L’autunno caldo delle matricole di Farmacia

Il fisiologico ambientamento alla realtà universitaria fa il paio con un termometro che sale per l’approssimarsi delle prove intercorso. Il diploma è un ricordo tutt’altro che lontano, ma per le matricole del Dipartimento di Farmacia si inizia già a fare sul serio. Dispensa qualche consiglio Luigi, che ha iniziato la sua avventura al Corso in Farmacia l’anno scorso, ma ha deciso di ripartire da capo: “credo proprio che il primo semestre di Farmacia sia più leggero rispetto a quello successivo, quando le lezioni impegnano fino al pomeriggio. Quindi è importante non arretrare nulla. Adesso seguiamo Fisica e Biologia. I docenti ci mettono a nostro agio e sono disponibili, vanno a rilento e ci  forniscono tutti i materiali necessari, quindi non siamo preoccupati. Il carico di lavoro è ben distribuito”. Una conferma arriva da Sebastiano: “rispetto al liceo cambia molto l’impegno da un punto di vista personale, ma siamo seguiti dai professori. A novembre sosterremo le prove intercorso. C’è un po’ di tensione perché sappiamo che, se va bene, possiamo evitare l’orale, altrimenti ci tocca affrontarlo a gennaio. È comunque un’opportunità in più che ci viene offerta. Per fortuna, abbiamo già la possibilità di consultare degli esercizi sulla pagina dei docenti, così da capire come sarà strutturata la prova”. Sottolinea un ulteriore aspetto positivo delle verifiche in itinere, Nicola: “c’è il vantaggio che con due prove intercorso per ogni materia il programma è scisso in più parti e il carico di lavoro si riduce. Gli insegnanti sono molto chiari, soprattutto il prof. Lacommara di Fisica che, oltre a spiegare gli argomenti lentamente, permette di esercitarci sulle prove degli anni scorsi e ci dà suggerimenti su come evitare gli errori”. Per molti, però, le fatiche passano da due a tre. Lo spiega Stanislao: “per molti di noi, ai due corsi si aggiunge Inglese, visto che non sono pochi coloro che non hanno superato il test iniziale. Richiedeva un B2, un livello abbastanza alto”. 
Libri già aperti in aula anche a Chimica e Tecnologia Farmaceutiche. Come spiega Laura: “stiamo seguendo quattro corsi, ovvero Biologia, Matematica, Informatica e Anatomia. Mi spaventa soprattutto Informatica perché è difficile a lezione tenere alta l’attenzione. In generale, la mole di studio incute timore perché bisogna capire cosa vogliono i professori. Ci è stato spiegato, ma tra il dire e il fare…”. A individuare un possibile salvagente è Giovanna: “non ci sono ancora le date precise, ma sappiamo che faremo le prove intercorso a novembre. Ci fa piacere perché ci permette di anticipare del lavoro. L’obiettivo è passarne almeno due su quattro per questo semestre”. Lo studio, però, non è l’unica difficoltà incontrata dai neofiti di via Montesano: “le ore in aula sono tante e non è prevista alcuna pausa, motivo per il quale dobbiamo mangiare in fretta tra una lezione e l’altra. Secondo me sarebbe meglio venire un giorno in più, ma con un’ora di spacco”. Per Dalila, invece, il problema principale resta “capire come muovermi. La segreteria ha sempre una fila enorme, quindi è difficile tra una pausa e l’altra chiedere a qualcuno informazioni su come prenotare gli esami, su orari e sul funzionamento in generale dell’università”. Su questa strada, prosegue: “da un punto di vista dei servizi abbiamo avuto un po’ di problemi anche per le immatricolazioni, per prenotare l’esame di Inglese o per pagare le tasse”. In aula ha conosciuto Cristiano: “i primi giorni sono stati di disorientamento. È difficile trovare un punto di riferimento. L’impatto con i corsi è stato brutto, è un’altra vita”. 
È un’altra vita anche al Corso in Controllo di qualità. Ad attendere le matricole, come ricorda Irene, sono: “quattro materie, Matematica e Informatica, per le quali sosterremo un solo esame, Biologia e Chimica”. Medaglia a due facce, la distribuzione delle lezioni. A tal proposito, Martina: “non c’è spacco tra un corso e l’altro. È tutto di seguito. Il calendario, però, fa sì che ci sia tempo per lo studio a casa”. Prime verifiche alle porte. Ne parla Rosa: “sapevamo che le prove intercorso si sarebbero tenute a novembre. Ho già iniziato a studiare, incrociamo le dita”.
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