Tiro-che? Al terzo anno la scelta del tirocinio è un enigma

Enigma tirocinio al terzo anno di Biotecnologie per la salute. Il tanto sospirato accesso a un primo approccio pratico rischia di trasformarsi in un rompicapo per i laureandi che, posti di fronte alla scelta, ancora si chiedono in cosa consiste l’attività, quali sono i programmi, come conoscere in tempo reale i numeri d’accesso per non vedersi rispondere picche da un docente che ha esaurito i posti disponibili. Al momento ci si muove a tentoni, basandosi sul gusto personale, che fa protendere verso una materia piuttosto che un’altra, e su voci di corridoio, non sempre attendibili. La speranza è che a spazzare i dubbi siano fonti ufficiali, magari degli stessi docenti i quali, un po’ come per l’accoglienza delle matricole o per la presentazione dei corsi opzionali al secondo anno, possano illustrare nel dettaglio programmi, ruoli e disponibilità di posti ai futuri tirocinanti. “Sto ancora decidendo. Forse servirebbe un incontro con i professori per orientarci meglio”. Lo sottolinea Francesca Donatelli, studentessa che al momento, nel valutare le opzioni possibili, si sta affidando alle sue esperienze agli esami: “credo che sceglierò Bioinformatica, perché mi ha affascinato particolarmente come materia, ma non ho ancora deciso”. Spera nell’arrivo di indicazioni precise Pietro Romano, che per ora sta prendendo informazioni dai colleghi più grandi: “ci si limita al passaparola. A me sono arrivate indicazioni da amici che hanno già svolto il tirocinio. Mi piacerebbe un tirocinio in Biologia molecolare”. Stesso iter per Dario Mignola: “sto puntando a Biologia molecolare su consiglio di una mia amica. È studiosa, mi fido di lei. Certo, qualche notizia da una fonte ufficiale non sarebbe male. Speriamo arrivi”. Parte da zero Laura: “ancora non mi sono informata bene perché non ho raggiunto tutti i crediti necessari, visto che ho un esame arretrato del primo anno. Non ho capito bene come funziona, mi sento spaesata”. Teresa Patriciello si è affidata al sito web del Corso, ma non basta: “sono riportate informazioni sui termini da rispettare e sui requisiti. Ma, per scegliere meglio, mi farebbe piacere se qualcuno mi spiegasse in cosa consiste nel dettaglio il tirocinio, cosa andremo a fare in laboratorio e le attività proposte dai docenti. Solo così potremmo scegliere in maniera più consapevole”. Non pochi i dubbi di Brandisio Piantedosi: “per il momento so che per poter accedere al tirocinio bisogna aver superato gli esami del primo anno. Ho letto su internet che c’è un modulo da compilare e una lista di professori disponibili. Non ho ancora scelto. Forse per avere le idee più chiare mi sarebbe servito qualcuno, magari un docente, che spiegasse le metodiche del tirocinio”. La mancanza di notizie specifiche è il nodo centrale pure per Ilaria Montesano: “le notizie vanno cercate autonomamente. Qualcosa si trova, ma molto generale. È complicato scegliere. Servirebbe saperne di più perché i professori non accettano molte persone nei vari turni e da docente a docente cambiano le dinamiche dell’attività pratica”. Ha ricevuto già picche una volta Lorenzo Casolaro: “mi sarebbe piaciuto un tirocinio in Biologia Molecolare con il prof. Russo. Gliel’ho chiesto, ma non ha disponibilità. Ora non so. Mi sto guardando intorno. Sarebbe d’aiuto avere un quadro più chiaro di quanti posti sono disponibili per ogni docente e i periodi del tirocinio”. Elena Cimmino propone una soluzione: “una presentazione di ciò che si andrà a fare nel tirocinio. Allo stato attuale, non so cosa andremo a imparare, cosa toccheremo con mano, se affronteremo qualcosa di veramente specifico e se magari muoveremo i nostri primi passi nella ricerca”. 
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