A Veterinaria la campagna elettorale per la presidenza procede con una serie di incontri che i due candidati – Alessandro Fioretti e Luigi Zicarelli – stanno avendo con i vari Dipartimenti. Questa prima fase del confronto a distanza si concluderà poco prima di Pasqua. Contemporaneamente, sia Fioretti che Zicarelli, hanno in programma di organizzare un incontro con i ricercatori, che partecipano alle elezioni per la presidenza attraverso i propri rappresentanti. Probabile anche che ci sia un appuntamento con gli studenti, ma sicuramente non si terrà prima di aprile. A fine marzo, infatti, si vota per il rinnovo delle rappresentanze ed entrambi i candidati reputano più opportuno aspettare che si insedino i nuovi eletti. Curiosamente, un’occasione di confronto diretto, tra i due docenti che aspirano alla successione al preside Franco Roperto, sarà offerta da un convegno fuori Napoli, al quale parteciperanno entrambi. Una opportunità di dialogare e confrontarsi sui temi della Facoltà.
In attesa che la campagna elettorale entri nel vivo, il decano di Veterinaria, professore Pasquale Galati, scruta il calendario e verifica quale potrebbe essere la data migliore per indire le elezioni. Più facile a dirsi che a farsi, peraltro, perché tra impegni universitari, convegni, attività varie, scegliere il giorno diventa alquanto problematico. “Naturalmente mi riservo di stabilire la data solo dopo avere verificato la disponibilità e le preferenze dei due collegi”, anticipa ad Ateneapoli il professore Galati. “Ancora non ho neppure deciso se sia meglio che si vada alle urne prima o dopo l’estate”. Il mandato di Roperto scade a fine ottobre. Il decano valuterà inoltre nelle prossime settimane se sia il caso di fissare anche la data di un pubblico confronto tra Zicarelli e Fioretti, come talvolta accade in altre Facoltà. Entrambi i candidati aspettano, dunque, e illustrano il loro programma in riunioni più ristrette, quelle, appunto, con i vari Dipartimenti. “Dopo Pasqua ci potrebbero essere novità più significative”, anticipa il professore Fioretti. Non diversamente si esprime il suo antagonista Zicarelli, che pure invita a non accelerare i tempi di una campagna elettorale partita da lontano, con le lettere di candidatura di entrambi, e che procede per ora senza particolari scossoni. “Mi pare che il clima del confronto sia sereno e costruttivo”, commenta il decano Galati.
In attesa che la campagna elettorale entri nel vivo, il decano di Veterinaria, professore Pasquale Galati, scruta il calendario e verifica quale potrebbe essere la data migliore per indire le elezioni. Più facile a dirsi che a farsi, peraltro, perché tra impegni universitari, convegni, attività varie, scegliere il giorno diventa alquanto problematico. “Naturalmente mi riservo di stabilire la data solo dopo avere verificato la disponibilità e le preferenze dei due collegi”, anticipa ad Ateneapoli il professore Galati. “Ancora non ho neppure deciso se sia meglio che si vada alle urne prima o dopo l’estate”. Il mandato di Roperto scade a fine ottobre. Il decano valuterà inoltre nelle prossime settimane se sia il caso di fissare anche la data di un pubblico confronto tra Zicarelli e Fioretti, come talvolta accade in altre Facoltà. Entrambi i candidati aspettano, dunque, e illustrano il loro programma in riunioni più ristrette, quelle, appunto, con i vari Dipartimenti. “Dopo Pasqua ci potrebbero essere novità più significative”, anticipa il professore Fioretti. Non diversamente si esprime il suo antagonista Zicarelli, che pure invita a non accelerare i tempi di una campagna elettorale partita da lontano, con le lettere di candidatura di entrambi, e che procede per ora senza particolari scossoni. “Mi pare che il clima del confronto sia sereno e costruttivo”, commenta il decano Galati.
I Presidi del passato
Lui, che è docente di lungo corso in Facoltà, ha avuto modo di conoscere quattro Presidi: Antonio Di Girolamo, anatomico; Beniamino Ferrara, zootecnico, Gaetano Vincenzo Pelagalli, anatomico; Franco Roperto, che guida Veterinaria da 6 anni. “Con particolare affetto ricordo il professore Di Girolamo – racconta Galati- Diede un impulso essenziale alla riorganizzazione degli istituti. Era una facoltà diversa, frequentata ancora da un numero di studenti relativamente modesto. Con Di Girolamo avevo anche un rapporto personale di grande stima e di grande simpatia”. Ferrara resse la Facoltà a cavallo del terremoto del 1980. “Un periodo difficilissimo”, rievoca il decano di Veterinaria. “La struttura fu pesantemente danneggiata dal sisma, non si sapeva veramente dove fare lezione. Restò in carica solo un mandato, il professore Ferrara, ma affrontò problemi davvero pesanti”. L’era Pelagalli: oltre 20 anni al timone della Facoltà. “Oggi potrà sembrare un’anomalia, ma all’epoca non lo era. Non esistevano limiti di mandato e ci sono state presidenze altrettanto lunghe, per esempio ad Agraria. Non c’era neppure il limite di mandato per il rettore, del resto”. Della lunga gestione Pelagalli, il professore Galati ricorda un particolare: “si cominciò già all’epoca a parlare della indispensabile ed urgente necessità di una nuova sede per Veterinaria. Quella che, ahinoi, continuiamo a non avere, sebbene ci sia stata un’accelerazione durante la presidenza Roperto”.
Strutture inadeguate,
“i nostri laureati non possono esercitare
nei paesi europei”
“i nostri laureati non possono esercitare
nei paesi europei”
Al nuovo preside, Galati chiede proprio un impulso decisivo alla realizzazione della Facoltà a Monteruscello. “Troppi ritardi, troppe delusioni. I nostri laureati, oggi, non possono esercitare negli altri paesi europei, perché la Commissione Europea che ci ha fatto visita, qualche anno fa, ha accertato che non rispettiamo i parametri minimi in materia di spazi e servizi. Come docente non ho nulla da invidiare ai colleghi stranieri o del resto d’Italia e ritengo che in questa Facoltà la qualità sia ottima. Resto ancor più mortificato, perciò, quando leggo che siamo agli ultimi posti in Italia. Colpa, ripeto, di una struttura del tutto inadeguata. Una facoltà di Veterinaria senza un ospedale e un pronto soccorso, per di più ubicata in pieno centro storico, è ormai un non senso”. Conclude: “quando ho cominciato ad insegnare qui, Napoli era al livello delle migliori facoltà italiane di Veterinaria. Mi riferisco a Milano, a Bologna. Oggi non è più così e dipende tutto dalle inadeguatezze strutturali. Il corpo docente non ha nulla da invidiare, ripeto. Abbiamo festeggiato il Bicentenario con una bella cerimonia, qualche anno fa, e già si diceva che fosse imminente l’apertura del cantiere a Monteruscello. Pare, adesso, che un primo lotto potrebbe essere avviato entro il 2008. Per Zicarelli o Fioretti, chiunque vinca, sarebbe il modo migliore di inaugurare il mandato della Facoltà”.
Fabrizio Geremicca
Fabrizio Geremicca