Farmacia: esami a novembre, l’appello in più piace agli studenti

Prima decade di novembre interamente dedicata agli esami al Dipartimento di Farmacia, con relativa sospensione delle lezioni. Un’occasione ghiotta concessa, da quest’anno, a tutti gli studenti, eccetto le matricole. Il 12 novembre ha portato a casa un 30 in Tecnologia e Legislazione farmaceutiche 2 Chiara, studentessa del quinto anno di Farmacia: “adesso mi manca un ultimo esame alla Laurea, Tossicologia dei farmaci. È stato un aiuto poterne sostenere uno a novembre”. Ha affrontato uno scritto, con sessanta domande a risposta multipla, e un orale: “l’ho preparato studiando dai materiali utilizzati a lezione e dagli appunti. È importante seguire il corso, il prof. Barbato ci tiene tantissimo. Credo sia anche importante sostenere questo esame subito dopo Tecnologia I, perché non pochi argomenti sono in comune”. Patologia è stato lo scoglio, superato con 27, che Mariacristina Molitierno, quarto anno di Farmacia, ha riservato al nuovo appello: “è un esame che stavo studiando da tempo. Lo avevo in programma a settembre, ma per vari problemi non ho potuto sostenerlo. Fortunatamente la sessione di novembre mi ha aiutata a recuperare. Avrei potuto preparare altro, ma abbiamo saputo di questa sessione a ottobre, quindi non era fattibile. Io sono stata fortunata. Altre persone non sono riuscite a preparare nulla per mancanza di tempo”. A maggior ragione, considerando la concomitanza dei corsi, “è stato difficoltoso rispettare entrambi gli impegni, ma non c’erano alternative. Ci hanno informati che se fosse mancata la frequenza ai corsi l’appello di novembre non sarebbe stato riconfermato per l’anno prossimo”. Adesso è già tempo di pensare a gennaio: “non possiamo fermarci perché abbiamo davanti esami da quindici crediti”. È stato alle prese con Analisi II Giorgio, studente del quinto anno di Farmacia: “la sessione estiva si è conclusa a fine settembre, quella di novembre era fissata all’inizio. Non c’era tempo per preparare un esame da zero. È una finestra utile per recuperare qualcosa che a settembre non è andato bene, come nel mio caso”. Trova un ulteriore aspetto positivo Ilaria, al terzo anno, reduce da un 28 a Fisiologia: “l’appello di novembre è una buona occasione soprattutto per tenere sempre alta l’attenzione. Quando si conclude la sessione di settembre, il pensiero che il prossimo esame sia a gennaio tende a far rilassare. Una data a novembre, invece, induce a tenere sempre i libri aperti”. Rammarico per una studentessa fuorisede: “le date sono poche, averne una intermedia è un grande aiuto. Se solo ci fosse stata già in passato”. Non è riuscita a portare a casa il risultato Teresa, al secondo anno di Farmacia: “ho provato a studiare Chimica generale, ma non sono riuscita a conciliare corsi ed esame, quindi ho rinunciato. Credo sia importante riconfermare la data aggiuntiva in futuro, magari rendendo note con un po’ di anticipo gli appelli”. No problem, invece, per Francesco, al terzo anno di Scienze nutraceutiche, che ha superato con 25 l’esame di Analisi spettroscopica dei nutraceutici: “il tempo a disposizione non era molto, ma ce l’ho fatta”. Si è dedicata a Chimica Organica, invece, Claudia, al secondo anno di Scienze nutraceutiche: “era un esame propedeutico, in tanti lo abbiamo scelto. Abbiamo apprezzato molto la possibilità offerta dal Dipartimento”. Lo conferma Tiziana, sua collega: “non ho potuto sfruttare la sessione perché impegnata in altro, ma è stata un’opportunità molto positiva che quasi tutti i miei compagni di corso hanno sfruttato. Se hai un solo esame arretrato, novembre è una finestra ideale per recuperare”.
Ciro Baldini
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