Estenuanti i ritmi di studio

L’interesse dei ragazzi per l’offerta formativa della Facoltà di Ingegneria, incoraggiato dalla buona spendibilità del titolo che resiste nonostante le difficoltà del momento, non sembra conoscere crisi. Dal pubblico al privato, gli ingegneri trovano spazio presso un’ampia gamma di settori occupando, spesso, non solo ruoli tecnici, ma anche gestionali e organizzativi: industria di ogni genere, ricerca, impresa, pubbliche amministrazioni, settore finanziario. Una laurea nel settore, dà accesso a svariati orizzonti e quasi sempre interessanti, sebbene, rispetto al passato, si debba lottare di più per trovare il lavoro a cui si aspira. Vocazione principale di questi studi, l’applicazione delle leggi che consente di tradurre i fenomeni in oggetti concreti, attraverso la progettazione, realizzazione e trasformazione di impianti, manufatti, sistemi e reti informatiche, opere edilizie ed infrastrutture di varia natura. Per questo, la formazione scientifica di base deve necessariamente essere integrata da altre discipline legate alle costruzioni, le tecniche progettuali e l’impiantistica che, sebbene arricchiscano e rendano estremamente interessante il percorso culturale, appesantiscono notevolmente il carico e comprimono enormemente i tempi. Attualmente, fra gli studenti del ramo scientifico-tecnologico, quelli di Ingegneria sono gli unici ad affrontare, nel primo anno, l’intero corpus delle materie fondamentali che abbraccia l’Analisi Matematica, la Fisica, la Chimica, l’Informatica, l’Algebra. L’enorme numero di iscritti e le necessità didattiche comportano un ritmo di lavoro estenuante: lezioni fino alle sette di sera in aule, almeno all’inizio di ogni semestre, sovraffollate e, spesso, spostandosi nell’arco della settimana fra almeno due delle quattro sedi di riferimento: Monte Sant’Angelo, gli edifici storici di Piazzale Tecchio e Via Claudio e il più recente complesso di Via Nuova Agnano. Chi riesce e superare i primi anni scopre una Facoltà di notevole attrattività che sa essere propositiva nei confronti dei ragazzi, coinvolgendoli in innovative dinamiche di educazione ed in concorsi e confronti internazionali.
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