Primi giorni all’università per le matricole di Economia. “Siamo stati accolti benissimo, con una giornata nel corso della quale ci hanno spiegato come funziona l’università, a chi dobbiamo rivolgerci per i diversi tipi di problemi. Ci sono stati dati tutti i consigli sullo studio, le lingue, l’Erasmus. Tutto molto chiaro, una mattinata che ci ha risolto tanti dubbi”, dice con entusiasmo Giuseppe Cantelmo, immatricolando ad Economia e Commercio, dopo la giornata di benvenuto organizzata dal corpo docente. “Ho scelto Economia perché mi interessa capire come funzionano il mondo e le regole del Marketing. Non amo molto la Matematica e mi spaventa un po’, però mi interessa la Matematica applicata all’Economia”, afferma il neo iscritto allo stesso Corso Elio Falco. “Sono stato molto colpito dalla struttura della Ragioneria”, interviene Raffaele Di Costanzo. “Monte Sant’Angelo è una bella struttura, mi sento un po’ sperduto, le aule così grandi e affollate mi hanno fatto un certo effetto, però sono contento, mi aspettavo un ambiente più freddo e distaccato, a cominciare dai professori che invece sono stati molto accoglienti”, aggiunge Antonio Bianchini. “Le lezioni di Matematica, che è la materia che mi preoccupa di più, sono cominciate veramente dalle basi e dai concetti più semplici, come gli insiemi. Questo mi tranquillizza parecchio; ci sarà modo di approfondire e di abituarsi al metodo universitario”, confessa Raffaela Cecere, primo anno di Economia e Commercio, la quale, per rompere il ghiaccio con l’Università e la Matematica, ha seguito anche i precorsi. Ha scelto questo Corso di Laurea “perché è il più generalista e, visto che non ho ancora le idee chiare su quello che vorrei fare in futuro, ho pensato che mi avrebbe aiutato a capire cosa mi piace di più e quali sono i miei interessi. Sono contenta di essere venuta qui e anche dell’incontro di orientamento”. “Abbiamo conosciuto tutti docenti che sembrano molto preparati e, soprattutto, trasmettono passione”, aggiunge con entusiasmo Ilaria Dichiarante. “Le impressioni dei primi giorni, sono tutte positive. La sede è bella e i professori ci hanno già dato tantissimi consigli su come approcciare lo studio per non arretrarci con gli esami”, dice Rossella Chiarolanza, matricola ad Economia Aziendale. “Mi piace questo indirizzo perché mi interessa capire il funzionamento delle aziende e tutte le diverse funzioni che vi si svolgono all’interno”, afferma la collega Alessandra De Cicco. “Al liceo soffrivo un po’ per la limitatezza dell’ambiente e del rapporto con i professori – spiega Ludovica Colangelo,
anche lei immatricolanda ad Economia Aziendale – La scuola è un mondo pieno di pregiudizi e preconcetti, se un professore si è fatto una certa idea su di te, difficilmente la cambierà. Dall’università mi aspetto, invece, un contesto più aperto e oggettivo, dove contano i risultati e ci sono più libertà, responsabilità e maturità”. Ottimismo anche fra i ragazzi più grandi, iscritti agli anni successivi. “Mi trovo bene, è tutto come gli altri anni, senza nessun imprevisto particolare”, sostiene Chiara Cinquegrana, iscritta al triennio di Economia Aziendale. “Gli unici problemi seri di questa ripresa li abbiamo avuti con SegrePass e il sistema informatico. Il sito Unina è stato fuori servizio per tutto il mese di agosto e a settembre abbiamo dovuto prenotare gli esami manualmente”, racconta Marco Ferrara, secondo anno di Economia e Commercio. “Hanno cambiato tutta l’infrastruttura informatica e non si capisce niente, anche i link selezionati dalle ricerche internet tramite motore portano altrove”, sottolinea il collega Aldo Aprea, mentre Antonio Ianniello si è trovato a fare lunghe ed estenuanti code in segreteria: “e il personale non è proprio disponibile”. “L’organizzazione è buona, solo il calendario di esami è difficile da gestire, spesso le date di esami dello stesso semestre coincidono, o sono fissate una di seguito all’altra e, sebbene dipenda dalla materia,
il tempo per studiare non è sempre sufficiente”, afferma Mara Castaldo, iscritta alla Laurea Magistrale in Economia Aziendale. “Abbiamo un’ottima formazione, meglio di tante altre università, ma molto teorica; di pratica ne facciamo davvero poca e non riusciamo ad essere sempre ben informati sul programma di stage”, lamenta la collega Francesca Caggiano. Eppure i due Dipartimenti di Economia negli ultimi anni si stanno impegnando per moltiplicare le occasioni di incontro con le aziende. “Il Job Day è una bellissima iniziativa, ma per potervi partecipare devi aver finito gli studi; fare due cose, con i ritmi che ci sono, allunga troppo i tempi di laurea”, interviene Laura Ceccarelli. Michele Festivo, secondo anno della Laurea Magistrale in Economia Aziendale, si trova insieme ai compagni di Corso ad iniziare l’anno in salita: “il corso di Finanza Matematica è stato posticipato di tre lezioni per mancanza di aule e altre ne perderemo perché il docente deve partecipare a un congresso il mese prossimo. Non sappiamo se riusciremo a recuperare, o se dovremo studiare da soli parti del programma, come accade spesso in questi casi. Per ora non si è ancora parlato di recupero – conclude il ragazzo che suggerisce, come supporto alla didattica, di avere tutte le indicazioni relative a una disciplina all’inizio e non alla fine del corso – Perchè non sempre il materiale è ben scritto, in questo modo si avrebbe il tempo di organizzarsi meglio”. Anche Carmine Ippolito, iscritto allo stesso Corso, ha avuto una ripresa un po’ travagliata: “i primi giorni siamo stati trasferiti in un’altra aula dove eravamo stipati in quattrocento, dal momento che nella nostra stavano ultimando dei lavori”.
