Eugenio Bennato incontra gli studenti della Sun, nell’ambito del ciclo di incontri SunCreaCultura, lo scorso 5 febbraio nella Sala Conferenze dell’Ateneo, a Napoli. Un’occasione per raccontare il significato della nuova produzione del Teatro San Carlo ‘L’amore muove la luna’. “Da sei anni, ormai, la Seconda Università organizza questo tipo di incontri con personaggi importanti della cultura in senso lato, – ha detto il Rettore prof. Francesco Rossi, in apertura della giornata – solitamente presentiamo prima la storia dei nostri ospiti, ma con Bennato non ce n’è bisogno. È uno tra i più apprezzati cantautori, ha sempre abbinato la musica alla cultura ed al suo amore per questa città”. Poi, rivolto ai ragazzi presenti in aula, ha detto: “L’Università, oggi, non è quella di una volta, vuole essere legata al territorio ed ai giovani. Questo è il periodo più bello della vostra vita, quindi cercate di vivere il mondo universitario nel modo più completo possibile, con un’ampia partecipazione anche alle attività extra-curriculari e di interazione con gli altri”. La parola è, poi, passata al cantautore napoletano. “Per me questo luogo è significativo, questa strada di Napoli mi ricorda quando frequentavo il liceo Vittorio Emanuele – ha detto – Negli anni, ho sempre vissuto la mia napoletanità come un privilegio, cogliendo quella che è la storia forte di questa città”. Dal 7 febbraio, presenta un lavoro nuovo che è una riflessione sui temi dell’ambiente e dell’ecologia, con musiche e testi scritti appositamente per il pubblico del San Carlo. “Oltre che al confronto, queste occasioni creano circostanze utili alla diffusione della cultura – è intervenuto Christian Iorio del San Carlo – Venire a teatro è già un’esperienza importante, ma vedere ‘L’amore muove la luna’ significa respirare a pieni polmoni, perché è un’opera musicale che si fonda sul concetto dell’amore come forza ma anche un racconto dell’uomo quale essere nel tempo, una storia universale. E dobbiamo dire che, anche nel processo contemporaneo di globalizzazione, la musica di Bennato ci ha sempre ricordato quali sono le nostre radici”. Il San Carlo collabora anche con Legambiente. “I costumi sono realizzati con materiale riciclato – ha detto Carmine Maturo di Legambiente – e Bennato è stato anche testimonial di una nostra campagna per la bellezza”. Presente all’incontro la voce solista dell’opera: la giovane cantante egiziana Fatma Said. “Mi ha colpito molto l’amore per la sua città d’origine: Il Cairo”, ha detto Bennato prima di passarle la parola. “Sono nata e vissuta in Egitto fino a quattro anni fa, ora studio canto a Berlino, sono un soprano – ha raccontato Fatma – Per me quest’opera ha due importanti significati: prima di tutto si tratta di musica, e quest’ultima riesce a smuovere paesi e nazioni, e, poi, ho l’opportunità di cantare in arabo e raccontare ciò che succede nel mio Paese”. Si è, quindi, soffermata sugli eventi di natura politica che hanno interessato l’Egitto da circa un anno. “Le persone sono scese in piazza per esprimersi contro il regime e riconquistare la propria dignità, perché amano le città in cui vivono. La vera rivoluzione è partita dagli studenti i quali sono riusciti a sfuggire alla repressione, comunicando tramite i social network. Il regime non avrebbe mai creduto che proprio dai ragazzi potesse venire tanta forza”.
Al termine del dibattito, Bennato si è esibito con un brano dedicato ad una giovane ragazza araba vittima della repressione, mentre la pizzica di Sonia Totaro, vocalist e ballerina che collabora con il cantautore da diversi anni, ha scaldato l’atmosfera.
Limitata la presenza degli studenti, probabilmente impegnati, in questo periodo, con gli esami. “È stata una bella iniziativa anche se mi aspettavo che si parlasse di più dei giovani e dell’ambiente”, ha detto Maria, laureanda in Farmacia. “Per capire meglio l’opera, dovremmo solo andare a teatro – è intervenuta Pina, studentessa 22enne – personalmente, ho saputo dell’incontro solo stamattina”. Folto il gruppo delle studentesse di Logopedia che dalla partecipazione alla giornata acquisiscono qualche credito formativo. “È importante essere presenti ad eventi del genere, aiutano a sentirti anche parte dell’Ateneo”, hanno detto.
Maddalena Esposito
Al termine del dibattito, Bennato si è esibito con un brano dedicato ad una giovane ragazza araba vittima della repressione, mentre la pizzica di Sonia Totaro, vocalist e ballerina che collabora con il cantautore da diversi anni, ha scaldato l’atmosfera.
Limitata la presenza degli studenti, probabilmente impegnati, in questo periodo, con gli esami. “È stata una bella iniziativa anche se mi aspettavo che si parlasse di più dei giovani e dell’ambiente”, ha detto Maria, laureanda in Farmacia. “Per capire meglio l’opera, dovremmo solo andare a teatro – è intervenuta Pina, studentessa 22enne – personalmente, ho saputo dell’incontro solo stamattina”. Folto il gruppo delle studentesse di Logopedia che dalla partecipazione alla giornata acquisiscono qualche credito formativo. “È importante essere presenti ad eventi del genere, aiutano a sentirti anche parte dell’Ateneo”, hanno detto.
Maddalena Esposito