Il 17 e 18 marzo votano gli studenti

Sono state presentate il 2 marzo (mentre andiamo in stampa) le liste per le elezioni delle rappresentanze studentesche per Consiglio degli Studenti (CdS), Comitato per lo Sport e Consiglio di Facoltà per Studi Arabo Islamici (dove si va al voto per il rinnovo anticipato del rappresentante degli studenti); mentre il 16 febbraio era stato il termine ultimo per la presentazione delle liste per le rappresentanze in seno al Consiglio di Amministrazione Adisu Orientale-Conservatorio di San Pietro a Majella – Accademia di Belle Arti.
Si andrà alle urne martedì 17 e mercoledì 18 marzo per tutti i consessi, tranne per l’Adisu la cui giornata di voto è ristretta al solo 17 marzo e che trova come elettorato attivo anche gli studenti di Accademia e Conservatorio.
Dopo le polemiche seguite all’esclusione dei circa 1500 studenti di Conservatorio e Accademia dall’elettorato passivo, sono arrivate a tre le liste confermate per il CdA Adisu: ‘Orientale’05-Asterisco’ con candidati Francesca D’Ambra e Emanuele Emione; ‘Uno di Sinistra’, lista legata alla Rete Universitaria, con Igor Prata, Carlo Pedata, Vincenzo Moccia e Laurea Monia Carrassi e ‘L’AFAMè’ lista congiunta tra Orientale, Accademia e Conservatorio della quale, però, sono state accettate solo le candidature dei due iscritti a L’Orientale: Sami Morelli e Francesco Pica.
Sono invece due le liste tra le quali gli studenti de L’Orientale dovranno scegliere per tutti gli altri organi per cui si va al voto: ‘Uno di Sinistra’ e ‘Orientale ’05’- ‘Asterisco’.
“Orientale 05 –
Asterisco”
Ha presentato candidati in tutti i consessi, privilegiando i giovani alla prima esperienza di politica universitaria accompagnati però dall’ultima generazione di consiglieri uscenti, Orientale ‘05-Asterisco. Giuseppe Cozzolino e Cristian Patrizio sono i due candidati di punta per il Cus. “Ho deciso di candidarmi perché ho intenzione di rivitalizzare la rappresentanza de L’Orientale presso il Centro Universitario Sportivo  – spiega Cozzolino, consigliere uscente del CdS – La struttura di via Campegna non è molto utilizzata dagli studenti di questo Ateneo; anzi molti non la conoscono nemmeno, quindi, mi piacerebbe attirare l’attenzione dei miei colleghi sulle potenzialità offerte dal Cus attraverso l’organizzazione di tornei o attività di gruppo”. Sono trentasei i nomi che la coalizione candida per il Consiglio degli Studenti (CdS). Tra gli altri: per la Facoltà di Lettere, Pietro Esposito, Cristian Patrizio e Germana Barbato (Presidente del CdS uscente); da Scienze Politiche arrivano i nomi di Alfredo Barillari, attuale consigliere d’amministrazione dell’Ateneo, e di Maria Elena Giaimi; per Lingue, Giuseppe Cozzolino, Emanuele Emione e Antonio Lepre; tre giovani alla prima candidatura da Studi Arabo Islamici: Dario De Stefano, Omar Habib e Fatima Ouazry. Gli stessi studenti si candidano anche per il Consiglio di Facoltà sempre di Studi Arabo Islamici. “Il mio principale interesse – sottolinea De Stefano – è quello di risolvere i problemi interni alla Facoltà: innanzitutto lavorare affinché i docenti tengano i corsi, evitare che chiedano all’esame argomenti che non rientrano nel programma”. Un’altra questione è quella relativa alle aule: “perché siamo arrivati, ad esempio, a dover seguire il corso del lettore di Arabo nell’Aula Achille Lauro nei pressi del Maschio Angioino, sede che naturalmente pone problemi di raggiungibilità”. Più di carattere generale sono invece i punti programmatici di Cozzolino che, per il lavoro in CdS, si propone di “portare avanti la battaglia per la rete wifi in tutte le strutture dell’Ateneo, e per la tutela dei fuori sede”. Aggiunge: “abbiamo intenzione di proporre dei questionari agli studenti per capire bene cosa non va nella burocrazia de L’Orientale, soprattutto dopo i problemi derivati dal nuovo sistema informatizzato di registrazione degli esami”.
“Uno di Sinistra”
La lista ‘Uno di Sinistra’ ha  presentato le candidature solo per il Comitato per lo Sport e per il Consiglio degli Studenti relativamente alle Facoltà di Lettere e di Scienze Politiche. “Anche se non ci siamo presentati nelle altre due Facoltà -assicura però Igor Prata- saremo rappresentativi di tutta la realtà de L’Orientale”. Con Prata, sono in lizza per il Cus Carlo Pedata, Vincenzo Moccia e Maria Grazia Carraffa. Tutti alla prima candidatura i nomi di punta per il Consiglio degli Studenti per la Facoltà di Lettere Matilde Cioppa, Domenico Palmieri, Roberto Palmieri e Carmen Scialò; da Scienze Politiche si propongono, tra gli altri, Fabrizio Fabozzi, Elio Romano, Vincenzo Moccia e Carlo Pedata. 
“Mi sono sempre interessata alla politica ed ai problemi degli studenti e – racconta Cioppa, iscritta al primo anno- anche al liceo sono stata rappresentante degli studenti nella Consulta. Adesso vorrei poter dar voce agli studenti de L’Orientale, che spesso restano nell’ombra; inoltre, in quanto studentessa, io stessa ho vissuto alcuni problemi burocratici già al momento dell’immatricolazione e mi piacerebbe lavorare proprio per risolvere tutte quelle difficoltà che noi universitari incontriamo ogni giorno”. Pedata afferma: “conosco bene le difficoltà di vivere in un Ateneo come questo,  importantissimo, ma poco valorizzato. Un’Università atipica, di grandi estremismi, nella quale spero riusciremo a riproporre un attivismo critico, ma ragionevole, fra gli studenti, mettendola in grado di esprimere una nuova classe dirigente che si collochi fra le regole democratiche. Sicuramente, infatti, i rappresentanti esistono per rispondere alle esigenze degli studenti, ma anche per muovere i primi passi nella politica nazionale”. E fra le iniziative da proporre in Consiglio, aggiunge Pedata, “un tavolo di lavoro tra le varie forze politiche per iniziare un percorso che si concretizzi in una legge che garantisca il diritto di cittadinanza ai giovani immigrati che si laureano in Italia”. Ancora: “inserendoci nel filone della lotta agli sprechi, staremo attenti perché vengano ridotti i luoghi di spesa e i soldi vadano impegnati in borse di studio, convenzioni mensa e trasporti e residenze universitarie”.
Valentina Orellana
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