Il procuratore di Insigne al DISAE spiega come assistere i calciatori

Il procuratore di calciatori. Una professione emergente e alla ricerca di nuove leve che abbiano maturato opportune competenze economiche e giuridiche. C’è da crederci se a dirlo è Antonio Ottaiano, commercialista e procuratore di Lorenzo Insigne, calciatore del Napoli e della nazionale italiana. “Il dott. Ottaiano è un commercialista che si è ritrovato per caso a fare il procuratore”, ha spiegato il prof. Alessandro Scaletti, docente di Economia Aziendale, ad una trentina di studenti che, il 7 giugno, a Palazzo Pacanowski, hanno preso parte al seminario “Il ruolo dei manager nello sport professionistico”. Al Dipartimento di Studi Aziendali ed Economici l’attenzione è stata focalizzata su una possibile opportunità lavorativa. A tal proposito, il prof Scaletti: “i calciatori sono aziende che non sfruttano soltanto le proprie capacità fisiche, ma anche altre componenti, come i diritti d’immagine. Al momento è in atto una liberalizzazione del ruolo del procuratore. Ci sono tanti atleti che hanno bisogno di figure preparate. Con l’incontro odierno speriamo di offrire un’alternativa agli sbocchi professionali tradizionali”. Capirne di calcio serve, ma non è tutto. Lo precisa a inizio relazione il dott. Ottaiano: “le conoscenze sportive sono importanti, ma bisogna andare oltre. Io potrei assistere calciatori pur senza avere competenze calcistiche”. Offrendo un supporto “a 360 gradi, da un punto di vista contrattualistico, dei diritti d’immagine e delle scelte professionali del proprio assistito, con il quale si concorda un percorso”. Nel curriculum di un procuratore non possono mancare: “conoscenze giuridiche ed economiche – Ottaiano è laureato in Economia e Commercio alla Federico II – e, vista l’evoluzione
del calcio, competenze di marketing. È una formazione di base necessaria per approcciare nel miglior modo possibile a un’attività professionale vera e propria”. Non guasta un pizzico di fortuna. La sua esperienza personale insegna: “ho avuto con me un ragazzo che ha fatto dei salti incredibili. È Lorenzo Insigne, calciatore che è passato in due anni dal Foggia alla nazionale”. Un cammino rapido che ha portato pure lui a bruciare le tappe: “è stato
semplice, perché avevo alle spalle anni di preparazione da commercialista. Se non siete preparati, uno studio qualsiasi potrebbe togliervi il cliente”. Il problema è capire come maturare la necessaria esperienza. Questo il primo quesito che gli è stato posto da uno studente. Fondamentale, a suo avviso, è “il lavoro sul campo. Noi abbiamo iniziato dalle scuole calcio, parlando con i dirigenti e portando i giovani atleti a fare provini con le società. I contatti, poi, crescono col tempo”. Un lavoro lungo e faticoso. Qual è la giornata tipo di un procuratore? Alla domanda, formulata dal prof. Scaletti, l’ospite ha risposto: “mi capitano giornate che iniziano alle sei del mattino e finiscono in tarda serata, dopo aver percorso più di mille chilometri. Succede soprattutto d’estate e a gennaio, quando è aperto il calciomercato – periodo durante il quale le società di calcio possono comprare e vendere atleti
– Non mancano comunque giornate più leggere passate al telefono”. Qual è il percorso da seguire per acquisire competenza? “Si procede per step, partendo dai ragazzini per capire come si muove il calcio. L’importante è avere conoscenze economiche e giuridiche. Non si può andare avanti se non si sa leggere o disciplinare un contratto o
se non si ha idea di come funzioni la comunicazione”. Si potrebbe imparare tutto ciò attraverso un tirocinio? La domanda arriva da una studentessa. “Non è obbligatorio. In molti mi contattano, ma dopo due mesi di lavoro non si fanno sentire più. Non si può prescindere dai campi polverosi. La formazione lo richiede. Poi la rapidità con la quale si raggiunge il risultato è dettata anche dalla fortuna”. C’è da credergli. La storia del relatore è insigne, di
nome e di fatto.
Ciro Baldini
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