Buona affluenza al test di valutazione promosso dalla Facoltà di Lettere il 25 ottobre scorso. Record di presenze per il Corso di Laurea in Lingue: più di cento studenti hanno risposto alle domande inerenti le lingue straniere, con un’attenzione, come del resto anche per gli altri Corsi, a quesiti di cultura generale. Un dato che rappresenta la rivincita per il Corso di Laurea presieduto dal professor Antonio Gargano. In un momento in cui si profila all’orizzonte l’attuazione della riforma universitaria, con l’introduzione della laurea di tipo europea, il Corso rischia di uscirne sconfitto, di non poter offrire la migliore offerta didattica, come il decreto ministeriale, invece, richiede, a causa della scarsità di risorse, in termine di docenza, oltre agli immancabili problemi legati alle strutture. Bene l’affluenza al test anche per Lettere: sessanta studenti per l’indirizzo moderno e una trentina per quello classico. Un po’ meno per Filosofia: solo quaranta. Fanalino di coda, il Corso di Laurea in Storia, con appena dieci studenti ma è un aspetto marginale; il Corso gode ottima salute e spera di aumentare il numero dei suoi iscritti, adesso che lavora a pieno regime nella nuovissima struttura sulla via Marina, a pochi passi dalla Facoltà. Almeno è quanto si augura il Presidente del Corso di Laurea, il prof. Elio Lo Cascio.
Soddisfatto per come è andata la prova, il professor Gennaro Luongo, responsabile del progetto PorTa e del test di autovalutazione. “La prova è stata soddisfacente sotto tutti i punti di vista. Oltre alla grande partecipazione si è registrato un livello culturale medio alto che lascia ben sperare”. E’ presto per conoscere i risultati. Mentre andiamo in stampa, infatti, i test sono in fase di correzione grazie ai collaboratori del PorTa ma, dai dati già raccolti, è possibile stilare un primo resoconto. “La media delle risposte esatte è più che positiva. Su cinquanta domande presentate agli studenti, dieci in più rispetto allo scorso anno, una buona parte ne ha risolto all’incirca quaranta. Ora stiamo cercando di tracciare una statistica in merito alla difficoltà delle domande, in modo da poter capire quali aspetti approfondire durante i corsi e soprattutto valutare quale sia il livello di base”. Alla fine tutti i dati raccolti verranno disaggregati per poi costituire un unico profilo statistico. Alla fase di correzione dei test partecipano il professor Giuseppe Tortora per Filosofia e la professoressa Patricia Bianchi per Lingue. Accanto alle domande graduate di cultura generale, qualche difficoltà è venuta fuori per la letteratura. Dubbi sui romanzi moderni e sulla contemporaneità di autori come D’Annunzio e Proust. Panico, ma questa non è una sorpresa, per le frasi di latino, piuttosto elementari, “giusto per saggiare il grado di preparazione” -ha commentato Luongo dalla traduzione quasi immediata. E poi la grande novità. “Quest’anno abbiamo inserito alcuni quesiti relativi all’informatica, anche se si è trattato di domande molto semplici. Il nostro voleva essere un segnale e crediamo che sia stato recepito. Capire, cioè, che anche in una facoltà umanistica l’uso del computer è essenziale. Sono le leggi del mercato del lavoro che lo impongono e l’Università non può restare a guardare indifferente”.
Soddisfatto per come è andata la prova, il professor Gennaro Luongo, responsabile del progetto PorTa e del test di autovalutazione. “La prova è stata soddisfacente sotto tutti i punti di vista. Oltre alla grande partecipazione si è registrato un livello culturale medio alto che lascia ben sperare”. E’ presto per conoscere i risultati. Mentre andiamo in stampa, infatti, i test sono in fase di correzione grazie ai collaboratori del PorTa ma, dai dati già raccolti, è possibile stilare un primo resoconto. “La media delle risposte esatte è più che positiva. Su cinquanta domande presentate agli studenti, dieci in più rispetto allo scorso anno, una buona parte ne ha risolto all’incirca quaranta. Ora stiamo cercando di tracciare una statistica in merito alla difficoltà delle domande, in modo da poter capire quali aspetti approfondire durante i corsi e soprattutto valutare quale sia il livello di base”. Alla fine tutti i dati raccolti verranno disaggregati per poi costituire un unico profilo statistico. Alla fase di correzione dei test partecipano il professor Giuseppe Tortora per Filosofia e la professoressa Patricia Bianchi per Lingue. Accanto alle domande graduate di cultura generale, qualche difficoltà è venuta fuori per la letteratura. Dubbi sui romanzi moderni e sulla contemporaneità di autori come D’Annunzio e Proust. Panico, ma questa non è una sorpresa, per le frasi di latino, piuttosto elementari, “giusto per saggiare il grado di preparazione” -ha commentato Luongo dalla traduzione quasi immediata. E poi la grande novità. “Quest’anno abbiamo inserito alcuni quesiti relativi all’informatica, anche se si è trattato di domande molto semplici. Il nostro voleva essere un segnale e crediamo che sia stato recepito. Capire, cioè, che anche in una facoltà umanistica l’uso del computer è essenziale. Sono le leggi del mercato del lavoro che lo impongono e l’Università non può restare a guardare indifferente”.