Gli studenti: “seguite i corsi e i seminari di approfondimento”

Domenico Piccirillo, al secondo anno di Giurisprudenza, afferma convinto: “alla base di una buona carriera accademica c’è un’assidua frequentazione dei corsi oltre che dei seminari di approfondimento dei docenti”. Uno studio che, consiglia Domenico, va organizzato e distribuito: “è inutile fare delle maratone sui libri, si rischia di dimenticare tutto. Più utile, invece, studiare quotidianamente per un numero stabilito di ore”. Attenzione, però, a non ‘annullarsi’ sui libri: “l’università va vissuta come uno spazio di aggregazione. L’ambiente è assolutamente familiare, cerchiamo di vederci anche al di fuori: è una comunità vera e propria”. Eletto da poco rappresentante di Dipartimento, Domenico dà anche un piccolo assaggio di quanto bolle in pentola per il prossimo anno: “si lavora all’introduzione di un libretto elettronico e di una mailing list per gli appelli d’esame, così che tutti gli studenti prenotati per una sessione possano essere informati via web di posticipi o cancellazioni”. Preme molto anche un migliore sfruttamento degli spazi: “l’area dell’ex mensa potrebbe diventare una nuova biblioteca. Vogliamo anche ridimensionare il rapporto tra le ore di studio e i crediti, non sempre equilibrato”. Anche Giulio Rescigno, al secondo anno di Giurisprudenza, consiglia: “seguite i corsi, perché aiutano con lo studio a casa in maniera incommensurabile. Non trascurate nemmeno congressi, seminari, approfondimenti, che sono comunque all’ordine del giorno”. Tuttavia non basterà una frequenza, seppur assidua, per superare esami come Diritto Privato e Diritto Commerciale: “sono esami che vanno preparati integrando lo studio sui libri con gli appunti dei docenti”. Le matricole, assicura Giulio, non saranno lasciate sole, ma accompagnate per mano sin dal loro ingresso: “è prevista per inizio settembre una giornata di benvenuto. Organizzeremo dei banchetti informativi”. “È assolutamente importante seguire le lezioni, che facilitano il superamento degli esami. Ancor più importante seguire i corsi di tutorato”, esordisce Gaetano Scogliamiglio, terzo anno di Giurisprudenza. Una scelta di questo tipo va comunque sostenuta da una forte motivazione di base: “è difficile emergere perché c’è un’inflazione di iscrizioni. Soprattutto dopo la laurea, bisogna essere decisi e pronti a conquistarsi il proprio spazio”. Ultima nota positiva per le strutture: “che sono perfette, ma spesso non utilizzate a dovere”. Marta, studentessa iscritta al terzo anno di Giurisprudenza, si dice molto soddisfatta: “l’ambiente è molto conviviale, socializzare è molto facile, anche perché la struttura offre ampi spazi”. Attenti, però, a non farsi distrarre troppo: “all’inizio si è in molti, ma in seguito si verifica una selezione naturale e si diventa in pochi, a testimonianza del fatto che il percorso non è dei più semplici”. Dello stesso avviso Michele, terzo anno dello stesso corso: “la struttura è ottima, con ampie aule studio e una biblioteca fornitissima; inoltre i docenti sono molto disponibili a ricevimento e dopo le lezioni per dare qualche spiegazione”. Encomio anche per le numerose attività proposte: “c’è una vasta offerta di seminari e convegni”. Un consiglio: “non limitatevi a studiare in maniera passiva, ma cercate di attualizzare quello che imparate dai libri”. Giulia, mette in evidenza un altro aspetto del Dipartimento: “molti si iscrivono a Giurisprudenza perché è uno dei pochi Corsi a numero aperto rimasti, ma il diritto non può essere una scelta di ripiego, richiede una grande dedizione”.
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