Indagini sulla valutazione della didattica. Qualche Facoltà ha fatto notare i ritardi nella comunicazione dei risultati. L’Ufficio Pianificazione Strategica e Valutazione (UPSV) del Federico II, nato nel 1997 nell’ambito della IV Ripartizione, restituisce garbatamente le critiche al mittente e racconta il lungo iter che segue la somministrazione agli studenti –e non solo- dei questionari. Innanzitutto i numeri sulle rilevazioni: nel 1996-97 sono stati distribuiti alle Facoltà 10 mila questionari “di questi sono stati restituiti ed elaborati manualmente 5.886 esemplari, grazie anche alla collaborazione degli studenti part-time”, specifica la dottoressa Concetta Russo, responsabile dell’Ufficio; nel 1997-98 i questionari sono stati predisposti per la lettura ottica (27.800 di cui 14.690 restituiti, ossia il 53%); nel 1998-99 i moduli “sono stati organizzati per essere sottoposti a tre distinti soggetti-utenti”: studenti (48.000), docenti del corso di insegnamento da valutare (944), presidenze di facoltà (868), ne sono stati restituiti, rispettivamente, 14.146, 505, 307. “Per poter allestire la lettura ottica dei moduli-questionari- precisa la dottoressa- è necessario un accurato e adeguato lavoro di codifica a monte, che rappresenta una fase critica e delicata ai fini del buon esito dell’indagine stessa; inoltre senza entrare in ulteriori specifiche tecniche è bene sapere che il risultato fornito dalla lettura ottica è un prodotto ‘grezzo’ ossia non immediatamente utilizzabile e che ai fini dell’elaborazione vera e propria necessita di ulteriori trasformazioni e trattamenti”. Insomma i tempi tecnici sono suscettibili “solo di lievi miglioramenti”. Per quanto riguarda di quest’anno accademico, “l’indagine, si badi bene, è ancora in fase di rilevazione per la maggior parte delle facoltà, soprattutto quelle che hanno una didattica organizzata su corsi semestrali”.
La responsabile dell’Ufficio traccia anche una cronistoria delle attività di valutazione nell’Ateneo avviate nel corso dell’anno accademico 1995-96, “attraverso una prima fase di sperimentazione che ha visto la costituzione di cinque Nuclei di valutazione: uno per la gestione amministrativa, uno per le attività di valutazione, tre per la ricerca distinti per le aree scientifiche. In questa fase si è contestualmente attivato un gruppo di lavoro con funzioni di supporto tecnico-organizzativo alle attività di valutazione, con compiti anche di rilevazione, elaborazione ed interpretazione dei dati richiesti dai Nuclei. Terminata la fase sperimentale, nel 1997 sono stati costituiti gli organismi previsti a Statuto: la Commissione Scientifica di Ateneo (17 componenti), la Commissione Didattica di Ateneo (19 componenti di cui sette studenti) e il Nucleo di Valutazione della gestione (tre componenti) e una Commissione di coordinamento al fine di garantire l’unitarietà dell’impianto”. Ogni anno è stata prodotta, così come prevede l’obbligo normativo, una relazione – “si è quindi in possesso di una preziosa banca dati che ha consentito di costruire un trend storico che va dal 1994 al 1998”-. E’ di questi giorni la novità: la nomina da parte del Rettore Fulvio Tessitore del Nucleo di Valutazione di Ateneo -andrà a sostituire tutti gli organismi precedenti- “formato da sette componenti, che si distingue nel panorama universitario per la sua forte connotazione di terzietà, in quanto è costituito da ben quattro componenti esterni all’Ateneo di cui due esperti nel campo della valutazione scelti in ambito non accademico”, sottolinea la dottoressa Russo. Ecco i nomi del nuovo Nucleo: Claudio Baccarani (Università di Genova, coordinatore), Ines Fabro (Direttore Amministrativo a Bologna), Giancarlo Vecchi (Istituto Ricerca Sociale di Milano), Tito Conti (Associazione Europea di Qualità) ed i professori del federiciano Lorenzo Mangoni (Scienze), Lucio Nitsch (Medicina), Enrica Amaturo (Sociologia).
La responsabile dell’Ufficio traccia anche una cronistoria delle attività di valutazione nell’Ateneo avviate nel corso dell’anno accademico 1995-96, “attraverso una prima fase di sperimentazione che ha visto la costituzione di cinque Nuclei di valutazione: uno per la gestione amministrativa, uno per le attività di valutazione, tre per la ricerca distinti per le aree scientifiche. In questa fase si è contestualmente attivato un gruppo di lavoro con funzioni di supporto tecnico-organizzativo alle attività di valutazione, con compiti anche di rilevazione, elaborazione ed interpretazione dei dati richiesti dai Nuclei. Terminata la fase sperimentale, nel 1997 sono stati costituiti gli organismi previsti a Statuto: la Commissione Scientifica di Ateneo (17 componenti), la Commissione Didattica di Ateneo (19 componenti di cui sette studenti) e il Nucleo di Valutazione della gestione (tre componenti) e una Commissione di coordinamento al fine di garantire l’unitarietà dell’impianto”. Ogni anno è stata prodotta, così come prevede l’obbligo normativo, una relazione – “si è quindi in possesso di una preziosa banca dati che ha consentito di costruire un trend storico che va dal 1994 al 1998”-. E’ di questi giorni la novità: la nomina da parte del Rettore Fulvio Tessitore del Nucleo di Valutazione di Ateneo -andrà a sostituire tutti gli organismi precedenti- “formato da sette componenti, che si distingue nel panorama universitario per la sua forte connotazione di terzietà, in quanto è costituito da ben quattro componenti esterni all’Ateneo di cui due esperti nel campo della valutazione scelti in ambito non accademico”, sottolinea la dottoressa Russo. Ecco i nomi del nuovo Nucleo: Claudio Baccarani (Università di Genova, coordinatore), Ines Fabro (Direttore Amministrativo a Bologna), Giancarlo Vecchi (Istituto Ricerca Sociale di Milano), Tito Conti (Associazione Europea di Qualità) ed i professori del federiciano Lorenzo Mangoni (Scienze), Lucio Nitsch (Medicina), Enrica Amaturo (Sociologia).