Il terzo piano di Porta di Massa, ex Dipartimento di Filologia Moderna, il 2 febbraio è letteralmente invaso da studenti intenti nella ripetizione fino all’ultimo secondo, prima di entrare nello studio del docente che dovrà esaminarli. L’ansia da prestazione si respira a pieni polmoni in attesa di sostenere gli esami più rappresentativi del Corso di Laurea in Lettere Moderne: Letteratura e Filologia Italiana. “Siamo del secondo anno e dobbiamo sostenere l’esame con la prof.ssa Mauriello o con il prof. Palumbo. Portiamo un programma di Letteratura Italiana che va dal 1500 al 1800. Ci spaventano un po’ gli autori minori quali: Bembo, Castiglione, Ruzante. Magari ci chiedessero D’Annunzio, Pascoli e Manzoni”, confessa Maria. I prenotati sono più di quaranta, c’è chi esprime delle preferenze: “vorrei sostenerlo con il prof. Palumbo, mi piace molto come spiega: è schematico e ti fa capire a fondo la materia. Entrambi sono severi, esigenti e tirati con i voti, difficilmente danno più di 24. Pretendono certo conoscenza dei classici e parafrasi, ma anche date di nascita degli autori”, aggiunge Michela. Alla domanda “cosa vorresti che ti chiedessero?” Giovanni Orneto, al primo anno, in procinto di sostenere il primo modulo di Letteratura, risponde: “Machiavelli e Ariosto, possibilmente Tasso no. È un esame non difficile contenutisticamente, ma corposo, che la prof.ssa Mauriello ha spiegato molto bene. Si vede che la materia le piace”. Ermanno Pace invece vorrebbe gli chiedessero Dante: “amo tutto del grande poeta. Per quest’esame non portiamo la Commedia però. È il primo in assoluto per me, andrà bene qualsiasi voto, purché sia decente”.
Materia mai affrontata prima, la Filologia con il prof. Andrea Mazzucchi riscuote grande successo: “abbiamo seguito un monografico di filologia fino al 1400, maggiormente incentrato sulla Divina Commedia. Mi è piaciuto molto. Il professore ha parlato di codicologia, impaginazione e commenti alla Commedia”, spiega Maria De Cristofaro. “La cosa più bella è stata vedere i manoscritti sulle slide proiettate a lezione. Il docente, preparatissimo, ci ha insegnato la parte tecnica di ricostruzione degli stessi. Le lezioni con il proiettore permettono un contatto visivo che ti induce a non dimenticare”, continua Luisa. “Abbiamo curato anche l’aspetto paleografico attraverso l’integrazione delle lezioni con seminari tenuti dai ricercatori del Dipartimento. Magari tutti i professori fossero così disponibili e attenti! Le domande più frequenti oggi sono state: tradizione quiescente e attiva e archetipo di Lachmann”, conclude Maria.
Materia mai affrontata prima, la Filologia con il prof. Andrea Mazzucchi riscuote grande successo: “abbiamo seguito un monografico di filologia fino al 1400, maggiormente incentrato sulla Divina Commedia. Mi è piaciuto molto. Il professore ha parlato di codicologia, impaginazione e commenti alla Commedia”, spiega Maria De Cristofaro. “La cosa più bella è stata vedere i manoscritti sulle slide proiettate a lezione. Il docente, preparatissimo, ci ha insegnato la parte tecnica di ricostruzione degli stessi. Le lezioni con il proiettore permettono un contatto visivo che ti induce a non dimenticare”, continua Luisa. “Abbiamo curato anche l’aspetto paleografico attraverso l’integrazione delle lezioni con seminari tenuti dai ricercatori del Dipartimento. Magari tutti i professori fossero così disponibili e attenti! Le domande più frequenti oggi sono state: tradizione quiescente e attiva e archetipo di Lachmann”, conclude Maria.