In 7 mila alla prima giornata di Università Porte Aperte

Hanno partecipato in oltre 7 mila alla prima giornata di Università Porte Aperte, la manifestazione che ormai da tre anni l’Università degli Studi di Napoli Federico II organizza in collaborazione con il Sof-Tel, il Centro di Ateneo per l’Orientamento e la Teledidattica. Il 4 aprile nell’edificio dei Centri Comuni di Monte Sant’Angelo erano presenti tante scuole di Napoli e provincia. Migliaia di studenti delle superiori, accompagnati dai loro professori, hanno potuto reperire molto materiale informativo presso gli stand collocati su ben tre piani. Ciascun piano dedicato a un Polo: il piano terra per il Polo di Scienze e Tecnologie, il primo per quello di Scienze Umane, il terzo per le Scienze della Vita. Oltre a chiedere spiegazioni e raccogliere materiale agli stand, i ragazzi hanno partecipato in massa all’incontro di presentazione che si è tenuto nell’aula magna. Hanno parlato il Rettore Guido Trombetti e il prof. Luciano De Menna, docente di Ingegneria e Presidente del Sof-Tel. Non solo. C’era anche un ospite molto particolare, laureato illustre della Federico II, lo scrittore Luciano De Crescenzo. Dopo il saluto del Rettore, che ha rivolto un pensiero al Pontefice da poco scomparso Giovanni Paolo II, ha preso la parola il prof. De Menna, che ha lanciato un invito molto chiaro agli studenti, invito cui si e associato lo stesso Rettore: “scegliete quello che vi piace”. E ne sa qualcosa Luciano De Crescenzo, il quale ha raccontato di avere avuto in gioventù un ripensamento sulla scelta della facoltà. Dopo essersi iscritto a Filosofia, si ritrovò casualmente in autobus a parlare con un’amica della bruttezza delle studentesse di Filosofia. Molto meglio quelle di Ingegneria, giurava l’amica. E allora, vada per Ingegneria. Ma fuor di scherzo, De Crescenzo ha ricordato di essersi trovato ad ascoltare una lezione del prof. Caccioppoli e di esserne rimasto affascinato, evento questo decisivo per la scelta della Facoltà di Ingegneria. Qualcuno gli ha chiesto come è tornato dall’ingegneria alla filosofia. “Semplice, non c’è niente che non sia riconducibile alla filosofia – è stata la risposta- Tra i filosofi il mio preferito è Cartesio, che mi ha insegnato a pensare”. I libri di De Crescenzo sono stati venduti in 32 paesi, 18 milioni di copie in tutto. Un successo strepitoso fin dall’inizio. Oggi lo scrittore ha 76 anni. Perché non assegnargli una laurea honoris causa, la proposta di Ateneapoli?. “Ho avuto questa proposta anche dall’Università di Cassino – dice- anche se ne sono stato onorato non mi interessava, o Napoli o la morte”. Presenti all’incontro anche molti docenti e Presidi di Facoltà, tra cui Michele Scudiero, Vincenzo Naso e Franco Roperto. Anche loro hanno provato a rispondere alle domande dei ragazzi, scritte su dei fogli che verranno conservati. Le risposte a tutti i quesiti formulati saranno infatti pubblicate sul sito della manifestazione.
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