La richiesta degli studenti del Corso di Laurea in Scienze dell’Architettura di sostenere gli esami in qualche altro periodo, oltre a quelli già adesso prefissati (gennaio/febbraio, giugno/luglio, settembre), non pare destinata ad essere accolta. Se il Preside Benedetto Gravagnuolo non è contrario, la posizione di Antonio Lavaggi, Presidente del Consiglio di Corso di Laurea, è invece totalmente sfavorevole ad assecondare la proposta studentesca. “Se si fissano appelli di esame quando si svolgono i corsi si incentivano gli studenti a non frequentare”, sottolinea il docente. “Magari i ragazzi danno pure uno o due esami, ma ne perdono contemporaneamente altri 3 o 4, perché non seguendo le lezioni poi non riescono a sostenere in tempo le prove relative a quei corsi. E’ una ipotesi che, ripeto, va contro gli interessi degli stessi studenti. Parlo per esperienza, perché frequento questa facoltà dal 1960, prima come studente, poi da docente. Anni fa, d’altra parte, funzionava proprio così: si potevano sostenere esami in tutti i periodi dell’anno, anche durante lo svolgimento dei corsi. Non è che i risultati fossero generalmente brillanti. In media gli iscritti impiegavano circa il doppio del tempo previsto, per conseguire la laurea. Sempre che, naturalmente, concludessero il percorso di studi. Una delle regole con le quali abbiamo impostato il nuovo percorso didattico è appunto la scissione tra i tempi di frequentazione delle lezioni e i tempi di esame. Se venisse meno questo principio, crollerebbe l’intera impalcatura. Lo studente va guidato, altrimenti impiega il doppio del tempo per concludere”.
Diverse le considerazioni che esprime Antonio Minutaglio, iscritto al terzo anno di Scienze dell’Architettura. Dice, infatti, il rappresentante degli studenti: “gli esami da sostenere sono tanti e i giorni in cui farlo sono sostanzialmente pochi. A gennaio la sessione comincia intorno alla metà del mese e si conclude, giorno più, giorno meno, il 10 febbraio. In totale una ventina di giorni. Tra giugno e luglio i giorni utili sono una quarantina, anche perché ben pochi docenti sfruttano il mese fino alla fine. Solitamente fissano gli appelli al più tardi a metà luglio. A settembre ed ottobre possono dare esami solo i fuori corso. Come se non bastasse ciò, capita di dover recuperare gli esami arretrati e ci sono le consegne da rispettare, durante i corsi, per gli esami grafici. Secondo me almeno un’altra sessione, oltre a quelle attuali, si potrebbe prevedere”. A chi, come il professor Lavaggi, obietta che risulterebbe controproducente, perché distrarrebbe gli studenti dal seguire i corsi, Minutaglio replica: “siamo all’università, mica al liceo. Lo studente può autoregolarsi ed anzi è bene che impari ad autogestirsi. Fa parte della formazione universitaria anche questo”.
Almeno per il momento, però, la linea del Corso di Laurea è di non modificare l’organizzazione degli appelli.
Pochi giorni prima di Natale si è riunito anche il Consiglio di Corso di Laurea. E’ stata prorogata al 10 febbraio la possibilità, per gli studenti, di conseguire indifferentemente i crediti opzionali tramite la partecipazione a conferenze, stage e tirocini oppure attraverso gli esami a scelta.
Il 9 gennaio, intanto, è cominciata la sessione di esami, relativa ai corsi che si sono svolti nel primo semestre. Tra qualche settimana parte il ciclo di incontri con architetti che hanno realizzato progetti di qualità su piccola scala. “Piccolo è bello”, il tema dei seminari, che prevedono un incontro al mese, il venerdì. “Ospiteremo ogni volta due giovani architetti, di età compresa, generalmente, tra i 35 ed i 45 anni”, sottolinea il professore Lavaggi. “Verranno a raccontare in facoltà la loro esperienza, riconosciuta da pubblicazioni su riviste scientifiche o da premi. Tra gli ospiti, due giovani professionisti napoletani: Giulio De Cesaris e Adelina Picone, vincitori del premio Cosenza”. Nello stesso spirito – far capire agli studenti che un ottimo architetto può lavorare anche su piccola scala – il Corso di Laurea ha in programma di organizzare, nell’ultima settimana di settembre o all’inizio di ottobre, un seminario di progettazione destinato a cinquanta studenti, che sarà tenuto da Maria Giuseppina Grasso Canizzo, professionista siciliana che lavora prevalentemente sulle piccole dimensioni.
Fabrizio Geremicca
Diverse le considerazioni che esprime Antonio Minutaglio, iscritto al terzo anno di Scienze dell’Architettura. Dice, infatti, il rappresentante degli studenti: “gli esami da sostenere sono tanti e i giorni in cui farlo sono sostanzialmente pochi. A gennaio la sessione comincia intorno alla metà del mese e si conclude, giorno più, giorno meno, il 10 febbraio. In totale una ventina di giorni. Tra giugno e luglio i giorni utili sono una quarantina, anche perché ben pochi docenti sfruttano il mese fino alla fine. Solitamente fissano gli appelli al più tardi a metà luglio. A settembre ed ottobre possono dare esami solo i fuori corso. Come se non bastasse ciò, capita di dover recuperare gli esami arretrati e ci sono le consegne da rispettare, durante i corsi, per gli esami grafici. Secondo me almeno un’altra sessione, oltre a quelle attuali, si potrebbe prevedere”. A chi, come il professor Lavaggi, obietta che risulterebbe controproducente, perché distrarrebbe gli studenti dal seguire i corsi, Minutaglio replica: “siamo all’università, mica al liceo. Lo studente può autoregolarsi ed anzi è bene che impari ad autogestirsi. Fa parte della formazione universitaria anche questo”.
Almeno per il momento, però, la linea del Corso di Laurea è di non modificare l’organizzazione degli appelli.
Pochi giorni prima di Natale si è riunito anche il Consiglio di Corso di Laurea. E’ stata prorogata al 10 febbraio la possibilità, per gli studenti, di conseguire indifferentemente i crediti opzionali tramite la partecipazione a conferenze, stage e tirocini oppure attraverso gli esami a scelta.
Il 9 gennaio, intanto, è cominciata la sessione di esami, relativa ai corsi che si sono svolti nel primo semestre. Tra qualche settimana parte il ciclo di incontri con architetti che hanno realizzato progetti di qualità su piccola scala. “Piccolo è bello”, il tema dei seminari, che prevedono un incontro al mese, il venerdì. “Ospiteremo ogni volta due giovani architetti, di età compresa, generalmente, tra i 35 ed i 45 anni”, sottolinea il professore Lavaggi. “Verranno a raccontare in facoltà la loro esperienza, riconosciuta da pubblicazioni su riviste scientifiche o da premi. Tra gli ospiti, due giovani professionisti napoletani: Giulio De Cesaris e Adelina Picone, vincitori del premio Cosenza”. Nello stesso spirito – far capire agli studenti che un ottimo architetto può lavorare anche su piccola scala – il Corso di Laurea ha in programma di organizzare, nell’ultima settimana di settembre o all’inizio di ottobre, un seminario di progettazione destinato a cinquanta studenti, che sarà tenuto da Maria Giuseppina Grasso Canizzo, professionista siciliana che lavora prevalentemente sulle piccole dimensioni.
Fabrizio Geremicca