Simona Pasquale
anche lei immatricolanda ad Economia Aziendale – La scuola è un mondo pieno di pregiudizi e preconcetti, se un professore si è fatto una certa idea su di te, difficilmente la cambierà. Dall’università mi aspetto, invece, un contesto più aperto e oggettivo, dove contano i risultati e ci sono più libertà, responsabilità e maturità”. Ottimismo anche fra i ragazzi più grandi, iscritti agli anni successivi. “Mi trovo bene, è tutto come gli altri anni, senza nessun imprevisto particolare”, sostiene Chiara Cinquegrana, iscritta al triennio di Economia Aziendale. “Gli unici problemi seri di questa ripresa li abbiamo avuti con SegrePass e il sistema informatico. Il sito Unina è stato fuori servizio per tutto il mese di agosto e a settembre abbiamo dovuto prenotare gli esami manualmente”, racconta Marco Ferrara, secondo anno di Economia e Commercio. “Hanno cambiato tutta l’infrastruttura informatica e non si capisce niente, anche i link selezionati dalle ricerche internet tramite motore portano altrove”, sottolinea il collega Aldo Aprea, mentre Antonio Ianniello si è trovato a fare lunghe ed estenuanti code in segreteria: “e il personale non è proprio disponibile”. “L’organizzazione è buona, solo il calendario di esami è difficile da gestire, spesso le date di esami dello stesso semestre coincidono, o sono fissate una di seguito all’altra e, sebbene dipenda dalla materia,
il tempo per studiare non è sempre sufficiente”, afferma Mara Castaldo, iscritta alla Laurea Magistrale in Economia Aziendale. “Abbiamo un’ottima formazione, meglio di tante altre università, ma molto teorica; di pratica ne facciamo davvero poca e non riusciamo ad essere sempre ben informati sul programma di stage”, lamenta la collega Francesca Caggiano. Eppure i due Dipartimenti di Economia negli ultimi anni si stanno impegnando per moltiplicare le occasioni di incontro con le aziende. “Il Job Day è una bellissima iniziativa, ma per potervi partecipare devi aver finito gli studi; fare due cose, con i ritmi che ci sono, allunga troppo i tempi di laurea”, interviene Laura Ceccarelli. Michele Festivo, secondo anno della Laurea Magistrale in Economia Aziendale, si trova insieme ai compagni di Corso ad iniziare l’anno in salita: “il corso di Finanza Matematica è stato posticipato di tre lezioni per mancanza di aule e altre ne perderemo perché il docente deve partecipare a un congresso il mese prossimo. Non sappiamo se riusciremo a recuperare, o se dovremo studiare da soli parti del programma, come accade spesso in questi casi. Per ora non si è ancora parlato di recupero – conclude il ragazzo che suggerisce, come supporto alla didattica, di avere tutte le indicazioni relative a una disciplina all’inizio e non alla fine del corso – Perchè non sempre il materiale è ben scritto, in questo modo si avrebbe il tempo di organizzarsi meglio”. Anche Carmine Ippolito, iscritto allo stesso Corso, ha avuto una ripresa un po’ travagliata: “i primi giorni siamo stati trasferiti in un’altra aula dove eravamo stipati in quattrocento, dal momento che nella nostra stavano ultimando dei lavori”.
Simona Pasquale