Inaugurata a Palazzo Latilla la Materioteca

La sede di Palazzo Latilla, finora ben poco utilizzata da Architettura, al punto che il Rettore Gaetano Manfredi ha confessato che non ne conosceva neppure l’esistenza, ospita, da alcuni giorni, una Materioteca. Spazi di esposizione di materiali per il design, nei quali sono stati collocati anche pannelli che raccontano i processi di lavorazione e le caratteristiche degli stessi. Una sala è dedicata ad illustrare le applicazioni in architettura, un’altra alle prove sperimentali. C’è pure una stampante 3D, che, nel giorno dell’inaugurazione, il 17 marzo, è stata la star che ha incuriosito studenti e docenti. Completa il tutto una banca dati virtuale, consultabile attraverso il sito internet della struttura.
“La mediateca è uno spazio – ha detto nell’occasione del primo giorno di apertura il prof. Riccardo Florio, responsabile scientifico della struttura – realizzato nell’ambito del programma Faro finanziato dalla Compagnia San Paolo – Banco di Napoli, e dedicata a studenti, giovani architetti e professionisti di lungo corso. Parola chiave: accoglienza. Obiettivo è quello di misurarci nel campo della sperimentazione dei materiali”. La Materioteca nasce dalla collaborazione, nell’ambito della Scuola Politecnica, tra docenti di Ingegneria e di Architettura. Hanno lavorato fianco a fianco, superando le iniziali difficoltà dovute alla differente provenienza culturale e disciplinare. “Le prime riunioni – ha sottolineato Florio – le ricordo molto bene. Si andava via esterrefatti. Poi ci siamo sempre più compresi ed avvicinati. Il risultato mi pare che sia buono”. Ha aggiunto il docente: “Questo di Palazzo Latilla era uno spazio abbandonato ed in gran parte inutilizzato. Con la realizzazione della Materioteca lo abbiamo recuperato ed abbiamo restituito ad esso una funzione. Certo, il lavoro è ancora in itinere. Alcune teche sono vuote, bisogna arricchire la parte espositiva e migliorare nel complesso l’intera struttura. Lo faremo, mi auguro, contando sul contributo dei tanti che hanno partecipato a questo progetto”. 
Ha aggiunto il Rettore Manfredi: “La Materioteca tiene insieme due aspetti ai quali l’Ateneo tiene molto e senza i quali è impossibile, oggi, competere nella ricerca, nella innovazione e nella qualità della didattica. Il primo: interdisciplinarietà ed interpretazione dei cambiamenti del sistema industriale. Il secondo: collettivizzazione delle forme di produzione. La stampante 3D collocata in questi spazi ne è un esempio importante”.
Sono tre le principali Materioteche aperte in Italia e sono situate a Padova, a Milano ed a Venezia. In ambito strettamente universitario, va certamente ricordata l’esperienza dello Iuav di Venezia. Un modello ancora lontano, naturalmente, per la neonata struttura di Architettura della Federico II, ma che può essere assunto, se non altro, come parametro di riferimento e come obiettivo. Per ora si comincia ed è già qualcosa, anche alla luce dei problemi di gestione determinati dalla ormai nota carenza di personale che rende difficile ogni nuova iniziativa nell’Ateneo federiciano. La struttura di Palazzo Latilla sarà aperta tre giorni a settimana, il lunedì, il mercoledì ed il venerdì, solo in orario mattutino, dalle 9.30 alle 13. Orario certamente inadeguato, ma non sarebbe stato possibile neppure questo se non ci fosse stata la disponibilità di uno studente in contratto di part time con l’Ateneo. 
Fabrizio Geremicca
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