‘Bisogna saper perdere…non sempre si può vincere’: è il titolo dell’incontro con Julio Velasco, allenatore di quella che fu detta ‘la generazione di fenomeni’, la nazionale italiana di pallavolo nei primi anni Novanta. Velasco, ricordato per la sua ‘mentalità vincente’ e per aver cambiato non solo la tecnica, ma la filosofia di gioco nella pallavolo italiana, sarà ospite nella mattinata del 30 novembre (ore 9.00) a Palazzo Du Mesnil, nel pomeriggio presso l’Ordine degli Psicologi della Campania che con L’Orientale ha organizzato la giornata di studio.
L’evento sarà aperto dal prof. Augusto Guarino, Preside della Facoltà di Lingue ed ispanista, e dai dottori Claudio Zullo, Presidente dell’Ordine degli Psicologi della Campania, e Enzo Russo, Consigliere Nazionale Federazione Medico Sportiva Italiana. “L’idea di questa iniziativa – spiega il Preside Guarino – è nata da una collaborazione con l’Ordine degli Psicologi e da un progetto di Salvio Esposito, delegato dell’Ordine per la Psicologia dello sport, da sempre molto interessato al doppio legame esistente tra sport e psicologia e che l’esperienza di Julio Velasco ci sembrava potesse rappresentare al meglio”. Durante la giornata, seguendo il filo rosso del valore pedagogico della sconfitta e del rapporto con la vittoria, si analizzeranno le molteplici relazioni tra sport e psicologia: in particolare da un lato studiando quanto la psicologia entri nella pratica sportiva attraverso concetti come quello di leader, gruppo, vittoria e sconfitta, e dall’altro quanto lo sport possa assumere la funzione di terapia psicologica, di socializzazione, di recupero da situazioni di disagio, “ed in questo settore esempio possono essere le tante iniziative svolte da Esposito per il recupero dei tossicodipendenti attraverso il calcio o il rugby”, sottolinea Guarino.
Un dibattito a tutto tondo, con protagonista un uomo che ha raggiunto tante vittorie, legando per sempre il nome del suo paese natale, l’Argentina, alla pallavolo. Velasco “ha una grossa passione per la letteratura, in particolare Borges. Cosa che mi fa sperare si possano toccare, durante l’incontro, anche argomenti letterari”, confessa il Preside.
Valentina Orellana
L’evento sarà aperto dal prof. Augusto Guarino, Preside della Facoltà di Lingue ed ispanista, e dai dottori Claudio Zullo, Presidente dell’Ordine degli Psicologi della Campania, e Enzo Russo, Consigliere Nazionale Federazione Medico Sportiva Italiana. “L’idea di questa iniziativa – spiega il Preside Guarino – è nata da una collaborazione con l’Ordine degli Psicologi e da un progetto di Salvio Esposito, delegato dell’Ordine per la Psicologia dello sport, da sempre molto interessato al doppio legame esistente tra sport e psicologia e che l’esperienza di Julio Velasco ci sembrava potesse rappresentare al meglio”. Durante la giornata, seguendo il filo rosso del valore pedagogico della sconfitta e del rapporto con la vittoria, si analizzeranno le molteplici relazioni tra sport e psicologia: in particolare da un lato studiando quanto la psicologia entri nella pratica sportiva attraverso concetti come quello di leader, gruppo, vittoria e sconfitta, e dall’altro quanto lo sport possa assumere la funzione di terapia psicologica, di socializzazione, di recupero da situazioni di disagio, “ed in questo settore esempio possono essere le tante iniziative svolte da Esposito per il recupero dei tossicodipendenti attraverso il calcio o il rugby”, sottolinea Guarino.
Un dibattito a tutto tondo, con protagonista un uomo che ha raggiunto tante vittorie, legando per sempre il nome del suo paese natale, l’Argentina, alla pallavolo. Velasco “ha una grossa passione per la letteratura, in particolare Borges. Cosa che mi fa sperare si possano toccare, durante l’incontro, anche argomenti letterari”, confessa il Preside.
Valentina Orellana