“Ho trovato docenti preparatissimi, che hanno esperienze lavorative di altissimo livello e storie accademiche radicate nella Federico II. Davvero una qualità eccezionale, la consiglierei a tutti”, dice Antonio, studente al secondo anno di Economia Aziendale, con l’aria di chi è assolutamente soddisfatto della sua scelta formativa. Non è l’unico ad avere un’esperienza positiva di Economia. Pasquale, che ha appena terminato il suo percorso di studi dopo una Triennale e una Magistrale in Economia e Management proprio a Capua, afferma: “Non potevo chiedere di meglio. Sono stato all’estero, prendendo parte sia al progetto Erasmus studio che all’Erasmus placement, ed è andato tutto liscio. Adesso che sono laureato, per un anno posso rivolgermi all’ufficio stage e tirocini per usufruire di tutta una serie di servizi, e magari per trovare opportunità di lavoro”. Le sue parole ci restituiscono anche il clima che si respira in Dipartimento, tutto sommato non grandissimo. “Il rapporto che si instaura con i professori è molto diretto specialmente alla Magistrale, in cui c’è un numero minore di studenti. Per il resto, ricordo al primo anno qualche problema nel trovare posto, ma in generale la struttura è sufficiente per il numero di iscritti”. Francesco, al primo anno di Economia Aziendale, lo descrive in maniera leggermente diversa: “Gli spazi ci sono, ci sono molte aule, la biblioteca è spaziosa e fornita di molti libri da poter consultare o affittare. Ma l’impressione generale è che gli studenti pensino a tutto fuorché allo studio. Esempio lampante sono i biliardini installati nel bar. È un peccato, perché l’organizzazione è buona, la prenotazione degli esami efficace e i professori sono tutti disponibilissimi”. Un consiglio a chi si iscrive? “È un percorso complicato, che richiede tempo e soldi. Pensate attentamente prima di scegliere. Poi anche come dinamiche, cambia tutto rispetto alla scuola. Qui si ha molto più tempo libero, ma bisogna saperlo gestire”. Gianluca, anche lui al primo anno, pur condividendo il giudizio più che positivo, prova a trovare un difetto: “Il parcheggio. Per chi viene in treno, o in pullman, non è un problema, anche considerando che la sede è collegata abbastanza bene tramite il trasporto pubblico. Ma per chi viene in macchina è veramente difficile trovare un posto che non sia nel parcheggio convenzionato con l’università, a corso Gran Priorato di Malta. Costa due euro per l’intera giornata, che comunque sommati alle spese del carburante non sono pochi. Trovare un posto alternativo, adesso, con l’installazione dei paletti dissuasori della sosta nel centro di Capua, diventerà ancora più difficile”. Silvio Nobis, rappresentante degli studenti, così si esprime sulla questione: “Quello del parcheggio è un tema che uscì fuori con una certa forza diversi anni fa, quando con un po’ di pressione e una petizione riuscimmo a bloccare il prezzo giornaliero, che avrebbe dovuto essere progressivamente innalzato. Poi, con il ricambio generazionale di studenti, la situazione si è normalizzata e il parcheggio a pagamento è stato accettato. Tutto sommato i prezzi non sono così diversi da quelli delle altre sedi universitarie nella provincia di Caserta”. Silvio ci tiene a sottolineare le ultime novità su cui si sta lavorando nel Dipartimento dal punto di vista didattico: “Ci siamo impegnati molto con le Specialistiche, per farle diventare sempre più attrattive. Management e controllo è sempre il curriculum più scelto, ma importante è anche quello in Marketing: un percorso di cui andiamo molto fieri e che esiste solo da noi”. Un’ultima parola sulla prova di ingresso: “In passato il fallimento della prova obbligava gli studenti a sostenere Matematica come primo esame. Ci pareva una norma discriminante, e ci siamo battuti per abolirla. Adesso, in caso di insufficienza, ci sarà semplicemente l’obbligo di frequenza ad un corso di Matematica di base”.