L’appeal degli studi umanistici

Lettere, Lingue, Archeologia, Storia, Filosofia o Beni Culturali continuano ad avere il loro fascino tra i giovani i quali, nonostante spaventati dall’etichetta di ‘lauree deboli’, si sono presentati in tanti alla due giorni dedicata ai Corsi di Laurea delle ormai ‘ex’ Facoltà di Lettere e Lingue degli Atenei campani.
Seguire le proprie passioni è stato il leit motiv dell’incontro. “Dovete capire prima cosa vi interessa fare ‘da grandi’ e, quindi, scegliere il percorso più adatto a voi – sottolinea la prof.ssa Valeria Micillo de L’Orientale – Sicuramente un laureato in materie umanistiche ha una formazione solida e flessibile che gli permette di inserirsi in diversi settori se guidato dalle sue inclinazioni”. “Certo – replica la dott.ssa Maria D’Agostino del Suor Orsola Benincasa – ma la realtà nella quale vi muovete è quella di un mercato in crisi, quindi pensate alle prospettive lavorative reali e non solo ipotetiche”. Sicuramente un aiuto lo può dare consultare testi come il libro delle professioni che offre un’idea dei trend di mercato. “Vi inserirete nel mondo del lavoro non oggi ma fra cinque o sei anni, quindi è importante capire come sarà il mercato in prospettiva futura”, aggiunge il prof. Francesco Bifulco di Lettere della Federico II. Tra gli strumenti messi a disposizione dagli Atenei per facilitare i contatti con il mondo del lavoro sicuramente figurano i tirocini che, evidenzia il prof. Bifulco, “valgono come vere e proprie prime esperienze di lavoro da inserire nel curriculum” o i master che “vi accompagnano mano nella mano nel mondo del lavoro attraverso il rapporto diretto con le aziende”, spiega il dott. Gianluca Genovese del Suor Orsola. Un altro must sembra essere quello di completare il percorso con il biennio Magistrale, “perché, purtroppo, il mercato del lavoro in Italia non ha recepito le Lauree Triennali”, dice Bifulco. Tra gli studenti c’è chi aspira alla carriera universitaria (“il percorso è lungo e difficile – afferma senza mezzi termini il prof. Bifulco – È d’obbligo un dottorato di ricerca e poi molte pubblicazioni scientifiche che permettano di accedere ad eventuali concorsi con un buon punteggio”) e chi desidera dedicarsi all’insegnamento scolastico e chiede la differenza tra Lettere classiche e moderne (“nel primo Corso si studia il mondo antico, con le lingue greco e latino; il secondo è più improntato su studi contemporanei con uno sguardo anche alla geografia e alla politica”).
Lingue a L’Orientale
 “Sfruttate le nostre 
specificità”
Grande interesse suscitano le lingue che si insegnano a L’Orientale. Tra le domande più frequenti c’è quella sui migliori abbinamenti linguistici. “Nel mondo si parlano circa 10 mila lingue, noi ne insegniamo 40 – afferma il prof. Augusto Guarino, già Preside di Lingue de L’Orientale – Vale la pena studiare da noi se siete interessati a quelle lingue che non trovate in altri Atenei. Sfruttate le nostre specificità”. A seconda del Corso di Laurea che si sceglie, è possibile abbinare due lingue europee o una lingua europea con una extra europea. “Nell’ambito europeo state attenti alle affinità culturali. Tedesco e polacco, ad esempio, è un buon abbinamento perché i due paesi sono legati da vincoli culturali e commerciali. Tedesco e russo lo è di meno perché si tratta di due lingue molto grammaticalizzate e diverse tra loro, quindi non è facile studiarle entrambe”, consiglia Guarino. Inglese e cinese: un buon connubio per la prof.ssa Micillo, “motivato anche da fattori economici. Comunque la scelta va fatta sempre in base ai vostri interessi”. Chi sceglie di studiare una lingua africana, rassicura il prof. Sergio Baldi de L’Orientale, “non avrà tutte quelle difficoltà legate all’alfabeto come si potrebbe immaginare, perché molte usano caratteri latini. Ma dovrete viaggiare molto e vi troverete ad affrontare condizioni estreme”.
Opinione comune di tutti i docenti, l’importanza di visitare le università, seguire qualche lezione, parlare con i docenti prima di iscriversi. “Venite a trascorrere una giornata da noi – invita caldamente la dott.ssa Carla Pepe del Suor Orsola – Potrete constatare come da noi gli studenti sono molto seguiti: abbiamo classi di pochi ragazzi e diverse attività di laboratorio, nonché docenti di alta professionalità e lettori madrelingua”. Usate i supporti informatici, l’appello del prof. Bruno Genito de L’Orientale: “Curo sempre la mia bacheca virtuale e anche quando sono all’estero per qualche scavo archeologico, sono presente due ore al giorno su Skype per comunicare con gli studenti”. 
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