L’informatica irrompe nel diritto

Gli studenti di Giurisprudenza non devono essere abili a destreggiarsi soltanto con codici e testi di legge: è di capitale importanza che essi sappiano anche consultare le banche dati e padroneggiare gli strumenti elettronici da cui l’attività professionale, a fronte di un sempre più serrato processo di informatizzazione, non può affatto prescindere. Alla necessità di acquisire una familiarità con l’uso dello strumentario elettronico il prof. Emilio Tucci, docente di Informatica del Diritto, ha dedicato un seminario in collaborazione con la dott.ssa Maria Fattoriello, responsabile della Biblioteca del Dipartimento. “Bisogna istillare nei ragazzi il convincimento che oggi l’esercizio di qualsivoglia professione giuridica non può fare a meno del concorso della tecnologia. Pertanto, gli studenti debbono necessariamente padroneggiare i rudimenti dell’informatica – ha rilevato il prof. Tucci – senza i quali il percorso professionale potrebbe risultare davvero impervio”. Insomma, non si richiede agli studenti di saper operare a mo’ di ingegneri ma almeno di familiarizzare con gli elementi basici dell’informatica. “Quando ricevo richieste di assegnazione della tesi, mi sincero sempre della capacità del richiedente di operare la ricerca bibliografica. Solitamente si ritiene che essa consista nel digitare sul motore di ricerca l’argomento da analizzare: nulla di più sbagliato. Bisogna ricorrere alle banche dati – ha ammonito il prof. Tucci – le quali sono le sole a garantirci la possibilità di conseguire risultati appaganti”. Quando sono chiamati a redigere la tesi di laurea, gli studenti non di rado sono afflitti dal rompicapo della ricerca dei testi con cui approfondire le tematiche di studio: si dirigono a dritta e a manca trascurando la preziosa disponibilità di opere della biblioteca del Dipartimento. “Sono ben settantamila i volumi di cui dispone la biblioteca. A ciò si aggiunga che siamo abbonati ad oltre cento riviste giuridiche. Tuttavia, se il testo richiesto non dovesse essere disponibile – ha asserito la dott.ssa Fattoriello – offriamo agli studenti un servizio di Document Delivery, che permette di attingere il volume di cui si è sprovvisti presso altre biblioteche”. La dott.ssa Fattoriello ha illustrato dettagliatamente agli astanti il funzionamento del programma in dotazione alla biblioteca per la ricerca bibliografica: “Avvalendosi di questo programma si ha la possibilità di sapere con immediatezza quali sono i volumi pertinenti alle tematiche di studio e se ve n’è disponibilità”. Si possono prendere in prestito per le proprie esigenze di studio sino a sei unità bibliografiche per un lasso temporale pari a trenta giorni, prorogabile se non risultano prenotazioni del testo da parte di altri.
Giovanni Lanzante
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