Gaetano, studente di Economia e Commercio, partecipa al forum internazionale Wes

Un forum internazionale, creato dagli studenti per gli studenti, in cui discutere di economia, politica, giornalismo, scienze sociali e relazioni internazionali. Un summit in cui stringere conoscenze con colleghi da università lontane e allargare gli orizzonti grazie a prestigiosissimi speaker che portano il loro punto di vista sulle questioni più attuali. È il Warwick Economics Summit (Wes), giunto alla ventesima edizione, e che quest’anno, agli inizi di febbraio, ha visto partecipe una delegazione di 39 studenti, dai Triennali fino ai dottorandi, del Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche (Dises). Sotto la guida dei professori Saverio Simonelli e Immacolata Marino, la partecipazione all’iniziativa è stata coordinata da Gaetano Polichetti, terzo anno di Economia e Commercio e WES Ambassador presso il Dises. Per il suo impegno e contributo, Gaetano è stato anche insignito del premio di Outstanding Ambassador. Il 25 marzo, poi, alcuni membri della delegazione del Dipartimento terranno un incontro, aperto a tutti gli interessati e che si potrà seguire sul canale Youtube del Dipartimento, in cui si confronteranno sui temi di principale interesse discussi durante il Summit. Covid e cambiamento climatico, tra gli argomenti centrali.
L’iniziativa “viene organizzata da studenti di vari corsi della Warwick University – spiega Gaetano – con lo scopo di contestualizzare quanto studiavano. Nel corso degli anni è diventato un incontro sempre più importante che ospita speaker di altissimo rilievo”. Tra gli altri, ad esempio, quest’anno sono intervenuti il Presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen, i premi Nobel per l’Economia Oliver Hart e Joseph Stiglitz e i premi Nobel per la Pace Muhammad Yunus e Josè Ramos-Horta. Ben 59 le università di tutto il mondo che si sono riunite virtualmente: “C’è stato chiaramente il problema di dover gestire fusi orari diversi; perciò i main events sono stati organizzati nel pomeriggio o tardo pomeriggio, ora italiana. Anche formare una delegazione, tra i miei compiti di Ambassador, non è stato semplice in didattica a distanza e, per questo, ringrazio i docenti che mi hanno ospitato nell’ambito delle loro lezioni per parlare del WES”. Temi centrali di questa edizione “sono stati ovviamente il Covid con le sue conseguenze economiche e sociali e anche il cambiamento climatico, una delle più grandi sfide del nostro tempo”. Nell’incontro che verrà organizzato il 25 marzo “ci soffermeremo sugli interventi di Horta, che ha parlato di leadership e cambiamento climatico, e Muhammad Yunus sul tema del microcredito e che, visto il suo background, ci ha offerto una visione di speranza”. Si discuterà anche sul panel a tema global inequalities “in cui uno dei panelist, Stiglitz, ha parlato di Covid e cambiamento climatico come vettori di diseguaglianze nel mondo. Riporteremo anche gli interventi relativi alle banche centrali e il discorso di Oliver Hart sul tema della responsabilità delle imprese”. Panel di grande interesse è stato anche quello in cui si è discusso della reazione dell’Unione Europea al Covid: “La Presidentessa Von Der Leyen ha commentato anche alcuni importanti fatti di attualità. Sull’attacco a Capitol Hill, ad esempio, ci hanno colpito le sue considerazioni su quanto sia responsabilità di tutti costruire la democrazia giorno dopo giorno. È stata anche l’unica che ha parlato della Brexit, un argomento spinoso, dicendo che questa deve essere considerata come un’opportunità per una migliore collaborazione con il Regno Unito”. Temi “tutti molto attuali, ma che il Summit dà l’opportunità di dibattere sotto diversi profili e punti di vista. Tutti questi speaker, di alto e pari livello, interpretano la realtà alla luce di background culturali diversi e in modi differenti. E lo stesso vale anche nel confronto tra studenti”. Gli studenti delegati, infatti, hanno avuto la possibilità di interagire in alcune sessioni specifiche, nonché di porre domande agli speaker. “Mi sono affacciato all’economia come studente di Economia Aziendale – prosegue Gaetano – poi ho effettuato un passaggio al secondo anno perché la mia vocazione è verso l’economia pura piuttosto che quella manageriale. Entrare in questo progetto è stato significativo, e altrettanto importante è stato riuscire a farlo mio”. Concetto questo “ribadito anche dagli organizzatori del WES e, infatti, ho ricevuto il premio di Outstanding Ambassador, che mi ha reso molto orgoglioso”. Una grande ricchezza in termini di contenuti e relazioni è quanto lascia questa esperienza: “Ho stretto un bel rapporto con i miei referenti di Warwick. Uno è francese, l’altro metà francese e metà norvegese. Con loro abbiamo discusso anche di questioni italiane; il Summit, ad esempio, è coinciso con la crisi del governo Conte ed è stato interessante capire come le nostre situazioni siano viste all’estero”. Tutti gli studenti “che partecipano al WES, inoltre, hanno un curriculum universitario di tutto rispetto e il confronto con loro è stimolante. Questa esperienza è stata utile anche per comprendere meglio certi temi di attualità e cominciare a cercare degli indirizzi futuri nello sviluppo della mia carriera. Un giorno vorrò proseguire con un Dottorato e sto cominciando a capire quali temi di ricerca mi interessano”. Un plauso, da parte di Gaetano, va anche al DiSES: “un Dipartimento in cui si respira davvero un’aria di internazionalità e che ci offre una preparazione completa e di qualità, anche in merito all’inglese che è stata la lingua in cui si è svolto il Summit”.
“I nostri studenti hanno colto un’importante opportunità – è il commento del prof. Saverio Simonelli – Si sono confrontati con un ambiente internazionale, con colleghi di altre università e autorità nei diversi settori oggetto di discussione. Per loro è stata anche l’opportunità di applicare quegli strumenti che noi diamo loro”.
Carol Simeoli

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