Ingegneria si tinge di rosa

“Per me, iscrivermi ad Ingegneria significa seguire il lavoro di famiglia”, dice l’aspirante matricola Carla Riccio. “Fin da bambino, ho sempre sognato di diventare meccanico della Ferrari”, racconta Mario Castaldi. “A me piace l’idea di cimentarmi con nuovi materiali, nuove tecnologie e frontiere”, afferma Sara Marino. In aula colpisce il gran numero di ragazze presenti, decisamente superiore al passato. Giovanidonne determinate a diventare ingegneri,
come Paola Pennacchio che  ama lo spazio e gli aerei: “non potrei fare nient’altro”. Dello stesso avviso Marina Cerbone: “non ho mai avuto dubbi, è il tipo di studi che fa per me”. Tutti sembrano avere le idee chiare, molti dei ragazzi presenti hanno partecipato, durante gli ultimi anni della scuola superiore, a numerose attività di orientamento. Tanti hanno già familiarità con la struttura. Le uniche preoccupazioni sembrano limitarsi all’organizzazione, alle modalità di iscrizione, alla logistica e all’impostazione dei corsi. Dove si svolgono? Come seguire? Quando si fanno gli esami? “Vorremmo capire come sono impostate le lezioni”, dicono Antonio Papa e Vincenzo Mercurio. Ci sono anche ragazzi che vogliono sfruttare quanto più possibile i giorni che mancano prima dell’inizio dei corsi per andare a fondo e scavare nelle proprie convinzioni e inclinazioni. “Sono venuta qui perché al telefono non sono riuscita ad avere tutte le informazioni che mi occorrevano – afferma Rosa Scaldarella, potenziale studentessa in Ingegneria Gestionale – Vengo dalla Ragioneria, ma non voglio seguire percorsi troppo scontati. Ho fatto delle ricerche e mi è piaciuto molto quest’indirizzo che affronta in maniera sistematica anche l’analisi dei costi e l’ottimizzazione della produzione e dei profitti. Penso che sia una buona scelta, ma voglio capire di più su tutto quello che riguarda questo campo”. Nadia Costa, che ha gareggiato alle Olimpiadi della Chimica durante la scuola superiore, ha deciso di partecipare a due giornate di incontri, quella del settore Industriale e quella riservata al mondo dell’Informazione, perché è in dubbio fra i Corsi di Laurea in Ingegneria Chimica e IngegneriaBiomedica: “amo la Chimica, a scuola era la mia materia preferita. Sebbene non mi senta incline a seguire una formazione medica specifica, le attrezzature e le apparecchiature ospedaliere mi interessano molto. Sono qui perché non conosco gli sbocchi e le opportunità e spero di avere le idee più chiare, al termine dei seminari”. “Nel ramo civile non sono chiare le possibilità future”, dice Maria Aiello. All’entrata, a disposizione dei colleghi più giovani, ci sono anche i rappresentanti degli studenti e gli iscritti alle associazioni studentesche: “è fondamentale parlare con altri ragazzi, un rapporto diretto che non vuole sostituirsi alle istituzioni, ma facilitare il dialogo, supportando la Scuola Politecnica nell’ottica di una costante collaborazione”, sottolinea Antonio Chianese, presidente dell’Associazione degli Studenti di Ingegneria (ASSI) e del Consiglio Studentesco di Ateneo.
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