Il primo spin-off in materie giuridiche è della SUN

In prima linea contro la corruzione e per la legalità. Giurisprudenza della Seconda Università conferma, ancora una volta, la sua vocazione. Stavolta con un progetto che si fa impresa: lo spin-off universitario GRALE research & consulting srl, grazie al quale è stato sottoscritto un protocollo di intesa tra il Dipartimento ed il Dipartimento della Funzione Pubblica. Iniziative che sono state presentate l’11 novembre, presso l’aula Franciosi in Palazzo Melzi, nell’ambito del convegno “Etica pubblica e cultura della prevenzione”, un’opportunità di discussione in materia di anticorruzione e di confronto sia sulle strategie di prevenzione, sia sulle problematiche applicative correlate, aperto dal Rettore Francesco Rossi che ha sottolineato il ruolo dell’Università nel “partecipare e lavorare fortemente per e sul territorio”. A presentare l’attività del GRALE, gruppo di ricerca costituito da professori, ricercatori, dottori e dottorandi di ricerca, il prof. Antonio Pagliano, aggregato di Diritto Processuale Penale dell’Unione Europea a Giurisprudenza. “GRALE è il primo spin-off in Italia in materia giuridica. Si pone l’obiettivo di trasferire le conoscenze acquisite dagli studiosi al servizio di imprese e pubbliche amministrazioni. La sfida è fornire supporto pratico al territorio. Mentre l’idea di fondo è conciliare ricerca, studio, professionalità con il fare impresa. È facile immaginare uno spin-off in campo medico o ingegneristico, mentre in campo giuridico è estremamente difficile coniugare il fare cultura sul territorio con la ricerca applicata. Questa sfida è possibile grazie agli enti e non solo ai partecipanti”, ha detto il prof. Pagliano. La struttura – le cui attività si articolano in organizzazione di convegni, incontri di studio, progetti di ricerca sui temi dell’etica e della legalità nei settori dell’impresa privata e della pubblica amministrazione – intende offrire servizi di supporto e di ricerca in materia di responsabilità amministrativa, attività di formazione dei pubblici dipendenti, attività di consulenza legale ed elaborazione ed attuazione di modelli di organizzazione gestione e controllo idonei a prevenire reati in materia di anticorruzione. 
In aula si auspica ad una produzione e diffusione di conoscenza come un continuo influenzarsi e innovarsi di ricerca e didattica a stretto contatto. Infatti il focus è individuare e attuare “buone prassi” in una corretta strategia preventiva. “C’è un filo conduttore tra ricerca pura e applicata: bisogna investire su entrambe in egual modo”, afferma il prof. Guido Trombetti, Vice Presidente della Giunta Regionale. Il tema della corruzione in Italia è un problema radicato a più livelli, purtroppo in commistione con funzionari pubblici ed amministrativi, supportata da quella che comunemente viene definita la mentalità camorristica, di cui prepotenza, sopraffazione ed omertà sono alcuni tra i “principi” cardine. È proprio a questi livelli che lo spin-off e il Protocollo d’Intesa intendono agire. Il prof. Stefano Manacorda, straordinario di Diritto Penale alla SUN, si sofferma in particolar modo su due concetti “l’imparzialità, ovvero l’etica come elemento di riferimento, e la prevenzione. Il diritto penale ha un ruolo molto importante da giocare, la pena ha funzione preventiva sulla mentalità culturale: segnalare alla collettività le condotte riprovevoli e ridurre o dissuadere dall’attuarle, con funzione pedagogica e culturale. Lo spin-off evidenzia la capacità preventiva del diritto penale, mediante modelli di organizzazione con l’approccio del bastone e della carota. L’idea è di operare su queste tematiche in ambito internazionale: perché siamo di fronte alla transnazionalità di impresa e criminalità organizzata”.
Il Protocollo d’Intesa, siglato a settembre a Roma, per Antonio Naddeo, Capo del Dipartimento della Funzione Pubblica, testimonia la stretta “collaborazione tra Governo e Dipartimento di Giurisprudenza. Ne risulta un sistema formativo-comunicativo sull’anticorruzione pubblica. È bene ricordare, infatti, che la Funzione pubblica non gestisce soldi propri ma della comunità, qui nasce un problema legato non solo alla corruzione ma anche agli sprechi”. A riaffermare il valore della collaborazione, il Rettore Rossi per il quale gli spin-off rappresentano “una ricchezza di idee” grazie ai giovani ricercatori coinvolti. “Continuando su questa strada, dando peso a ricerca e giovani, riusciremo a combattere la corruzione e la camorra”, conclude.
- Advertisement -




Articoli Correlati