Fortunato Ciardiello

“I nuovi Dipartimenti saranno entità completamente diverse da quelle precedenti, è prevista una riorganizzazione completa, basti pensare che, per la prima volta, con l’applicazione della legge Gelmini, in Consiglio, ci sarà una rappresentanza di studenti, specializzandi e dottorandi”, afferma il prof. Fortunato Ciardiello, Direttore del Dipartimento Medico-Chirurgico di Internistica clinica e Sperimentale. Ciardiello, 52 anni, è ordinario di Oncologia medica, responsabile dell’Unità operativa campana di Oncologia ed Ematologia, membro e tesoriere dell’Esmo (European Society of Medical Oncology) ed esperto nello sviluppo di nuovi farmaci nel trattamento delle neoplasie. Numericamente, il Dipartimento è abbastanza corposo: vi afferiscono 13 ordinari, 12 assistenti e 34 ricercatori, a cui si aggiunge il personale tecnico-amministrativo. “E’ molto esteso – conferma il prof. Ciardiello – in quanto comprende gran parte delle competenze specifiche mediche, dalla Chirurgia alla Diagnostica per immagini, e ha l’ambizione di ricoprire un ruolo importante all’interno dell’Ateneo. Dopo l’attivazione, poi, della Scuola di Medicina, che chiederemo in occasione del primo Consiglio, il Dipartimento potrà avere un maggiore coordinamento con l’Azienda Ospedaliera Universitaria”. Il lavoro sarà tanto. “Proseguiremo l’attività di ricerca pre-clinica nei laboratori, e quella clinica nei vari ambiti, al fine di attrarre maggiori risorse finanziarie, senza dimenticare che dovremo anche prepararci agli ulteriori cambiamenti che, nei prossimi due anni, riguarderanno i dottorati di ricerca”. Il ruolo del docente non cambia, “piuttosto muta l’organizzazione funzionale e le modalità per riuscire a fare didattica e ricerca di alto livello”. Secondo Ciardiello, “il problema vero resta la crisi economica che ha investito il nostro Paese, a causa della quale, nonostante la penuria di risorse, vengono chiesti ai Dipartimenti notevoli sforzi per autosostenersi”.
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