Sottolineo poi un’altra attività interessante, il corso di Digital HR Management, coordinato dalla professoressa Buonocore”. Enrico fa parte anche di Starting Finance Club Parthenope “e di recente mi sono avvicinato a Culturit Napoli – Culturit è un network composto da studenti e professori che ha come obiettivo il rilancio del Paese attraverso progetti che coinvolgono aziende e pubbliche amministrazioni – L’università non deve essere solo un certificato con un 110 e lode. Deve darci la possibilità di crescere, interagire con altre persone e formarci a 360 gradi”. Eletta in Consiglio degli Studenti e nel Consiglio dei Corsi di Studio di Scienze Biologiche e Biologia per la Sostenibilità, Ludovica Martinisi, all’interno di Parthenope Unita, è la delegata alle Pari Opportunità: “Il diritto allo studio riguarda tutti. Ecco perché la nostra associazione tiene molto alla possibilità di implementare la didattica blended ad emergenza finita. Sto cercando di portare all’attenzione anche i problemi dei ragazzi dislessici e discalculici che, per legge, hanno diritto ad alcune agevolazioni. Ad oggi, però, ci sono ancora docenti che non ne hanno conoscenza”. Quanto al corso di Scienze Biologiche, “funziona molto bene. Sicuramente adesso dovremo concentrarci sulla nuova Magistrale anche per sollevare l’interesse in merito alle tematiche, fondamentali, di cui si occupa”.
Carol Simeoli

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