“Il tema di oggi sono i Big Data, strumenti numerosi e complessi ai fini della moderna analisi economica. Sono presenti aziende che assorbono abitualmente i nostri laureati e che hanno tutti posizioni aperte”, illustra il prof. Massimo Aria, coordinatore della manifestazione che si è svolta il 16 novembre. Il seminario Università e lavoro: Analisi dei Dati e Economia Digitale è stato promosso dal Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche (Dises) nell’ambito del ciclo di incontri con il mondo del lavoro. La giornata, divisa in due momenti, presentazioni la mattina e colloqui nel pomeriggio, è stata dedicata agli studenti iscritti al curriculum in Data Science della Laurea Magistrale in Economia e Commercio, previa consegna del curriculum vitae, con l’intento di creare una vera e propria occasione di reclutamento capillare: circa cinquanta le posizioni aperte per un totale di centoventi-centotrenta iscritti in media all’anno. Diversi i settori interessati: consulenza, sicurezza bancaria, rischio finanziario (che ha visto coinvolti anche gli studenti e i laureati in Finanza), con aziende di grande rilevanza nel settore, come Accenture, Proxima Informatica, OASI Spa, il Consorzio delle Banche Popolari impegnato nella vigilanza e Altea Federation, una federazione di società di consulenza informatica. “Siamo travolti dai dati, ciascuno di noi ne produce in continuazione, attraverso lo smartphone, la carta di credito, la rete, ma ci manca la capacità di analizzarli tutti. Soprattutto in ambito economico, questa abilità sta diventando fondamentale. Il moderno economista dovrà, infatti, essere un hacker dei dati. Già oggi, molte previsioni di Borsa si effettuano attraverso l’osservazione dei social-network e, molto oltre le indagini dell’ISTAT, la ricchezza di un paese si può misurare attraverso immagini satellitari che mostrano la percentuale di tetti in pietra, o in lamiera delle città, o la presenza di automobili. Gli economisti, più di altri profili, sono deputati a interpretare le informazioni per comprendere la società e il mondo in cui viviamo”, prosegue il prof. Aria che sottolinea come la Scuola Fridericiana di Statistica sia stata “la prima in Italia a introdurre l’analisi multivariata e ad istituire un Dottorato in quella che oggi viene chiamata Data Science”. Il mercato del lavoro è enorme e in costante crescita, aggiunge, “e non riesce a trovare persone a sufficienza per quello che Hal Varian, il capo economista di Google, definisce il Mestiere più Sexy del mondo”. Eventi come questo, conclude il prof. Antonio D’Ambrosio, consentono “agli studenti di ricavare i giusti input per impostare il proprio percorso di studi e a noi docenti avere delle dritte su come formare le nuove leve”. I prossimi appuntamenti con il mondo produttivo, che si terranno tutti in Aula Azzurra, seguiranno il seguente calendario: il 7 dicembre si affronterà il tema dei Trasporti con i professori Antonio Acconcia, Lucio Siviero e Alberto Zazzaro; il 22 marzo sarà la volta di Banche e Finanza con i docenti Giovanni Walter Puopolo e Alberto Zazzaro; il 12 aprile, con Analisi dei Mercati e Regolamentazione, insieme ai professori Antonio Acconcia e Francesca Stroffolini.
Simona Pasquale