I Ricercatori ago della bilancia

Veterinaria al voto per eleggere il nuovo Preside, probabilmente a giugno. Ad indire le operazioni sarà il decano, prof. Pasquale Galati, ordinario di Anatomia e Patologia Veterinaria. Il neo eletto, succederà al prof. Franco Roperto, da sei anni (due mandati), al vertice della Facoltà. 66 i votanti: 29 professori ordinari, 25 associati, 8 rappresentanti dei ricercatori, 2 studenti, 2 del personale tecnico amministrativo. Due per ora i candidati; il prof. Luigi Zicarelli, 60 anni, ordinario di Scienze Zootecniche, ricercatore puro, generazionalmente più vicino ai vecchi della Facoltà, ai capiscuola, a coloro che da sempre esprimono Preside e Direttori di Dipartimento, ma per la sua indipendenza di giudizio, capace anche di raccogliere consensi fra i giovani docenti della Facoltà. Altro candidato è il prof. Alessandro Fioretti, studioso di discipline aviarie, 47 anni, studioso rigoroso, un’esperienza negli Stati Uniti negli anni ‘90, personalità equilibrata in politica accademica, silenzioso ma concreto, ha già avuto modo di far conoscere le sue doti come Vice Presidente del Polo della Vita (sotto la presidenza di Guido Rossi) dal 2003 al 2006: considerato un innovatore porta con se l’idea di un ricambio generazionale a Veterinaria, gode di stima ed appoggi anche a Medicina, Scienze e nei piani alti della Federico II.
Esito? Tuttora molto incerto. Parecchio dipenderà dai pacchetti di voti più consistenti, quello degli Anatomici e degli Zootecnici, quasi 30 voti in tutto, ma anche da come deciderà di esprimersi (e se prenderà pubblica posizione) il Preside uscente. Altra variabile, il voto degli 8 ricercatori, portatori di molte recriminazioni verso una Facoltà, sostengono, “spesso luogo di conquista di cattedre da parte di candidati di altre Facoltà”. Un gruppo sempre più compatto, capace nella tornata elettorale di ottobre di portare in Consiglio di Amministrazione il primo eletto della categoria nell’Ateneo, un fatto storico. E’ il dott. Orlando Paciello, 31 anni, 152 preferenze elettorali, seguito trasversale nell’Ateneo, ed entusiasmo da vendere, che ad Ateneapoli afferma: “A breve chiederemo di incontrare entrambi i candidati, per farci illustrare i loro programmi e presentare le nostre proposte”; “avremo, naturalmente, un atteggiamento responsabile nel momento elettorale, ma siamo portatori di precisi interessi di categoria”. Dunque le richieste: “Prima di tutto è auspicabile che venga approvato dal Senato Accademico l’allargamento delle rappresentanze elettive dei Ricercatori in seno al Consiglio di Facoltà. E’ infatti inammissibile che i ricercatori, che costituiscono il 46% del personale docente della Facoltà, siano così esiguamente rappresentati”.  “Chiediamo un concreto programma di sviluppo che consideri primariamente quelli che sono i suggerimenti dell’ EAEVE (European Association of Establishments for Veterinary Education), attuabili solo attraverso la realizzazione di una nuova sede della Facoltà. Pertanto è indispensabile che il nuovo Preside persegua questo obiettivo in modo costante e coerente, perché continuare e svolgere le attività della Medicina Veterinaria in una struttura inidonea, equivale a soffocare qualsiasi spinta al progresso e all’innovazione, ma soprattutto a fornire un insegnamento non appropriato agli studenti della Facoltà”. “I criteri con cui si intendono attuare le progressioni di carriera e gli accessi, per ricercatori, professori associati e ordinari; se si intende attuare, dove necessario, un riequilibrio di taluni settori disciplinari. Come si intende procedere nella internazionalizzazione della Facoltà”. “Noi ricercatori, chiediamo la valutazione e di far crescere la competitività di Veterinaria di Napoli”.  
(P.I.)
- Advertisement -




Articoli Correlati