Entro fine mese sarà riparata la caldaia

“Alcuni dei problemi stanno per essere risolti”, annuncia il Presidente del Consiglio di Corso di Studio in Scienze Biologiche Paolo Caputo. “All’inizio dell’anno si è rotta la caldaia al di là delle possibilità economiche di immediata riparazione. Spesso accade quando resta inutilizzata nel periodo estivo. Di conseguenza, è iniziata una gara d’appalto per la riparazione, che si è conclusa poco prima di Natale”. Il docente fa una valutazione approssimativa sui tempi di risoluzione del problema: “nella migliore delle ipotesi, ovvero nel caso in cui non sorgano imprevisti relativi ad eventuali ricorsi successivi all’assegnazione dell’appalto, la riparazione dovrebbe concludersi entro la fine del mese di febbraio. Al momento, l’unica cosa che posso fare è informarmi sulla tempistica”. 
Anche il problema dei bagni è in via di risoluzione: “ho chiamato l’ufficio tecnico par fare presente le difficoltà degli studenti. Se ne occuperà presto”.
Per operare sulle strutture è necessario che si sblocchino i fondi. “Il Consiglio di Amministrazione deve dare la disponibilità di fondi, al momento bloccati da problemi burocratici, a causa del passaggio ad una forma diversa di bilancio dovuta all’istituzione dei Dipartimenti. Prima di allora non si può operare concretamente”. La difficoltà d’azione è legata anche al fatto che “il mio potere di spesa è correlato alle necessità didattiche. Opero su strutture e con mezzi non miei. Non dovrei occuparmi dell’acquisto di audiovisivi, perché questo è compito della Presidenza di Facoltà, che ora non esiste più”. In questo difficile momento di transizione il docente si fa carico della problematica. “Ho già acquistato otto computer che presto saranno messi a disposizione degli studenti e ho disposto l’acquisto di proiettori e microfoni”. Nel frattempo invita i ragazzi ad un corretto utilizzo dei mezzi a disposizione: “Nelle aule del primo piano di via Mezzocannone 16 (CO1 e CO2) gli studenti hanno divelto la prima fila di poltrone perché abituati a sedersi sullo schienale. Quindi è giusto recriminare diritti, ma invito alla cura della cosa comune”.
Discorso a parte merita l’allagamento dell’aula Lo Russo, avvenuto l’anno scorso. “Il problema riguardava principalmente l’aula T3 del terzo piano, sopra la Lo Russo. La pioggia incessante per un lungo periodo ha provocato infiltrazioni nella pedana della T3, che hanno generato l’allagamento dell’aula sottostante. È stato un episodio sporadico, che non si ripeterà facilmente”.
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