“Dopo aver chiuso una lunga fase burocratica, stiamo svolgendo una riflessione critica sulla formazione, della quale vogliamo migliorare due aspetti: regolarità e flessibilità – dice il prof. Piero Salatino, Presidente della Scuola Politecnica e delle Scienze di Base – Per quanto riguarda la regolarità,
vogliamo incrementare il tutorato dal momento che adesso disponiamo anche di strumenti che ci permettono di allontanarci dai ‘si dice’ e ‘si racconta’ e di individuare, con metodo, le criticità”. Fra gli scogli più ardui da superare ai primi anni emerge, con una certa sorpresa, l’Analisi Matematica II. “Si pensa che l’Analisi Matematica I rappresenti la difficoltà principale, mentre oggi anche al Liceo Classico se ne affrontano le basi, mentre è con il secondo
esame che si entra nel dominio di nuovi aspetti formali”. Un altro confronto aperto fra i docenti riguarda il posizionamento delle lezioni di Fisica, che alcuni vorrebbero svolgere dopo quelle di Matematica e non insieme, come avviene oggi: “non nascondiamo che, per cercare di ammorbidire l’impatto, stiamo ragionando sulla possibilità di annualizzare alcuni insegnamenti del primo anno”. È, però, dal fronte della flessibilità che arriva la proposta più interessante: un semestre aperto per la Laurea Magistrale, all’interno del quale convalidare pacchetti di insegnamenti, da mutuare sia all’interno che all’esterno della Scuola. Per esempio, con l’inserimento di discipline economiche o giuridiche all’interno della formazione in Ingegneria Gestionale. “Un’opzione naturale – conferma il Presidente – Non è, però, l’unica. Lo scopo è dar vita ad un ingegnere più duttile, perché ci siamo accorti che sia i laureati molto specializzati, che quelli con un profilo trasversale, ottengono ottimi riscontri occupazionali”. Revisione delle procedure di immatricolazione alla Laurea Magistrale e maggiore osservanza ai regolamenti d’esame, come più volte richiesto dagli studenti, completano il quadro delle novità sulle quali si ragionerà durante tutto l’anno.
vogliamo incrementare il tutorato dal momento che adesso disponiamo anche di strumenti che ci permettono di allontanarci dai ‘si dice’ e ‘si racconta’ e di individuare, con metodo, le criticità”. Fra gli scogli più ardui da superare ai primi anni emerge, con una certa sorpresa, l’Analisi Matematica II. “Si pensa che l’Analisi Matematica I rappresenti la difficoltà principale, mentre oggi anche al Liceo Classico se ne affrontano le basi, mentre è con il secondo
esame che si entra nel dominio di nuovi aspetti formali”. Un altro confronto aperto fra i docenti riguarda il posizionamento delle lezioni di Fisica, che alcuni vorrebbero svolgere dopo quelle di Matematica e non insieme, come avviene oggi: “non nascondiamo che, per cercare di ammorbidire l’impatto, stiamo ragionando sulla possibilità di annualizzare alcuni insegnamenti del primo anno”. È, però, dal fronte della flessibilità che arriva la proposta più interessante: un semestre aperto per la Laurea Magistrale, all’interno del quale convalidare pacchetti di insegnamenti, da mutuare sia all’interno che all’esterno della Scuola. Per esempio, con l’inserimento di discipline economiche o giuridiche all’interno della formazione in Ingegneria Gestionale. “Un’opzione naturale – conferma il Presidente – Non è, però, l’unica. Lo scopo è dar vita ad un ingegnere più duttile, perché ci siamo accorti che sia i laureati molto specializzati, che quelli con un profilo trasversale, ottengono ottimi riscontri occupazionali”. Revisione delle procedure di immatricolazione alla Laurea Magistrale e maggiore osservanza ai regolamenti d’esame, come più volte richiesto dagli studenti, completano il quadro delle novità sulle quali si ragionerà durante tutto l’anno.