Laurea honoris causa a Morris, tra i padri della spettrometria di massa

Laurea honoris causa in Scienze Biotecnologiche ad Howard R. Morris, cinquantanovenne scienziato londinese, tra i padri fondatori della spettrometria di massa in campo biomolecolare. A conferirla, l’Università Federico II agli inizi di dicembre. Morris, professore emerito di Chimica biologica all’Imperial College of Science, Technology and Medicine di Londra, è stato insignito per i contributi scientifici dati alla comunità mondiale soprattutto nel campo della proteomica.
La manifestazione, introdotta dal Rettore Guido Trombetti, suggella il forte legame tra Morris e l’Ateneo fridericiano. Da quasi un quarto di secolo, infatti, esiste una fattiva collaborazione tra il docente inglese e il gruppo di ricerca guidato dal prof. Gennaro Marino, cui è spettato l’onore della laudatio academica. “È una grande soddisfazione – dichiara Marino, sensibilmente emozionato – vedere riconosciuto dei meriti a una persona che ha dato tanto alla ricerca scientifica e che ha contribuito alla crescita della scuola napoletana nel campo della proteomica. Grazie allo scienziato inglese, c’è stato un notevole ampliamento delle conoscenze nella biologia strutturale”. “Occasioni come il conferimento di una laurea honoris causa – commenta Giuseppe Marrucci, preside della Facoltà di Scienze Biotecnologiche – rafforzano la nostra giovane Facoltà”.
“Mass Spectrometry in Biotechnology: essential in providing safe, effective medicines for the future”, il titolo della lectio magistralis del prof. Morris, trent’anni di attività marcati da successi che hanno determinato scoperte centrali nel campo della biologia strutturale, tra le più recenti, l’identificazione della natura chimica dell’induttore coinvolto nello sviluppo della malaria. A Morris va anche il merito di aver progettato nuovi apparecchi per raggiungere obiettivi importanti in campo chimico e biologico. A guidarlo, una forte curiosità perché, come sottolineato nella sua lectio, “la spettrometria di massa è l’arte che consente di individuare la struttura chimica delle molecole, una giallo, insomma, volto alla scoperta dei segreti più stretti della natura”.
Orgogliosa e compiaciuta la comunità scientifica della Federico II per il conferimento del titolo all’illustre scienziato, sentimenti che sono trapelati negli interventi dei professori Piero Pucci, docente della Facoltà di Scienze, Margherita Ruoppolo, docente di Medicina, e Alessandro Ballio, professore emerito de La Sapienza di Roma. Tanti gli studenti accorsi alla manifestazione. “È sempre un’emozione conoscere uno scienziato di questo calibro – affermano Carla Esposito, laureanda in Chimica biologica con una tesi in proteomica, Valeria Manzo, laureanda in Biologia, e Alessandro Farinella, ultimo anno di Scienze Biotecnologiche – anche se nel nostro laboratorio di biotecnologie abbiamo la fortuna di avere docenti di pari livello, quali i professori Marino e Pucci, impegnati a portare avanti il filone napoletano della proteomica”.
- Advertisement -





Articoli Correlati